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C’è qualcosa che brucia

Una tremenda puzza di bruciato.

E già temevo per il mio povero MacBook Pro o il suo alimentatore (e già maledivo quell’**** che mi aveva risposto all’Apple Care che non mi voleva sostituire l’alimentatore ronzante).

Ma alla fine no, non era il Mac.

Era semplicemente una delle alogene del mio bellissimo lampadario.

Era la plastica (che non dovrebbe bruciare!?) che forma la lampadina che si stava fondendo.

Yeah! Bello.

E visto che questo stylosissimo lampadario non è mai stato apprezzato dalla family ed è sempre stato odiato per l’alto impatto energetico, hanno deciso che è assolutamente da cambiare. Sgrunt.

Inutili (discussioni)

Volevo vederle con calma a lavoro ed essere comodo anche a stamparle.

Ma alla fine, tra una storia e l’altra (stavo pur sempre lavorando) non l’ho fatto.

Così, arrivato a casa, sapevo che avrei dovuto affrontare non solo la scomodità di avere la stampante nell’altra stanza, ma anche di qualcuno che si sarebbe svegliato, accorto che avevo acceso il modem e avrebbe avuto da ridire.

CVD, ovviamente. Perchè è tardi, domani devo alzarmi presto, perchè ci potevo pensare prima.

E io sono arrabbiato, come al solito. E stufo, di queste discussioni inutili.

Sto maturando la convinzione che, io, non riuscirò ad andare avanti così.

E voglio andarmene, il prima possibile.

Peccato che frequentare design comporta un’aumento delle spese e una diminuzione dello stipendio, avendo chiesto il part-time.

E così, sono bloccato, per almeno 3 anni.

Perchè mi sono iscritto? In fondo, sapevo a cosa stavo andando incontro. In fondo, sapevo che non sarebbe stato facile. Sono il solito imbecille che non riesce a valutare nulla e sbaglia sempre. In ogni, più piccola decisione.

Chiavi dimenticate

Mi ha chiamato il papi per avvisarmi che ho dimenticato le chiavi a casa.

Ridacchiava, sul fatto che oggi, primo giorno di lavoro, me le sono dimenticate a casa, senza ricordarmene.

Strano, perchè di solito controllo sulla scrivania se c’è qualcosa che mi serve, prima di uscire e io, di solito, le lascio nel cestino sulla scrivania, quindi me ne sarei accorto. Così ho chiesto dove le avevano trovate, visto che non le avevo viste. E mi ha risposto che le aveva trovate la madre, nel cassetto. Ma come, nel cassetto? Perchè ha aperto il mio cassetto? Ma no, stava riordinando. Scusa, cosa stava riordinando nel cassetto della mia scrivania? Ma no, stava mettendo via la biancheria. Eh? Che ci facevano le mie chiavi di casa nel cassetto della mia biancheria!? E, a quel punto, non ha più saputo cosa rispondermi. Se non che mi aspettava sveglio. Loro, a volte, si dimenticano di chiudere il portone a chiave. Però no, lasciarmi le chiavi nascoste in garage, non è affatto sicuro.

Fughe di gas

Ancora una volta è scattato l’allarme antigas.
Ancora una volta, ovviamente, si blocca arresto il gas in tutta casa.
Ancora una volta si blocca la caldaia, che deve essere riattivata manualmente.
Ancora una volta fai areare la cucina.
Ancora una volta sopporta quel suo odio sibilo spaccatimpani.

Sì, è vero che prevenire una fuga di gas è meglio che curare, ma qualcuno, forse, dovrebbe spiegare a quella scatoletta anti-fuga-di-gas che quello che ha sentito non è odore di gas.

Quello è solo profumo di pizza fatta in casa appena sfornata.