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I clienti alle prese col delirio Natalizio

È Natale, si sa. E tutte le pubblicità  devo essere natalizie. Persino quella del pa-pa-pa-parmigiano re-re-reggiano. Con tanto di spolverata di foraggio grattuggiato da Mano della famiglia Addams e che scende leggiadra come neve.
Ma noi non siamo a tali livelli di follia, alle prese con clienti che possono permettersi spot promozionali dallo storpiaggio facile.
No, al momento siamo alle prese con un maledetto quarto di pagina. Perchè dico siamo? Io sono stato a casa malato quindi mi sono evitato bellamente il problema. È la povera S. che si è cuccata il bello del nostro lavoro: perdere tempo davanti al delirio natalizio di un cliente indeciso.
Prima versione: sfondo con alberi di Natale. Ovviamente proposta dal cliente. Ovviamente non piace.
Seconda versione: sfondo con stelle comete. Sì, non una ma più stelle comete. Perchè si sa, le stelle comete si muovono solo in branco. Ovviamente proposta dal cliente. Ovviamente non piace.
Terza versione: fondo sfumato rosso con albero di Natale. Ovviamente proposta dal cliente. Ovviamente non piace.
Quarta versione: qui è d’obbligo la citazione..

tieni quella dell’albero: parte in basso e sfondo ok
sopra metti petali di stelle di natale viste dall’alto (come la prova che avevi fatto)
a lato metti palline natalizie che scendono
scritta:
composizioni floreali
stelle di Natale

Riassumiamo. Per comprendere a fondo la gravità  della situazione. Abbiamo il rosso dello sfondo, su cui si staglia un albero di Natale addobbato come si deve. Abbiamo i petali di stelle di Natale (notoriamente rosse). E siamo già  al delirio. Poi ci sono pure le palline natalizie, che scendono.
A quel punto, la malcapitata Grafica non può far altro che domandarsi: “il Babbo Natale che sale le scale non lo vogliono?”. E chiamare la tipografia: “sentite, riusciamo a mettere in pagina 20 un tastino che se lo schiacci suona Jingle Bells?!”

Email..

certo che se non vieni ci manchi molto… il Riki sta pensando a una super scaletta per sabato e poi ti perdi me e il pavesi al lavoro… siamo stati ingaggiati da mia sorella per darle una mano, pare che ci sarà  una buona affluenza!!!
io direi che potresti darti una super bomba di tachipirina e partire… giusto per portare il love a mangiare una romantica pizza in città  alta… vedere il riki e scappare a casa!!!

A volte mi chiedo perchè sono troppo, troppo facilmente influenzabile da certe mail…

Weekend in quel di Borno

Dopo il concerto dei Subs ero troppo esaltato per andare a letto. E così, tra il finale di stagione di Lost, il download dei 3gb di video (con l’orribile scoperta che mi sono autoregistrato la mia voce) dalla macchina fotografica, un giro di controllo su myminicity e un rapido aggiornamento della wishlist, è arrivata la mattina.
Urgeva quindi una doccia (al freddo e al gelo, brrr), un’adeguata colazione e la preparazione dello zaino per andare in montagna con Love & co.
Preparazione dello zaino che ha portato alle solite discussioni con i genitori, perchè ovviamente quello che è sempre e solo stato in un posto, era in un’altro. Molto più consono. Quindi introvabile (vedasi la bustina per spazzolino, dentrifricio & co: apro con fare sicuro l’anta centrale superiore dell’armadio nella mia excamera..per scoprire che lì c’era la vecchia batterie di pentole, che mia madre non usa più).
Ma, nonostante tutto, lo zaino era pronto. E si poteva attendere che lo passero a prendere alla volta di un po’ di sana lontananza da casa, in (decisamente) buona compagnia.
E cosa dire del w-end in montagna?
Una casetta veramente carina ed accogliente, un menù fisso (pasta tonno e piselli), qualche problema di tiraggio del camino (e relativo affumicamento degli ospiti), il termostato a 25° con le finestre aperte (per far uscire il fumo), le interminabili partite a Charcassonne, il piacere di entrare in un letto già  scaldato da uno scaldaletto (lo voglio!), la presenza di Love, la tivvù spenta, la lontanza forzata da spetteguless, twitter e gmail (no, questo è un male!), la pace e la tranquillità , il bello di dormire fino a mezzogiorno senza nessuno che rompe le scatole, fare colazione all’1 e pranzare alle 3, rimanere ammaliato dalla neve che dolcemente cade.
Piccoli piaceri, che hanno reso il weekend bello bello bello!

La fine del concerto

Non ho parole. Un concerto fenomenale, 3 di ore di un peccato acceso che danzerà  riscaldando ombre dietro noi! Sugli spalti, comodissimi, in primissima fila, a due passi in linea d’aria dal palco. Sì, un po’ laterali, forse ci siam persi il bello degli schermi led semitrasparenti e vedere le loro (probabili) ombre suonare su uno sfondo infuocato.

Però bello. Anzi, indescrivibile.
Cantare a squarciagola le parole, assaporare i testi. E rendersi conto di quanto è tremendamente reale il contenuto di Piombo, mandato in loop. E averne i brividi. Solo strumentale, un pochettino più lenta della versione dell’album. Con luci anch’esse in loop su quell’unico movimento ondulatorio.

L’aria è più pesante che mai quando un fantasma ci ruba l’ossigeno
Quando il futuro è solo piombo su queste città 
Sotto una cupola che sembra la normalità .
L’aria è più pesante che mai e brucia tanto che manca l’ossigeno
Troppi silenzi in quel cemento che già  sanguina
Troppe speranze nel mirino che ora luccica.

In attesa di un concerto, si va ad un altro!

L’abbiamo scoperto per caso ieri sera. E oggi eravamo in giro a cercare i biglietti. Ma, contro ogni più rosea previsione, li abbiamo trovati. In Fnac. Due biglietti per il concerto di domani sera dei Subsonica!
L’appuntamento è alle 21.00 al Datchforum di Assago, dove ho già  visto (un anno fa, giorno più, giorno meno) Red Hot Chili Peppers (deludenti!!) e Muse (grandissimi!!).

In tutto questo però.. non ho ancora avuto modo di parlare con i miei della montagna per il w-end. E si è “accumulato” anche il concerto!

Così, armato di coraggio, appena arrivato a casa saluto la genitrice, intenta a correggere pacchi di compiti. Provo con una frase diretta: “domani vado al concerto dei Subsonica”. Alza la testa, mi guarda per un nano secondo e la riabbassa sui compiti. Maccheccavolo significa????
Nel frattempo vado in cucina, mi faccio un tea caldissimo, assolutamente bollente (che fa da colazione pranzo e merenda) e torno in tinello per berlo, mentre lei continua imperterrita a fare quel che deve fare. Boh.

Vedremo questa sera a cena che storie mi tireranno fuori. E vedremo cosa diranno per la montagna. Certo è che, nel caso, devo iniziare a preparare tutto questa sera! I panini per domani, cercare un cappotto più facilmente nascondibile nello zaino, vestirmi a strati, preparare le cose per la montagna. Ovviamente prima o dopo di andare in redazione.
Che streeeeess

Ritrovamenti delle 3 di notte

Ci sono dei casi in cui ti ricordi, come minimo alle 3 di notte, che devi stampare le slide per le lezioni del giorno dopo. Quindi stacchi l’alimentatore del MacBook Pro, che in mancanza di un’altra fonte di energia si spegne. Già , visto che la batteria è rigorosamente fuori dal suo alloggiamento. Perchè mica la vuoi rovinare, visto che il più delle volte usi il portatile sulla scrivania di casa attaccato alla corrente, vero?
Comunque rimetti la batteria nel Signor portatile e lo porti in studio. E svegli mezza casa mentre la laser fa riscaldamento. E mentre mezza casa si sta svegliando, trovi sulla scrivania uno strano cartoncino argentato.. con quello stile di ghirigori che mi piace tanto e quella grafica vettoriale a tinte piatte che adori. Un’invito. Ad un lounge party. A Cannes. E allora pensi a tuo padre con in mano un manhattan, che parla con gli amici cullato dal calmo ritmo di una musica lounge, suonata dal dj di turno. No. No no. Fai marcia indietro e pensi che stai fantasticando un po’ troppo. Pensi che quell’invito l’ha preso e l’ha portato a casa solo per fartelo vedere, perchè sembra aver assimilato che non te ne frega assolutamente nulla di economia e che vivresti solo di pane e photoshop. E pensi pure che nel frattempo stai maturando un certo gusto estetico per certe cose!

E mentre stampi le 25 pagine di slide e mentre scopri che per scannerizzare col MacOS non devi installare nessun driver, guardi il cartoncino argentato e pensi che la grafica di questa bottiglia coca-cola è proprio figa. Anche se mille domande sollecitano i tuoi neuroni. Mamma Coca Cola oltralpe permettere di modificare la bottiglia e usarla così per un’invito ad un happy hour? E poi perchè quel loghetto in basso coke+itunes? Di là  hanno ancora quel concorso? Perchè loro sì e noi non più? Perchè 30mila francesi negli ultimi 5 giorni hanno comprato un iPhone e noi chissà  quando lo avremo (marchiato TIM, brrr)?
Ah, e devo chiedere al genitore se è andato o no a Fusion Lounge Happ Hour. L’immagine di lui che sorseggia un manhattan mi rimarrà  impressa per un bel po’, mi sa…

Girando a vuoto…

Oltre all’arrabbiatura di aver preso quella maledetta multa per divieto di sosta, ero pure rimasto felicemente sorpreso per la presenza del tagliandino per pagarla facilmente in una ricevitoria lottomatica. Niente male come idea. E ottimo per evitare le code e le lungaggini in posta.
Certo. Se solo esistessero delle ricevitorie del lotto che sono abilitate. Perchè, in centro a Milano, non ci sono mica.
Complimenti Pubblica Amministrazione.
E complimenti a me che credo che a volte la PA venga (solo un poco) incontro al cittadino.
Sgrunt.