138 – 5 settimane
5 settimane senza jappo, molte di più senza Ginza e senza la mia bionda preferita.
Era necessario rimendiare, soprattutto dopo una giornata da umore sotto le scarpe e da off, off, off with your head, dance, dance, dance ‘til you’re dead
137 – imprevisti, parte 2
Perché gli imprevisti sul lungo termine sono sempre (sempre) in agguato.
E così, un lungo termine che non è neanche incominciato ha giù subito una battuta d’arresto. E quindi urge capire se lasciare perdere prima che sia troppo tardi, se dare qualche aggiustatina al tutto o se procedere spediti come se nulla fosse, consapevoli di tutto quello che ne conseguerà .
Sigh.
136 – lungo termine
E via, col kick-off* di questo nuovo progetto, che vedrà la luce a Settembre.
La carica è molta, ma gli ostacoli da superare sono decisamente tanti.
—
* quanto ci piacciono questi inglesismi, vero?
135 – HOMI
Un weekend decisamente diverso dal solito, passato prima a divertirmi con carta collane forbici, oggi invece tutto il giorno in HOMI, fiero di aver dato il mio (seppur piccolo) contributo e del risultato ottenuto.
I giri per gli innumerevoli padiglioni, le pause per osservare la pioggia scivolare sulla vela di Fuksas, la rustichella senza sapore, l’aperitivo di benvenuto a fine giornata per gli organizzatori e gli espositori, il macello dei pass auto, la fatica di 8 ore in piedi senza sosta.
Ed eppure è stato un weekend rilassante e riposante, soprattutto per la mente e ben più riposante di quelli passati senza vita sul divano davanti alla TV.
Un weekend di quelli che ti fa pensare e prendere decisioni. Ed in fondo è solo questione di volontà e di coraggio, no?
134 – manualità
133 – Conclusioni di giornate
Correre avanti e indietro per mezza Milano.
Litigare con una maleducata il cui unico scopo era far perdere tempo a tutti.
Girare con mezza foresta amazzonica in carta stampata sotto braccio: piove [difficoltà aggiuntive: tracolla, borsa del Mac, porta schiscia, ombrello chiuso].
Pensare “prendo una car2go o una enjoy”: la più vicina è ad un km;
Pensare “Massì, prendo il tram che passa subito”: il primo passa dopo 20 minuti [difficoltà aggiuntive: inseguirlo perché avevo sbagliato fermata].
Avere un timing sbagliato e mancare la consegna della foresta amazzonica a chi di dovere.
Scendere in metro e incastrarsi nei tornelli.
Pensare “meno male che sono in macchina”, ricordarsi che è parcheggiata a Rho Fiera [difficoltà aggiuntive: la macchina è parcheggiata a kilometri* da Rho Fiera]
Arrivare alla macchina, scaricare tutto: un cretino centra in pieno una pozzanghera e ti lava completamente.
Andare a 90km/h in un tratto di autostrada con limite di 90, per lavori, con una pioggia che non faceva vedere nulla: il camion dietro ti sfanala come un pazzo e tenta il sorpasso [fastidio aggiuntivo: il camion tenta il sorpasso a 92km/h].
Pensare che l’unica soluzione per la fame e il morale sia una Gaetano’s: è aperto.
E vissero tutti felici e contenti.
132 – (auto)cit.
E quei <3 che sanno di iprocrisia dal < al 3.
131 – cene
Metti per una volta una cena un po’ diversa dal solito.
E sei lì, che prima la guardi fare la spesa, la guardi tagliare le verdure e fare qualche strano esperimento con il curry.
E poi sei lì che bevi il tuo calice di vino, i tuoi antipasti e tra una chiacchiera e l’altra si arriva al piatto forte.
Metti poi che l’esperimento alla fine fosse venuto bene.
E poi riesci anche a risolvere la tragedia della password dimenticata da un anno, per una maiuscola di troppo.
E poi parli ma soprattutto ascolti ascolti ascolti ascolti.
E purtroppo, ci sono le metro che chiudono, le macchine da riportare a caso.
130 – confessioni
Il punto è che in realtà su alcune cose ho deciso che non ho più le forze per andare avanti così e combattere e che tanto vale arrendermi e lasciarmi trascinare avanti, in qualche modo.
