I giochi del 2009

Capita che qualcuno su Friendfeed chieda quali siano stati i giochi che più chi hanno appassionato in questo 2009 ormai concluso.

E che ci faccia pure un post, inserendo però la mia triste e stringata risposta sgrammaticata.

Quindi ecco la mia risposta meno sgrammaticata (si spera) e più articolata su Little Big Planet, mentre non ho intenzione di parlare né dei Rabbids, forse il party game più divertente e folle che abbia mai provato, né di Carcassonne, ottimo gioco da tavolo che consiglio a tutti e che richiede un po’ di strategia e un po’ fortuna.

L’avevo puntato da quando era uscito, ma la mancanza di una PS3 rendeva impossibile giocarci. Ma ora non più.

Ed è una meraviglia di gioco.

Di base sembrerebbe un semplice platform bidimensionale (a parte 2-3 livelli di profondità). Però i creatori si sono spinti un po’ più in là. Non hanno creato un gioco, ma un motore di gioco flessibilissimo con cui costruire i livelli. In cui inserire diversi materiali, modellarli come si vuole, aggiungere motori, sensori, meccanismi e dare vita al tutto. E non se lo sono tenuto per loro, ma è disponibile ad ogni giocatore di Little Big Planet, che può così diversi a creare nuovi mondi.

Giocare la modalità storia è sempre una gioia. Per gli occhi, per vedere quello che sono riusciti a fare. E ti stupisce vedere come si attivano certi meccanismi o trovare il modo giusto per arrivare in quel punto nascosto. O rigiocare infinite volte lo stesso livello fino a riuscire a risolverlo senza perdere neanche una vita.

Ma è ancora più divertente giocarlo in due, con un amico di fianco a te. Aggrapparsi agli stessi appigli, dondolarsi in contemporanea per poter saltare più lontano. E riuscire a risolvere le innumerevoli “stanze” x2, in cui è necessaria la cooperazione di almeno due giocatori per prendere tutte le bolle premio.

E la delusione, dopo fatiche e fatiche di non aver preso tutti i premi e non trovare il nascondiglio dell’ultimo oggetto che manca.

Ma aggiunto al gioco in coppia da casa, ci sono le infinite possibilità dell’online. Non solo nelle partite di gruppo, con fino a 4 giocatori, che diventano veloci, incasinate, impossibili, ma molto divertenti.

Il bello è vedere ciò che gli altri giocatori hanno creato. E si scoprono così tantissime chicche. Dal pazzo che ha ricreato la storia di Jurassic Park (1, 2, 3 in 5 livelli diversi), a chi si è inventato i percorsi o le corse più strane. Chi ha disegnato tranquilli livelli balneari e chi invece ha preso ispirazione da Bioshock.

Ogni volta che si avvia un nuovo livello è una meraviglia.

E tendenzialmente, finché ci sarà fantasia, il gioco sarà infinito.

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