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Un nuovo (orribile?) logo per ENI

Logo Eni - Bob Norda

Allora. Avevano un logo fenomenale, studiato da Bob Noorda. Il famosissimo cane a sei zampe. Un lettering serio e studiato. Un logo bello, simmetrico, riconoscibilissimo.

E cosa ti fanno?

Beh, eliminiamo la simmetria, togliamo la maiuscola, cambiamo il font, mettiamo dei bei bordi arrotondati e facciamo sbordare fuori dal giallo il cane. Così fa molto più web 2.0, no

Eni Logo 2009

Se poi ci aggiungiamo pure una animazione in flash del cubo (ma da dove è saltato fuori!?) che ruota e un po’ di “bagliore esterno”, il gioco è fatto.

Che schifo, vero?

Loghi, lanterne e poveri cittadini genovesi gravemente offesi

genovapride2009-logo-499x284

Mi appello al buon senso dei nostri vertici istituzionali per impedire che uno dei simboli più cari ai genovesi come la Lanterna venga utilizzato per promuovere una carnevalata blasfema e condivisa soltanto da una minima parte della Città. Diversamente sarebbe aggiungere oscenità ad oscenità e ci si renderebbe complici di una grave offesa ai sentimenti dei cittadini genovesi. Quanto, poi, all’ostinazione di Arcigay a voler tenere la manifestazione nella stessa giornata della tradizionale processione del Corpus Domini ciò sta a dimostrare l’intento provocatorio e offensivo degli organizzatori: spero in un intervento risolutore per il cambio della data da parte delle Autorità competenti anche per evidenti ragioni di ordine pubblico.

Gianni Plinio, capogruppo regionale AN

Ok. Sono sempre più senza parole.

Via SuperPop

A confronto

Prima mi son messo a curiosare sui vari blog che frequento. E mi sono imbattuto, sul blog di Skymino, in due loghi. E ho iniziato a confrontarli.
Deformazione professionale?

Questo è il logo per la candidatura di Izmir per l’Expo 2015.
Due colori, grigio e verdino acido. Un logo stilizzato, che sembra un fiore che nasce dall’Expo e che sicuramente richiama qualcos’altro, ma non sono così informato. La scelta di un font moderno e leggero. Con l’indicazione dell’anno ancora più light e messa di traverso, come se non fosse così tanto importante.
Moderno, semplice, efficace.

Poi abbiamo questo:

Il “nostro” logo. Il logo per la candidatura di Milano.
L’uomo di Leonardo al posto della “X”; un mondo al posto della “O”. Molti colori: nero, rosa e azzurro per l’uomo di leonardo; un’altra tonalità di rosa/beige e un’altra tonalità di azzurro, questa volta più scuro, per il mondo; il blu per il filetto sotto lo slogan. L’uomo altamente stilizzato, mentre il mondo con una luce spot che gli da’ un effetto 3d. L’indicazione dell’anno sopra la “E”, allineato col margine sinistro della stessa lettera, ma non con quello destro. E per quanto il margine superiore di 2015 sia allinato col margine superiore del cerchio dell’uomo, si crea uno stacco con la metà destra del logo stesso che, lì in alto, è vuota.
A me sembra banale, poco ricercato, pasticciato. Non è per nulla in linea con le tendenze attuali della grafica e della comunicazione, che puntano a loghi netti e stilizzati, di pochi colori.
Va bene il fortissimo rimando alla nostra tradizione culturale, ma tale rimando, a mio umile avviso, è gestito malissimo.