Qui mi si mette davanti a scelte difficili, che si potevano anche evitare. Non per altro, ma giusto per mostrare un minimo di rispetto nei miei confronti e farci una più bella figura in generale ed evitare alla base possibili problemi.
222 – secret
Che poi, perché non mi avete detto prima dell’esistenza di questo “Secret Princes”?
Dovevo scoprirlo io da solo, tra i consigli (che è tutto dire) di Netflix?

2 lord, un principe spagnolo e uno indiano, catapultati ad Atlanta a vivere in un catapecchia, obbligati a lavorare per arrivare a fine giornata (baristi i primi 2, pet groomer gli altri 2) con lo scopo di trovare la loro principessa che non sia interessata al titolo o ai soldi, ma solo a loro.
LOL, vero?
221 – nulla
C’è una certa ora a cui si dovrebbe smettere di scrivere su Whatsapp e fare danni.
E quell’ora di solito corrisponde all’1, quando l’iPhone attiva automaticamente il non disturbare e tu ti dimentichi di controllare il telefono per vedere se ci sono risposte.
E c’è il problema del whatsapp per necessità , quando si avrebbe fatto meglio e prima a parlarne di persona o anche solo per telefono, ma non sempre è possibile.
E leggi cose e ti preoccupi come al solito di non aver capito un tubo e aver fatto l’egoista che pensa solo a sè e ti sei messo a scorrere indietro di giorni e settimane nella cronologia e non trovi nulla.
E invece hai solo più o meno capito Roma per toma, ti sei solo subito preoccupato per nulla.
E poi ad un certo punto crolli e quando poi ti svegli ti trovi questo ad attenderti.
219 – Fuorisalone, #2
E alla fine, F. ce l’ha fatta a convincermi a fare un giretto al Fuorisalone.
È stata l’occasione per vedere il Temporary Store di Swatch in Montenapoleone per la vendita del Sistem51, che ho ovviamente comprato, nella versione blu.
Poi un veloce giro in Brera, a piedi fino a Piazza Affari per vedere quello che aveva combinato Seletti con Cattelan e poi in Statale, che ormai da sempre ospita le migliori installazioni di tutto il Fuorisalone, con buona pace del Politecnico e della sede di design della Bovisa che non hanno modo di emergere, vuoi per la posizione, vuoi perché forse non ci credono (ma dico: vengono ad esporre scuole di design di tutto il mondo e noi non facciamo nulla?).
Infine, evitato come la peste Tortona e la folla e siamo scappati a chiudere il tutto sterminando salmoni al solito amato Ginza.
218 – sconosciuti
Un aperitivo scoprendo un nuovo carinissimo bar della zona, la compagnia giusta, molte chiacchiere; poi il rientro verso casa, una whatsappata improvvisa, l’inizio di una interessante seconda parte della serata verso luoghi più o meno sconosciuti, altre chiacchiere, 4 piacevoli passi e un rientro a notte fonda.
E, come al solito, le serate migliori sono quelle organizzate all’ultimo secondo.
217 – fitboxe
Forse questa cosa mi sta sfuggendo di mano: non solo sono già andato due volte a correre, ma sto anche rivalutando l’idea dell’iscrizione in palestra: non tanto per la sala pesi, quanto invece per la possibilità di riprendere a fare fitboxe.
216 – Fuorisalone
È la settimana del salone e del fuorisalone. E per la prima volta dopo diversi anni, la cosa non mi interessa minimamente.
215 – meno
La bellezza delle piccole cose: 400 metri in più, 3 minuti in meno rispetto alla “corsa” di domenica.
E tanto mi basta per strapparmi un sorriso.
214 – zero
C’è una certa soddisfazione nell’esser riuscito portato ad uno status di inbox zero la mail personale, la mail di lavoro e la mail delle inutili notifiche Social e newsletter più inutili.
Ma c’è anche la consapevolezza che durerà poco 🙂
213 – 90210
Poi reinizi a farti del male riprendendo a guardare quella cosa oscena e stupida del reboot di 90210. Più che altro perché è leggero, stupido e perché sei maledettamente in pari con tutte i serial (seri) che ti interessano.
