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Webdisastri e soluzionifortunate

Allora.

Negli ultimi giorni ammetto di aver fatto un po’ di disastri.

Ma come al solito c’è la sempre disponibile Xlthlx a darmi una mano.

Il primo disastro è stato col trasferimento di Poliving dal url temporaneo al dominio definitivo. Rimanendo sempre su Dreamhost non sono dovuto impazzire con ftp & co, semplicemente ho associato l’user con tutti i file al nuovo dominio. Peccato però che WP nel database aveva memorizzato tutti gli url dei file collegati ovviamente col vecchio indirizzo (ma perché memorizza l’url completo?), non più valido. Così ho editato a mano il dump del database. Tragedia! Perché al momento dell’import ovviamente sono saltati gli accenti (e i feed). E la soluzione, in questo caso, è stata di forzare la codifica UTF-8 sia nel wp-config.php che nell’interfaccia di WordPress.

Io, ovviamente, non c’ero arrivato da solo. Visto che ai tempi del trasferimento di Meornot per il risolvere il problema delle accentate ho dovuto rimuovere tutte le informazioni sulla codifica. Bah.

L’altro piccolo disastro è stata una litigata con il file .htaccess e Google Calendar. Volevo poter pubblicare sul mio server i calendari di iCal, senza dover passare per vari servizi fintamente gratuiti ed evitando l’ennesima registrazione.

Tutto bene, se non per il fatto che WP ovviamente si metteva di mezzo e reindirizzava ogni richiesta di accesso alla cartella del calendario nel suo sistema e diceva un ops, quello che cerchi non c’è.

A quel punto dovevamo solo trovare il modo corretto di modificare quel maledetto .htaccess. E dopo una mattinata di tentativi in cui o saltava il blog, o saltava il webdav o saltava tutto [neanche dalla documentazione ufficiale di Apache si capisce qualcosa], per puro caso ce l’abbiamo fatta.

RewriteCond %{THE_REQUEST} !/webdav

Ovviamente, poteva essere finita qui? No! Perché dopo tutta la fatica, Google Calendar si rifiutava categoricamente di caricare il file. O meglio, lo caricava, visualizzava gli appuntamenti nel calendario, ma poi 3 secondi dopo se ne usciva con un could not fetch the URL e cancellava tutto. Simpatico.

Prendi, prova a togliere la password (brrr) da webdav. E neanche così funzionava.

E alla fine, dopo un giorno, ho riprovato e magicamente.. funzionava!

Ora, c’è solo il problema che, dopo tutto questo sbatti, non posso sincronizzare quel calendario via PUSH sull’iPhone: c’è un limite massimo di 5 calendari sincronizzabili.

Sgrunt.

Colazione, ospedale, Hard Rock e cubocilindrocielo.

Eviterei di riproporvi il racconto della prima gita in ospedale, avvenuta sabato mattina, dopo la prima, favolosa colazione allo Sheraton.

Riassumendo, son poche le cose fondamentali da dire. Ero diventato tutto rosso, preoccupatemente rosso. La richiesta di aiuto in reception, se c’era un medico. La decisione di andare in ospedale. Un taxi enorme per soli noi due. L’efficienza dell’accetazione del pronto soccorso. Il mio numero di assistenza sanitaria svedese, costato solo 300Kr. Il medico biondissimo, occhi azzurrissimi, dall’english semplicemente perfetto (adoro!). E la diagnosi (poi si scoprirà ) sbagliata: si pensava ad una semplice allergia a qualsiasi cosa.

Comunque, sul viaggio di ritorno verso l’arbergo, ci siamo fermati nei dintorni della Libreria pubblica di Stoccolma. Nulla di che, dai. Disegnata da Gunnar Asplund e completata nel 1928, è semplicemente un cubo con 3 enormi portali decorati con svastiche (che ai tempi avevano un significato completamente diverso dall’attuale), un fregio continuo pieno di finti geroglifici che rappresentavano le cose più assurde, il cilindro posizionato sopra.

Cubo, cilindro, cielo

Come? Vi ricorda la Scala? Cosa? Le polemiche per il suo ampliamento? Beh, in Svezia avevano già  una cosa del genere. E nessuno ha polemizzato, mi sembra.

IngressiSoluzione d'angoloGeroglificiMotivi ornamentali ora non ben vistiDistorsioni frontaliGiochiamo a tris?

Il tempo, nel frattempo, si divertiva a prenderci in giro. Sole, nuvole, caldo, freddo, vento e micro-fiocchi di neve. Una breve sosta al McDonald lì vicino per un caffè caldo preso dal Byb. E poi un salto all’Hard Rock Cafè, per comprare una maglietta figosissima. Forse un po’ troppo, per il mio stile, ma di tanto in tanto si può pure trasgredire, no?

E rieccole qui

Avevo scoperto questo gruppo al fantastico concerto dei Muse al Forum di Assago qualche anno fa, visto che facevano da gruppo di supporto.

E ora rieccoli/e. Con la loro solita carica di allegria e energia. Con la solita folle cantante. Quella che ha passato tutto il concerto dei Muse a ballare nel sotto palco assieme a noi.

The Noisettes con Don’t Upset the Rhythm

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Stranamente succede in Olanda…

… ma in una scuola cristiana.

Un insegnate omosessuale è stato sospeso dopo aver fatto “outing”. È accaduto ad Emst, località  dell’Olanda, alla “Scuola con la Bibbia”, che fa parte di una rete di scuole religiose di ispirazione cristiano-protestante che conta più di 80 istituti in tutto il Paese. “L’orientamento sessuale dell’insegnante va contro le basi e gli obiettivi della scuola”, ha detto la direzione.

Astinenza

Ok.

La portabilità  da Tre verso Wind è stata richiesta. E accettata, visto che il 19 verrà  eseguita.

Tutto bene, no? E faccio persino in tempo a mettere in pratica il mio piano malefico nei confronti di Tre.

Però ora vado un giro con un iPhone senza connessione ad internet. Ed è abbastanza tragica, lo ammetto.

Love etc?

Ok. Prima o poi la smetto di postare video.

Ma questo dei Pet Shop Boy è semplicemente fantastico. Non solo il video, ma anche la canzone.
Sprite 2d in stile videogioci d’altri tempi a scorrimento orizzontale, che si muovono a ritmo di musica, generando pattern e loop grafici e sonori, infarcito di citazioni.

Regia di Han Hoogerbrugge, disegnatore e animatore olandese.

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You need more, you need more, you need more
You need more, you need more, you need more
You need more, you need more, you need more

Boy, it’s tough getting on in the world
When the sun doesn’t shine and a boy needs a girl
It’s about getting out of a rut, you need luck
But you’re stuck and don’t know how, oh

Don’t have to be a big bucks Hollywood star
Don’t have to drive a super car to get far
Don’t have to live a life of power and wealth
Don’t have to be beautiful but it helps

Don’t have to buy a house in Beverly hills
Don’t have to have your daddy paying the bills
Don’t have to live a life of power and wealth
Don’t have to be beautiful but it helps

You need more
Than a big blank check to be a lover
Or a gulf stream jet to fly you door to door
Somewhere chic on another shore

You need more, you need more, you need more
You need more, you need more, you need more
You need love, you need love, you need love

Too much of anything is never enough
Too much of everything is never enough

Boy, it’s tough getting on in the world
When the sun doesn’t shine and a boy needs a girl
It’s about getting out of a rut, you need luck
But you’re stuck and you don’t know how, oh

Don’t have to be a big bucks Hollywood star
Don’t have to drive a super car to get far
Don’t have to wear a smile much colder than ice
Don’t have to be beautiful but it’s nice

You need more
Than Gerhard Richter hangin’ on your wall
A chauffeur driven limousine on call
To drive your wife and lover to a white tie ball

You need more, you need more, you need more
You need more, you need more, you need more
You need love

I believe that we can achieve
(You need more, you need more, you need more)
The love that we need
(You need more, you need more, you need more)

I believe, call me naive
(You need more, you need more, you need more)
Love is for free, oh
(You need more, you need more, you need more)

Don’t have to be a big bucks Hollywood star
Don’t have to drive a super car to get far
Don’t have to live a life of power and wealth
Don’t have to be beautiful but it helps
Beautiful but it helps, beautiful but it helps