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[Nonsolomamma] Domande hobbit e normalità

“mamma, cosa vuol dire ‘omofobia’?”

“omofobia? dove l’hai sentito?”

“boh, non so. da qualche parte. tu lo sai cosa vuol dire?”

“ehm…”

“se non lo sai non importa, lo chiedo alla maestra”

“no, no, per carità. so cosa vuol dire ma ho bisogno di cinque secondi per pensare”

“uno-due-tre-quattro-cinque! ecco. spiegamelo”

“allora… tuo fratello è innamorato di francesca, la mamma è innamorata di papà. giusto?”

“sì, ho capito. questa è l’omofobia?”

“no, aspetta. la mamma e il papà sono di sesso diverso e anche tuo fratello e francesca”

“ovvio”

“ma non è per forza sempre così. anche persone dello stesso sesso si possono innamorare. un uomo può innamorarsi di un altro uomo e volere vivere con lui e dividere con lui la cucina, il bagno, la scarpiera e l’armadio. una donna può innamorarsi di un’altra donna e farle le coccole e i grattini. insomma, ognuno ama un po’ chi gli pare. sono scelte libere. sei d’accordo?”

“mmmmh… sì”

“però ci sono persone che pensano che non sia giusto, che hanno paura di chi fa scelte d’amore diverse. questo si chiama omofobia. gli omofobici odiano chi non è come loro, odiano gli uomini che amano gli uomini e le donne che amano le donne. perché pensano che non sia normale. ma normale è una parola che spesso non vuole dire niente. chi può dire cosa è normale e cosa no? non esistono i normali. tu ti senti normale? la mamma e il papà, che pure sono una femmina e un maschio sposati, ti sembrano sempre normali? quel pazzo di tuo fratello che parla con marìotereso dentro muro della cucina e ama francesca è normale?”

“be’, io, tu, il fratellino e marìotereso siamo normali. quasi sempre almeno. quindi stiamo belli tranquilli. è papà quello che mi preoccupa di più…”

Via Nonsolomamma

Titolo e contenuto (per non parlare delle implicazioni del non scritto)

Buone notizie! “Pestaggio in piazza Bellini, presi gli aggressori di Maria Luisa“.

Peccato che poi, leggendo l’articolo, il tutto viene un po’ ridimensionato.

Diciamo che, ecco, non è che li hanno presi. Si sono presentati più o meno spontaneamente con tanto di avvocati al seguito. E hanno ammesso, candidi candidi loro stavano litigando con un suo amico, lei si è messa in mezzo, urlando loro brutte parole e cosa potevano fare, se non picchiarla, duramente, fino ad arrivare al rischio di farle perdere la vista? Però, ecco, è stato tutto un equivoco. E l’accusa di omofobia è tutta una montatura.

In ogni caso, sono stati denunciati per lesioni gravi. Omofobia? Forse. Ma sarebbe, nel caso, solo un eventuale aggravante.

[L’articolo poi si conclude con dei commenti sulla manifestazione per il g8. Perché?]

Via Fireman