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Le gelatine, la cantina, il televisore e il fumo

Giornata mediamente pesante.

Dopo la mezza delusione degli incomprensibili voti del laboratorio, ci voleva un pomeriggio per staccare.

Un pomeriggio passato rinchiuso in una cantina a litigare con luci e le gelatine mancanti, le ombre, gli specchi, gli spazi angusti, le linguette da farfallare e le inquadrature, le troppe sigarette fumanti e un televisore non sintonizzato.

Già.

Videoclip making.

Io sto solo dando una mano. Oggi, documentando il backstage, domani come comparsa, prossimamente forse come aiuto montaggio/effetti speciali.

Eppure la cosa mi piace, mi attira.

Non tanto il girare, quanto tutto quello che ci ruota attorno.

E poi le risate, l’intesa, il bello di sentirsi parte di un progetto, il montare e lo smontare, la volontà e la stanchezza.

E domani si ripete. Un po’ più in grande, visto che il set diventerà piazza Affari, Milano.

Sperando che il signor tempo sia clemente e riempia di nebbia il centro.

Sarebbe perfetto.

Tempismo di un anno I numero 1

È andato.

E sono persino decisamente soddisfatto del lavoro. E tutto grazie alla scossa positiva data dall’ultimoarrivato™.

Ci sono alcune pagine che non mi piacciono ed è un peccato. Avevo detto da tempo che non andavano bene ma alla fine non c’è stato modo di cambiarle, presi dagli ultimi ritocchi dell’ultimo momento.

Settimana prossima vedremo le reazioni. Incrociate le dita.

E anche se alla fine non lavorerò più con loro, mi sono affezionato a questo progetto.

Se solo fosse arrivato prima.

Tutta questione di tempismo, no?

Webdisastri e soluzionifortunate

Allora.

Negli ultimi giorni ammetto di aver fatto un po’ di disastri.

Ma come al solito c’è la sempre disponibile Xlthlx a darmi una mano.

Il primo disastro è stato col trasferimento di Poliving dal url temporaneo al dominio definitivo. Rimanendo sempre su Dreamhost non sono dovuto impazzire con ftp & co, semplicemente ho associato l’user con tutti i file al nuovo dominio. Peccato però che WP nel database aveva memorizzato tutti gli url dei file collegati ovviamente col vecchio indirizzo (ma perché memorizza l’url completo?), non più valido. Così ho editato a mano il dump del database. Tragedia! Perché al momento dell’import ovviamente sono saltati gli accenti (e i feed). E la soluzione, in questo caso, è stata di forzare la codifica UTF-8 sia nel wp-config.php che nell’interfaccia di WordPress.

Io, ovviamente, non c’ero arrivato da solo. Visto che ai tempi del trasferimento di Meornot per il risolvere il problema delle accentate ho dovuto rimuovere tutte le informazioni sulla codifica. Bah.

L’altro piccolo disastro è stata una litigata con il file .htaccess e Google Calendar. Volevo poter pubblicare sul mio server i calendari di iCal, senza dover passare per vari servizi fintamente gratuiti ed evitando l’ennesima registrazione.

Tutto bene, se non per il fatto che WP ovviamente si metteva di mezzo e reindirizzava ogni richiesta di accesso alla cartella del calendario nel suo sistema e diceva un ops, quello che cerchi non c’è.

A quel punto dovevamo solo trovare il modo corretto di modificare quel maledetto .htaccess. E dopo una mattinata di tentativi in cui o saltava il blog, o saltava il webdav o saltava tutto [neanche dalla documentazione ufficiale di Apache si capisce qualcosa], per puro caso ce l’abbiamo fatta.

RewriteCond %{THE_REQUEST} !/webdav

Ovviamente, poteva essere finita qui? No! Perché dopo tutta la fatica, Google Calendar si rifiutava categoricamente di caricare il file. O meglio, lo caricava, visualizzava gli appuntamenti nel calendario, ma poi 3 secondi dopo se ne usciva con un could not fetch the URL e cancellava tutto. Simpatico.

Prendi, prova a togliere la password (brrr) da webdav. E neanche così funzionava.

E alla fine, dopo un giorno, ho riprovato e magicamente.. funzionava!

Ora, c’è solo il problema che, dopo tutto questo sbatti, non posso sincronizzare quel calendario via PUSH sull’iPhone: c’è un limite massimo di 5 calendari sincronizzabili.

Sgrunt.

Come ti fondo una banca

Ero stato invitato ad un incontro di presentazione di un progetto abbastanza ambizioso: la creazione di una nuova banca operante nel nostro territorio locale.

Un’idea venuta al padre di una mia carissima amica e già supportati da un nutrito gruppo di imprenditori che si trovano in notevole difficoltà con la situazione attuale del sistema creditizio italiano che si rifiuta sempre di più a concedere fidi e di dare anche solo una risposta veloce, puntuale e motivata, al di là della ridicola “quando avrai capitalizzato di più, torna e ri-discutiamo il fido”, che, insomma, se uno chiede un fido è per capitalizzare di più, no?

Un incontro decisamente interessante, non solo per l’illustrazione del progetto, ma soprattutto per la spiegazione di come funziona tutto il sistema delle BCC, le Banche di Credito Cooperativo e dei loro vantaggi rispetto alle banche tradizionali. Le piccole dimensioni, lo stretto rapporto con il territorio, la conoscenza del proprio interlocutore (in entrambi i sensi), la copertura dei risparmi (garantiscono anche le obbligazioni, non solo la liquidità in deposito), la capacità di assumere decisioni rapide su un prestito e la possibilità di dialogare. Un ritorno alle origini, a quello che erano le banche ora diventate grandi colossi che non più hanno rapporti col territorio e che ora pensano solo al guadagno.

Durante l’incontro si è risvegliata in me la parte sopita che aveva studiato economia e tutti gli approfondimenti fatti sulle aziende di credito e come al solito la voglia di dare la mano in un progetto del genere è tanta.

Solo che al momento servono i capitali, oltre che al numero di soci (se ho capito bene, parla di 2 milioni di € minimi, meglio se 3-4 per aprire con tranquillità e almeno 200 soci fondatori). E l’iter burocratico è lunghissimo (almeno 2 anni).

E io posso solo fare numero e fornire ben pochi capitali. Però vorrei, se ci fosse l’occasione, dare una mano per quello che riguarda tutta la parte di comunicazione. E credo che sarebbe una bella esperienza!

Apologia di un dominio #2

Beh, direi che è andata bene.

Mi hanno comunicato che l’ordine non era ancora stato processato e neanche il relativo pagamento, quindi hanno potuto annullare tutto. Ora posso procedere all’attivazione del dominio al prezzo corretto, ma devo aspettare o che si resetti il saldo della carta di credito (questione di giorni), o che vengano sbloccati quei 13€ sulla prepagata (e ci vorrà almeno un mese…). E no, un’altra ricarica non la faccio mica!

Mi girano solo un po’ le scatole per quanto sia lungo e contorto attivare un dominio .it. Eppure è l’unica scelta, entrambi i progetti hanno poco senso su domini .com o .org o .net.

Vabbè, vorrà dire che aspetterò.

Apologia di un dominio

Decido di registrare un dominio per un nuovo progetto che è partito un po’ in sordina e fra un po’ esploderà, con un guerrilla marketing come non se ne è mai visti in Bovisa.

Decido, per comodità, di farlo con un’azienda che non nominerò. Si tratta di Web Per Te, con cui ho già un account e che è il corrente registrar di un altro mio dominio .it.

Sempre per comodità, faccio login direttamente nel mio pannello utente, perché mi ricordavo di quel bel tastino “aggiungi dominio”.

Lo clicco e faccio la richiesta.

Dopo mi chiedono di pagare. 13.20€. Strano, chissà, magari hanno alzato i prezzi.

Poi ci penso. Ci penso e ci ripenso. Io l’altro l’ho pagato meno di 10€.

Vado sul loro sito: dominio a 7,50€ (+ iva: 9€ tondi tondi).

Mi altero. Mi loggo. Mando una mail al servizio clienti. Un ticket di quelli a priorità urgente segnandolo come problema di fatturazione (visto che no, non mi sembra tecnico).

Scrivo né più né meno quello che ho scritto qui. E la risposta non si fa attendere:

Salve Nome Cognome,
forse ha effettuato l’ordine dal pannello. Per il servizio dominio+dns la procedura deve essere avviata dal nostro sito:http://aziendeitalia.com/domini_prezzi.php

Forse!? Ma se te l’ho scritto che mi sono loggato per comodità! E ho usato il tasto aggiungi domini della schermata gestione domini! E mi dici forse!?

A parte il fatto che questa non è una risposta a quello che ho chiesto, non capisco neanche perché permettono effettuare la procedura (e il relativo pagamento) dal pannello di controllo, se la stessa DEVE essere effettuata dal sito.

La mia risposta, immediata e acida:

Sì, come ho scritto nella richiesta di assistenza, ho effettuato l’ordine direttamente dal pannello pensando di fare più in fretta, essendo già Vs. cliente ed essendo già registrato.

L’ordine è già stato effettuato e ho già pagato.

Che si fa, quindi? Mi correggete il prezzo? Mi annullate ordine e pagamento e riattivo la procedura dal Vs sito: http://aziendeitalia.com/domini_prezzi.php ?

Saluti,
Nome Cognome

Ma perché son sempre così sfigato? E perché mi fido sempre a sproposito? Uffa!

Ma soprattutto: a che cavolo servono tutti quei questionari sull’efficacia dei servizi clienti, se poi non servono praticamente a nulla, se non a fare perdere tempo!?

I need U from the salone/fuorisalone

Questo è un palese ultiizzo privato di spazio pubblico. Ma prometto che non lo faccio più. O forse sì?

Come già accennato, partecipo anche io al progetto “Milano Moleskinabile“, ma causa lunga e prolungata malattia sono stato chiuso in casa (e ci starò praticamente fino alla consegna del progetto) e mi son perso ogni momento del Salone/Fuorisalone.

Così ho pensato di rendere la mia Moleskine una veloce carrellata sul “Salone visto con gli occhi degli altri”, utilizzando ogni tipo di materiale correlato (foto/parti di brochure/disegni/commenti), anche in formato digitale, che poi mi occuperò io di trasferire con tecniche variabili sulla Moleskine.

Ad ogni materiale, sarà dedicata un pagina, con anche alcune informazioni sull’autore: mi piacerebbe tanto avere foto, nome, nick, età, lavoro, bio di una riga, sito internet/blog e un commento sul materiale (positivo o negativo)

Al fine dell’utilizzo di materiali di altri, ricordo che il progetto è – dal mio punto di vista – senza fini di lucro: se vinco, al massimo espongono la mia Moleskine in uno dei Detour Moleskine in giro per l’Italia (Mondo?) e tanta tanta tanta (si spera) fama.

E ogni materiale utilizzato, come già anticipato, verrà attribuito al legittimo proprietario e ogni dato del proprietario che vorrei pubblicare potrà essere omesso, tranne (per favore) il commento sul materiale, che – bene o male – dovrebbe essere un elemento molto importante nel progetto.

Sulla mia Moleskine porrò una licenza Creative Commons di attribuzione / distribuzione allo stesso modo:

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cc-by-saThis license lets others remix, tweak, and build upon your work even for commercial reasons, as long as they credit you and license their new creations under the identical terms. This license is often compared to open source software licenses. All new works based on yours will carry the same license, so any derivatives will also allow commercial use.

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Una volta finito il lavoro, mi preoccuperò di fare le scansioni e caricarle online, con l’ennesimo post proprio con su questo stesso blog e con un immancabile Flickr Album.

Se volete darmi una mano, potete contattarmi all’indirizzo: mail @ meornot . net ma vi chiederei gentilmente di farlo il prima possibile, vista la vicina dead line della consegna dell’elaborato.