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Vita da cartoon

L’altro giorno è stata una giornata all’insegna dello shopping, in dolce compagnia.
Dopo aver bellamente evitato di buttare via inutilmente soldi da Celio (che brutte, brutte cose!), dopo un’ora passata ad ammirare il plastico del progetto City Life alla sede di City Life in piazza Cordusio, sotto l’occhio vigile di una bella (e inutile) ragazza che non faceva altro che navigare su internet e fare bella presenza al banco reception, unico arredo della seda, dopo una mangiata da spizzico e una corsa alla Fnac sotto la pioggia per comprare Mario Kart Wii, uscito proprio venerdì, guadagnando persino l’Abre Magique ufficiale Nintendo (:S), dopo che mi hanno (intelligemente) trattenuto dal comprare il pupazzetto peluchioso di Boo, dopo aver scoperto l’esistenza del monomarca di Eastpack, siamo arrivati al Negozio.
Sì, Quel Negozio. Tokidoki.
E l’ho comprata.
Una t-shirt, a manica corta, anche se io la cercavo a manica lunga. Ma per Tokidoki, questo ed altro. Perchè andare in giro con Adios che fa surf sul petto ti rende un’altra persona. E perchè io sono coerente con ciò che dico: volevo spendere poco. Sìsì. E perchè il mio povero Cactus Pups Tristino si sentiva un po’ solo. Così, ho speso un po’ di più. E ora, ha anche Bastardino con cui giocare e a cui (tentare di) rubare l’osso.
Comunque, lo prometto. Per un po’ non comprerò più nulla. Ma il prossimo mese voglio un’altra magliettina. Voglio la tigre dai denti a sciabola col dentone spezzato. Sì, ok, potrei diventare un cartoon ambulante. Ma tanto c’è già chi mi dice che sono la caricatura di me stesso. Uff.
Bastardino di L0r3, su Flickr

Benvenuto, cactus pup nr. 1!

L’ho ne ho già parlato. E oggi non ho resistito al richiamo di Tokidoki. E neanche Love ha fatto più di tanto per trattenermi.
Era una piccolissima scatoletta cubica. Dentro, la possibilità di trovare uno dei sette cactus-cagnolini con il suo accessorio. E, incluso nel prezzo, il bello della sorpresa: non si sa infatti quale cagnolino contiene la scatola.
E alla fine è saltato fuori lui. Quello giallo, con lacrimuccia. E salsicciotto sorridente. Non mi piaceva, appena aperta la scatoletta. Preferivo quelle verde, con l’osso. O quello marroncino, con un piccolo Adios. Ma vabbè, prima o poi una collezione deve essere iniziata. E per ora c’è lui, già sulla scrivania, a familiarizzare col coniglio. E intanto la famiglia cresce..

Un nuovo componente della famiglia..

Non bastavano i fantasmini venuti dallo spazio.

Non bastava lo psychoniglio parlante dalle orecchie sempre in perfetta forma fisica grazie ai sui esercizi di tai-chin.
Non bastava il tenerissimo elefantino, regalo di una persona molto importante.
No. Da ieri sera fa parte della famiglia un nuovo componente. Regalo di (ottimi) amici ottenuto grazie alle mie innate doti da bambinetto. Si tratta di un non meglio identificato animaletto acquatico. Forse una razza, forse una manta. Segni particolari, grandi occhioni sporgenti e una lingu(etta)a tirabile che lo rende capace di girare in tonto sulla scrivania. E con un immancabile tocco trash: un manto azzurro con decorazioni floreali e pois sbarluccicosi.

Potevo esimermi da mettere qui su freemagenta le sue foto?