Notti brave e accenni di sogni preoccupanti

Altra notte interessante. Andato a letto un po’ troppo tardi, causa uscita con colleghi e lunghe chiacchere con quella che sta diventando una carissima amica e collega. Arrivato a casa semidistrutto, una sbirciatina al telefono sperando nell’arrivo di nuovi messaggi. E poi nanna. Sonno. E sogni. Sogni, come al solito, strani. Quei sogni che li lasciano un po’ così.
Sveglia, all’improvviso, alle 9. Benjemin il coniglio suonava come al solito la sua canzoncina per svegliarmi. Eppure, mi sono svegliato male, immaginando di ricevere, all’ultimo una mail con i dati per un grafico che dovevano fare altri. O.o
E ho tentato di riaddormentarmi. Peccato che poi ci sia messo il postino a rompere le scatole. E così, con gli occhi chiusi, mi sono dovuto vestire velocemente, trovare il citofono, rispondere e affrontare la fortissima luce del sole di mezzogiorno. Ed era troppo, tutto in un colpo solo.

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