346 – richiamo

Non potevo resistere all’idea di un’altra serata solo per noi due, a parlare, chiacchierare, ridere.
Non potevo resistere al richiamo di Bergamo, quella città che presto sarà la mia città.
E così di nuovo in macchina, ovviamente in ritardo, in viaggio verso Bergamo lungo un’autostrada piena di cantieri ma vuota di macchine.
Un cinese buonissimo, di quelli che ti sazia, costa il giusto e soprattutto non ti impuzzolentisce.
Un giro in macchina verso Città Alta, ovviamente chiusa per traffico.
La ricerca di un parcheggio, la camminata, il freddo alle gambe (pantaloni corti, perché?), la funicolare, i discorsi delle altre persone, le occhiate che ci lanciavamo e le risate che soffocavamo.
I tanti passi, i molti discorsi con sullo sfondo una Città Alta in una notte meravigliosa.
Poi un pub con birra artigianale, una media e qualche grado di troppo di alcool, ma va bene così.
Va bene perché pur sentendoci sempre, serate così fanno bene al cuore.
E mi fanno capire quanto ti voglia bene, cara amica mia.

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