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Alitalia: leggero restyling o collier di diamanti?

Originally posted on Poliving.it

Un nuovo spot Alitalia.

Con un leggero restyling del logo.

Come prima, solo che ora è in italico.

Operazione realizzata da Saatchi & Saatchi, che già che c’era ha cambiato leggermente il Pantone e ha arrontondato un po’ i bordi.

Costo dell’operazione? 520 mila euro (per disegni e materiali – ? -), sborsati tra il 2005 e il 2006.

Ma era Alitalia quella che è fallita? Quella che ha lasciato i debiti allo Stato, abbandonato Malpensa, lasciato a casa un po’ (bel) di dipendenti?

Via Bastet
Via Il Sole 24 Ore
Via Paul the Wine Guy
Via Beautiful life

Liberi tutti libere tutte

roma-pride-2009-liberi-tutti-libere-tutte

Il 2009 è per noi un anniversario particolarmente significativo: nel 1969 i moti di Stonewall, a New York, diedero il via ad una serie di manifestazioni di protesta in tutto il mondo che chiedevano diritti e dignità per le persone omosessuali e transessuali. A quarant’anni da quella storica ribellione ancora molto lavoro deve essere fatto per la piena libertà delle persone lgbtq. In Italia nulla è cambiato in questi ultimi anni e riteniamo questa situazione particolarmente grave: nessuna legge a tutela delle persone lgbtq, nessun riconoscimento di diritti civili e sociali; l’Italia è un’ombra grigia nel panorama della comunità europea

Ecco così spiegati, nelle dichiarazioni del Mario Mieli, gli elementi del bellissimo logo: l’attenzione cade subito su una bellissima e snella Libertà, che regge una bandiera rainbow, che manda il pensiero oltre oceano, agli Stati Uniti (e come non potrebbe essere altrimenti, dopo la recente – e passata praticamente inosservata – dichiarazione dell’amministrazione Obama di sostegno alla dichiarazione ONU contro la criminalizzazione dell’omosessualità?). Alle sue spalle l’Italia che è solo un’ombra grigia.

Il titolo del corteo del 13 giugno 2009 sarà “liberi tutti libere tutte”:

Sarà quindi anche una manifestazione contro le gravi ed irricevibili posizioni vaticane ed una protesta su come l’attuale governo sta gestendo improvvidamente i temi della sicurezza, del testamento biologico, del lavoro, dei migranti e della crisi economica in atto.

via bybblog
via
River