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Decreto

Io vorrei un governo che si occupasse di temi economici, di infrastrutture, di inquinamento, di risorse energetiche, del proteggere i più deboli, di alti valori.

Vorrei una magistratura terza, giurisdizionale, libera, indipendente. Separata dai pubblici ministeri.

Un parlamento il cui scopo è legiferare, magari cambiando le trecentomila leggi in vigore, di questo paese; per una legislazione più snella, più semplice, migliore; poche regole, chiare.

E tutto il resto, tutto, sia demandato al singolo, alla scelta del singolo. Come essere curato, quali iniziative sostenere, che religioni finanziare, come e dove sposarsi ma soprattutto chi, quale musica ascoltare, che libri leggere, se abortire oppure no, se divorziare oppure no, se donare il sangue oppure no, se sottoporsi ad un ciclo di fertilità oppure no, se cambiare sesso oppure no, se mangiare al mcdonalds oppure no, se onorare lo shabbat oppure no.

Ecco, non aspiro a tanto nell’immediato. Mi basterebbe sapere che questo governo non si appresti realmente a varare un decreto annunciato da più parti riguardante l’impossibilità di sottrarsi ad alimentazione e idratazione forzate, probabilmente uno degli atti più illiberali della storia di questo paese.

Insomma, mi auguro di scoprire che siano solo delle immani stronzate.

Perderebbero molti voti. Ma molti molti. Molti.

via Gné Gné Gné

Obama non chiama

Nelle prime due settimane di soggiorno alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti ha telefonato a cinesi e indiani, francesi e afghani, inglesi e israeliani, palestinesi e pakistani, ai banchieri per insultarli e ai manager per tassarli, ai creditori per le loro spettanze e agli operai per le condoglianze, ai petrolieri perché si convertano in giardinieri e ai finanzieri perché diventino seri, alla sarta della moglie per licenziarla, alla moglie per ammansirla, alla suocera per farsi aiutare, alla moglie di nuovo ma per farsi perdonare, a Bruce Springsteen perché gli restituisse un disco che gli aveva prestato, al segretario dell’Onu per lo stesso motivo, a un venditore di articoli sportivi per piazzare un canestro nella Sala Ovale, a un amico di Chicago per invitarlo a fare due tiri, al comico David Letterman che ha messo giù pensando fosse un imitatore, a Scarlett Johansson che ha messo giù perché stava entrando suo marito, al fioraio, al callista, di nuovo alla suocera per sapere se la moglie aveva ricevuto i fiori, a Hillary Clinton che ha fatto finta di non sentire, a Bill Clinton che ha fatto finta di ascoltare, allo psicanalista, ancora alla suocera perché parla di meno ed è più rilassante, a una cugina hawaiana, a un prozio keniota, al Museo delle Cere, al suo parrucchiere, ai generali di Baghdad, al sosia pacifista di Ahmadinejad.

Infine, esausto, si è ricordato anche del nostro amato Paese. Ha chiamato Tony Mantuano, il proprietario del suo ristorante preferito, e gli ha ordinato una mozzarella in carrozza.

via La Stampa

Eluana: decreto approvato

UDINE – Dovrebbe essere già iniziata la riduzione dell’alimentazione e dell’idratazione di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni che è stata ricoverata nella clinica “La Quiete” di Udine. Nel frattempo, però, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per interrompere la procedura. L’esecutivo ha deciso di andare avanti nonostante la contrarietà del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: il Capo dello Stato aveva inviato una lettera al governo spiegando i propri dubbi su un provvedimento del genere. Una nuova bozza – riformulata dal ministero del Welfare e contenente i rilievi del costituzionalista Onida – era stata sottoposta al vaglio del Colle, che però aveva confermato le proprie perplessità. Più tardi, però, il via libera dal Consiglio dei ministri è arrivato ugualmente. Una decisione adottata all’unanimità dopo una lunga discussione tra i ministri, seguita alla lettera inviata dal Quirinale. Il provvedimento vieta la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione fino all’arrivo di una legge sul testamento biologico. Il decreto legge, per entrare in vigore, deve essere controfirmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Parlamento dovrà poi convertirlo entro 60 giorni.

IL CDM – Alcuni ministri parlano di un Cdm concitato. La riunione ha prima dato il via libera al pacchetto sul settore auto e poi, riferiscono alcuni ministri, si è attesa la lettera del Presidente della Repubblica. «Non sussistono le ragioni di necessità e di urgenza», avrebbe spiegato nella missiva Giorgio Napolitano. Da qui la discussione in Consiglio dei ministri e poi la decisione finale. Secondo quanto apprende l’Agi, il premier avrebbe chiaramente espresso la propria posizione: «Non voglio sentirmi io responsabile di omissione di soccorso. Io non voglio la responsabilità della morte di Eluana», avrebbe detto Berlusconi. 

Via Corriere della Sera

Sono senza parole.

Che schifo.

Mi spiace, Eluana..

Update:

15:32  Berlusconi: “Eluana potrebbe fare figli”

Berlusconi: “Ogni sforzo per non farla morire. Eluana potrebbe fare figli”

16:29  Napolitano: “Non firmo decreto: è incostituzionale”

Napolitano: “Non firmo decreto: è incostituzionale”

17:14  Fini con il Qurinale

Gianfranco Fini, presidente della Camera, si dice “preoccupato che il Consiglio dei ministri non abbia accolto l’invito del capo dello Stato, ampiamente motivato sotto il profilo costituzionale e giuridico”

17:23  Vaticano: “Delusi da Napolitano”

Il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del pontificio consiglio Giustizia e Pace, ha detto: “Sono profondamente deluso dalla decisione del presidente della Repubblica di non firmare il decreto”

18:41  Convocato il Consiglio dei ministri per varare ddl

Convocato stasera alle 20 un nuovo Consiglio dei ministri per varare un disegno di legge

Via Repubblica

Ma in tutto questo, il Vaticano, non dovrebbe bellamente infischiarsene di quello che fa lo Stato Italia?

Famiglia distrutta [due volte]

E in generale sembra questa ipocrisia sia diffusa anche a molti altri media, stampa e tv: quella non poteva essere una famiglia. E allora giù ad ammazzarli di nuovo, a negare la la loro esistenza, perfino dopo che questa si è drammaticamente spezzata. Il tutto per non scandalizzare quella parte di pubblico razzista, xenofobo e omofobo, che ha pienamente diritto di veder cancellata con un colpo di spugna la felicità e la vita altrui. E’ questo il messaggio che vogliono far passare? Purtroppo credo di si.
E questo, dopo la tristezza per la tragedia, si traduce in una grande rabbia contro chi li vuole “cancellare” una seconda volta.

Via Bybblog

Realtà

“Andiamo a prendere i cattivi”. Con questa frase venne annunciato a qualche giornalista presente a Genova, la sera del 21 luglio 2001, da fonti della polizia, l’assalto alla scuola. I giornalisti arrivarono, arrivarono gli operatori e i fotografi, e documentarono. Nessuno si bevve la storia delle armi improprie trovate nella Diaz, quando furono mostrati arnesi da lavoro che appartenevano a un cantiere. Nessuno credette nemmeno per un attimo che, come veniva detto, che il sangue fosse colato da “ferite pregresse”, che quei ragazzi con la testa spaccata che piangevano e chiedevano aiuto fossero rimasti feriti durante gli scontri della giornata. Eppure l’irruzione era stata decisa anche per i giornalisti, perché fosse vista. Bisognava dare un segnale. “Si fa sempre così, in questi casi. È un modo per rifarsi dei danni ed alleggerire la posizione di chi non ha tenuto in pugno la situazione. La città è stata devastata? E allora si risponde con una montagna di arresti”. Lo ha dichiarato in aula durante il processo Ansoino Andreassi all’epoca dei fatti vice capo della polizia.

Interessante articolo. Molte cose non le sapevo, non le ricordavo o semplicemente non le voglio sapere. Però credo che certe cose debbano essere sapute. Dobbiamo conoscere la realtà con cui abbiamo a che fare. E’ il nostro Paese. Abbiamo tanti problemi, avvengono molte, troppe cose brutte. Ma dobbiamo conoscere. Dobbiamo sapere. Dobbiamo avere spirito critico. Non possiamo permetterci di essere ignoranti.

Siti archeologici (del governo* italiano, in realtà)

Stavo facendo indagini sulla questione wifi libero/legge antiterrorismo per il post precedente.

E sono incappato nel link del pdf. Bello bello, lo clicco, sapendo però già che capitò ben poco del testo della legge.

E invece mi ritrovo davanti una pagina che capisco ancora meno ad un primo sguardo che recita così:

Errore 404: Pagina non trovata

Se il documento che state cercando è precedente all’8 maggio 2008 vi invitiamo a cercarlo nell’area “Siti archeologici” di Governo.it.

Oppure utilizzate il nostro motore di ricerca o la mappa del sito.

Ebbene sì! Se il documento è precedente all’8 maggio 2008, devo andare nell’area archeologia del sito del governo*. Un’area in cui sono presenti i link ai becchi portali, ognuno (sembra) perfettamente funzionante col proprio motore di ricerca interno.

Ma dico io. Ma siam pazzi!? Archiviare interamente il vecchio sito? Poi.. vecchio! Risale al 2007 ed è stato archiviato a maggio 2008. E quello precedente era del 2006 ed è “vissuto” un solo anno. Perchè i siti vecchi vengono completamente archiaviati e non c’è una funzionalità di ricerca per trovare le informazioni, anche quelle vecchie, in modo facile e comodo!? Perchè se cerco qualcosa di vecchio devo vedermelo con la vecchia, antiquata, scomoda e brutta grafica?

Ma dico io, cambiano la grafica e già che ci sono cambiano tutto il motore che ci sta dietro, quindi vengono “persi” tutti i contenuti!? Tanto, cosa vuoi che costi rifare tutto il sistema dietro ad un portale del genere. Tanto di soldi, in Italia, ne abbiamo!

E a questo punto, se non sono in grado di fare un sito dinamico serio, che passino a WordPress, che almeno è gratis, trovano un sacco di nuovi theme e non c’è mica bisogno di archiviare i vecchi siti!

 

* sì, lo so, governo si dovrebbe scrivere con la maiuscola. Ma, mi spiace, non la merita.