Cucù

Ho fatto login qui sopra solo per controllare se funzionasse ancora tutto e lanciare qualche aggiornamento, che non si sa mai.

Mi è caduto l’occhio sul post precedente e c’è da dire che la situazione non è che sia così diversa da quella accennata più di un anno fa.

Però per lo meno non è stato tutto così piatto: ci sono stati degli alti e bassi. Sia lavorativi che personali. Non tanto a livello di relazioni, che quelle purtroppo sempre non danno soddisfazioni, ma a livello personale e di esperienza.

Diciamo che tra giugno 2024 e gennaio 2025 ho fatto un po’ di follie tra festival EDM, concerti anche all’estero (P!nk a Stoccolma, Charli XCX a Londra, Anyma a Las Vegas) e relativi viaggi. E sì, che belle sono queste cose.

La spesa di biglietti per concerti non si è fermata, e adesso ci avviciniamo a un maggio/giugno di fuoco (e speriamo che sia invece di FANGO per gli appuntamenti all’ippodromo).

E sul resto, invece l’umore un po’ vacilla, nel tentare di trovare una soluzione alle problematiche lavorative e sulla difficoltà di creare qualche meaningful connection.

58/2024

E siamo di nuovo qui.

A ricordarmi di questo spazio solo per lamentarmi un po’ in questa notte senza sonno, inseguito dalle ansie e dai mille pensieri.

C’è una situazione che mi agita, mi crea stanchezza, mi paralizza e non mi rende sereno.

La ricerca di una via di fuga è forsennata ma difficile e quasi impossibile.

Ed è l’ennesima occasione per mettere in dubbio tutte le scelte che hanno portato fino a questo momento.

217/2023

Anche se per motivi differenti dai tuoi – anche io non sto passando un bel momento tra lavoro (di cui sai) e casini pesanti con la mia famiglia (che non ti ho raccontato per non aggiungere un ulteriore carico) e posso assolutamente empatizzare.

Ma per capire, ho bisogno di un minimo di dialogo, che non c’è stato, tra silenzi e l’impossibilità a una conversazione di senso compiuto, anche al telefono. E non dovevamo parlarci di faticosi massimi sistemi, a me bastava anche solo scambiare quattro chiacchiere in leggerezza, eh.

Ma se a una domanda diretta che chiedeva altro, la risposta tira in campo tempo ed energie, ci rimango un po’ male e sono perplesso.

Credo anche il mio tempo e le mie poche energie abbiano lo stesso valore delle tue.

E la mia domanda era volutamente un’altra, perché al non avere tempo e non avere energie c’è soluzione, anche solo aspettare momenti migliori come mi sembra abbiamo fatto in questi mesi, provando a ritagliarci possibilità e proposte che alla fine per sfighe varie sono sfumate.

Quindi: tu mi piaci e mi interessi e mi piacerebbe darci una possibilità.

Ma io a te piaccio?

210/2023

Di nuovo, giornate senza scrivere nulla qua sopra.

Ma cosa succede, come sto?

Sto.

Stanco.

Affaticato.

Tecnicamente in ferie anche se comunque i prossimi non saranno giorni tranquillo.

Soffro un po’ l’essere solo, ma con tutto quello che è successo nei giorni/settimane/mesi in realtà non ci faccio caso.

Ci faccio caso però nelle piccole cose, nei piccoli momenti di tranquillità.

Quando fisso il soffitto in quel letto troppo grande e vuoto.

Quando crollo sul divano senza calore a fianco.

Quando passo la giornata da solo a sistemare casa.

11/2023

Mentre tornavo a casa mi era venuta in mente l’idea per un post.

Poi sono arrivato a casa e me ne sono dimenticato.

Ora mi son ricordato che avevo in mente di scrivere qualcosa ma adesso non ricordo cosa.

Quindi ecco che scrivo discorsi inutili in questo post di un 365 a singhiozzo.

Ma va bene così.

Non ha senso costringermi a scrivere tutti i giorni se non ci riesco, se non ho idee, se non ho tempo, se proprio non ci penso.

Non ha senso obbligarmi a scrivere post e programmare le uscite.

Però voglio provare a scrivere cose, anche parole a caso come queste e riempire questo spazio troppo bianco.

3/2023

Non so perché anziché andare a letto presto ho deciso di premere play su In from the side.

Il film in realtà non mi è dispiaciuto. Sarà per la parlata inglese, per i bellocci protagonisti che giocano a rugby, per le vedute di Londra e quelle fantastiche riprese di treni e metro che mi sempre mi affascinano. La storia non è un granché, o meglio: il finale non è quello che mi aspettavo è un po’ mi ha lasciato l’amaro in bocca.

Ma quello che mi ha fatto più pensare è stata tutte le scene in famiglia. Situazioni di apertura, accettazione, felicità, voglia di vivere assieme e soprattutto dialogo che – come questo capodanno mi ha brutalmente ricordato – per me sono fantascienza e lo saranno per chissà ancora quanto tempo.

2/2023

Ho finito, con immenso ritardo, Shameless.

Dopo 11 stagioni, siamo arrivati all’epilogo della saga dei Gallagher. Una saga cruda, a tratti brutale, sempre esagerata che però è giunta fino a un season finale degno e quasi composto, senza mai scadere troppo di qualità in questi 11 anni di show.

1/2023

Primo giorno di quest’anno.

E già si inizia con le discussioni.

Quelle pesanti e faticose che partono da cose piccole e inutili e insignificanti ma che invece forse forse nascono da macigni inaffrontati da ormai 15 anni (eh già).

Non so come andrà a finire, se troveremo la strada del dialogo o correremo lungo la strada del chiudersi ancora di più, allontanandoli totalmente.

Certo è che – dopo un anno che tutto sommato mi ricordo abbastanza positivamente, col raggiungimento di alcuni equilibri che mi facevano sentire bene – ho le scatole per lo meno un po’ girate per come è iniziato questo venti ventitré