Ai tempi del dial-up

È che a volte ho un po’ nostalgia, di tanto tempo fa’.
Di quell’estate in cui ci siamo scambiati per la prima volta l’indirizzo email e non vedevo l’ora di poter tirare il cavo telefonico per potermi collegare e leggere qualche tua notizia.
I tempi in cui fantasticavamo di giri a Milano, la grande città che sembrava così lontana e difficile da raggiungere.
Promesse di giri per negozi, alla ricerca di dischi, perché quella era la nostra passione.
Versioni ed esercizi di latino, per riuscire a fare la metà del lavoro, visto che entrambi avevamo tirato troppo in luogo e l’estate stata ormai finendo.
Poi il rientro a scuola. Un anno, un altro e poi il saluto, la decisione di cambiare.
Due anni dopo, finita la maturità, la vacanza insieme, ripetuta poi ancora due anni dopo.
Il rapporto è cambiato. Io sono cambiato, tu sei cambiata.
E ora sinceramente non mi piace molto com’è il nostro rapporto. Vorrei sapere di più, vorrei poterti stare più vicina se ne hai bisogno, vorrei di nuovo i nostri pomeriggi passati al telefono, anche se prendere la linea era un problema visto che la tua era sempre occupata.
E mi chiedo dove stiamo andando, entrambi. E non so rispondermi. Né per me, né per te.

Un pensiero su “Ai tempi del dial-up

  1. Avere nostalgia di quando, in quarta superiore, guardavo ancora Sailor Moon è normale? 🙂

    Mi sono comunque reso conto che molte strade si dividono e/o si allontanano solo per permettere che si re-incrocino più avanti…

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