I venti perduti

E’ da martedì che gioco a LostWind, comprato subito, appena è diventato disponibile il WiiWare.


Controllando il giovano Tofu e lo spirito del vento Enril, bisogna salvare la terra di Mistralis dal cattivone di turno. La solita, banale, trama. Però c’è di mezzo una ottima grafica e l’idea geniale de sistema di controllo. Perchè Tofu, in realtà, senza l’aiuto di qualche colpetto di vento, non è in grado fare nulla, nemmeno di saltare. Ogni elemento dello scenario è sensibile al vento. Così si possono postare gli oggetti, portare acqua alle piante, ravvivare fiaccole quasi spente, uccidere nemici che di tanto in tanto compaiono, risolvere gli enigmi.
Un gioco che, grazie ai suoi colori tenui e alla sua musica tranquilla infonde un senso di tranquillità estrema.
Un gioco dalla realizzazione tecnica ineccepibile, con una grafica ottimamente curata, assenza totale di tempi di caricamento e di salvataggio che fa solo ben sperare per il futuro del WiiWare. Gli sviluppatori indipendenti sono finalmente arrivati.
E possono, finalmente, esprimersi liberamente e sfruttare completamente le potenzialità del Wii.
E io, nel frattempo, non vedo l’ora di avere 5 minuti liberi per giocare con questa piccola perla.

Però ci sono anche altri due titoli che mi stuzzicano: sono Final Fantasy Crystal Cronicles: My Life as a King, spin-off particolarmente gestionale della (mia amata) serie Final Fantasy

e Toki Tori, remake dell’omonimo puzzle game uscito anni fa su Game Boy Color

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