Il punto è che un peso che ti portavi dietro te lo sei levato.
Speravi in un’altra risposta, ma sapevi che ti sarebbe arrivata questa.
E ora c’è solo la paura di non aver incasinato troppo tutto. Ma per quello, lo scoprirai da domani.
Il punto è che un peso che ti portavi dietro te lo sei levato.
Speravi in un’altra risposta, ma sapevi che ti sarebbe arrivata questa.
E ora c’è solo la paura di non aver incasinato troppo tutto. Ma per quello, lo scoprirai da domani.
Tra i vari buoni propositi dell’anno ci sarebbe quella di non farmi condizionare così tanto da qualcuno e di smettercela di rimanere dannatamente male per ogni cosa che non va come previsto.
E così, nonostante sarei voluto rimanere a casa incazzato per i piani falliti, sono uscito – ovviamente in ritardissimo – per quell’aperitivo di compleanno di una collega e poi siamo andati tutti insieme a ballare ed è stata una bella serata da ripetere.
Una sabato completamente diverso dal precedente: solo letto, divano e qualche eBook sul Kindle da divorare. Tra una dormita e l’altra, ovvio.
Certo: ancora un’altra volta abbiamo salvato il mondo. E sono pure sopravvissuto ad un’altra giornata di sciopero dei mezzi a Milano, nonostante le corse per prendere l’ultima metro all’andata e al ritorno. E ho sperimentato per la prima volta cosa significa farsi i 14km che separano Milano Ghisolfa con Marcallo-Mesero in coda (dove “in coda” è da sostuirsi con “fermi”), ringraziando i lavori costanti, i restringimenti di carreggiate, il maggior traffico causato dallo sciopero e lo strano orario.
Nonostante tutto sono riuscito ad arrivare al paesello alle 19, una telefonata veloce e poi la conferma per una pizza e una serata divano tra tv e chiacchiere.
Cosa volere di più?
5 settimane senza jappo, molte di più senza Ginza e senza la mia bionda preferita.
Era necessario rimendiare, soprattutto dopo una giornata da umore sotto le scarpe e da off, off, off with your head, dance, dance, dance ‘til you’re dead
Perché gli imprevisti sul lungo termine sono sempre (sempre) in agguato.
E così, un lungo termine che non è neanche incominciato ha giù subito una battuta d’arresto. E quindi urge capire se lasciare perdere prima che sia troppo tardi, se dare qualche aggiustatina al tutto o se procedere spediti come se nulla fosse, consapevoli di tutto quello che ne conseguerà .
Sigh.
E via, col kick-off* di questo nuovo progetto, che vedrà la luce a Settembre.
La carica è molta, ma gli ostacoli da superare sono decisamente tanti.
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* quanto ci piacciono questi inglesismi, vero?
Un weekend decisamente diverso dal solito, passato prima a divertirmi con carta collane forbici, oggi invece tutto il giorno in HOMI, fiero di aver dato il mio (seppur piccolo) contributo e del risultato ottenuto.
I giri per gli innumerevoli padiglioni, le pause per osservare la pioggia scivolare sulla vela di Fuksas, la rustichella senza sapore, l’aperitivo di benvenuto a fine giornata per gli organizzatori e gli espositori, il macello dei pass auto, la fatica di 8 ore in piedi senza sosta.
Ed eppure è stato un weekend rilassante e riposante, soprattutto per la mente e ben più riposante di quelli passati senza vita sul divano davanti alla TV.
Un weekend di quelli che ti fa pensare e prendere decisioni. Ed in fondo è solo questione di volontà e di coraggio, no?