Tonalità dimenticate e ciclici loop

Forse sono troppo estremista. Troppo volubile. Troppo influenzabile.
Perchè se va tutto bene, sono felicissimo e allegro e contento. E basta che succeda una minima cosa e sprofondo sotto terra. E il bianco si tramuta in nero, di botto.
E svaniscono, di botto, tutti i sogni che mi ero costruito. Svaniscono nello stesso tempo che mi è bastato per crearli. Troppo poco, con troppa fretta.
E forse, questa, non è una bella cosa.
Perchè così non vivo nel mondo reale, coi piedi saldamente per terra. Vivo in un ipotetico mondo fantastico fatto – solo – di bianco e nero, in cui i miliardi di tonalità che stanno tra i due estremi semplicemente non esistono, in cui tutto è classificato per bello o brutto; simpatico o antipatico; questo lavoro mi piace e mi ci vedo tutta la vita davanti a quel mac o cosa cavolo ci faccio qui che mi trattano così male; che figata la serata coi colleghi o meno li vedo meglio sto; calmo agnellino o belva feroce; bianco o nero.
Forse sono troppo estremista. Troppo volubile. Troppo influenzabile.
Perchè se va tutto bene, sono felicissimo e allegro e contento. E basta che succeda una minima cosa e sprofondo sotto terra. E il bianco si tramuta in nero, di botto.
E svaniscono, di botto, tutti i sogni che mi ero costruito. Svaniscono nello stesso tempo che mi è bastato per crearli. Troppo poco, con troppa fretta.
E no, questa, non è una bella cosa.

Un pensiero su “Tonalità dimenticate e ciclici loop

  1. come diceva qualcuno: calma e gesso. (che manco so di preciso cosa voglia dire)

    dai, è normale un primo periodo di esaltazione, e quindi le delusioni, risultano particolarmente brucianti.
    tu stai tranquillo, andrà tutto a posto, diventerà normale, è un giorno ti accorgerai che attorno a te ci saranno i toni di grigio. e li detesterai. ma non troppo.

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