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Wall•E, il trailer in italiano

Altro trailer per Wall•E. Qualche scena nuova e doppiato in italiano. Lo voglio vedereeee!
E nel frattempo, aspettando che esca nelle nostre sale, questo è il sito ufficiale, mentre qui si trova una buona selezione di locandine, tra cui anche delle locandine promozionale della buynlarge, l’aziena produttrice di robot. E ora scommetto che anche voi volete Wend•E, il robot che si occupa del bucato, o Sall•E, in grado di pulire autonomamente tutta casa. Ma forse, per averli, dovremmo essere nel 2700…

Tonalità  dimenticate e ciclici loop

Forse sono troppo estremista. Troppo volubile. Troppo influenzabile.
Perchè se va tutto bene, sono felicissimo e allegro e contento. E basta che succeda una minima cosa e sprofondo sotto terra. E il bianco si tramuta in nero, di botto.
E svaniscono, di botto, tutti i sogni che mi ero costruito. Svaniscono nello stesso tempo che mi è bastato per crearli. Troppo poco, con troppa fretta.
E forse, questa, non è una bella cosa.
Perchè così non vivo nel mondo reale, coi piedi saldamente per terra. Vivo in un ipotetico mondo fantastico fatto – solo – di bianco e nero, in cui i miliardi di tonalità  che stanno tra i due estremi semplicemente non esistono, in cui tutto è classificato per bello o brutto; simpatico o antipatico; questo lavoro mi piace e mi ci vedo tutta la vita davanti a quel mac o cosa cavolo ci faccio qui che mi trattano così male; che figata la serata coi colleghi o meno li vedo meglio sto; calmo agnellino o belva feroce; bianco o nero.
Forse sono troppo estremista. Troppo volubile. Troppo influenzabile.
Perchè se va tutto bene, sono felicissimo e allegro e contento. E basta che succeda una minima cosa e sprofondo sotto terra. E il bianco si tramuta in nero, di botto.
E svaniscono, di botto, tutti i sogni che mi ero costruito. Svaniscono nello stesso tempo che mi è bastato per crearli. Troppo poco, con troppa fretta.
E no, questa, non è una bella cosa.

A confronto

Prima mi son messo a curiosare sui vari blog che frequento. E mi sono imbattuto, sul blog di Skymino, in due loghi. E ho iniziato a confrontarli.
Deformazione professionale?

Questo è il logo per la candidatura di Izmir per l’Expo 2015.
Due colori, grigio e verdino acido. Un logo stilizzato, che sembra un fiore che nasce dall’Expo e che sicuramente richiama qualcos’altro, ma non sono così informato. La scelta di un font moderno e leggero. Con l’indicazione dell’anno ancora più light e messa di traverso, come se non fosse così tanto importante.
Moderno, semplice, efficace.

Poi abbiamo questo:

Il “nostro” logo. Il logo per la candidatura di Milano.
L’uomo di Leonardo al posto della “X”; un mondo al posto della “O”. Molti colori: nero, rosa e azzurro per l’uomo di leonardo; un’altra tonalità  di rosa/beige e un’altra tonalità  di azzurro, questa volta più scuro, per il mondo; il blu per il filetto sotto lo slogan. L’uomo altamente stilizzato, mentre il mondo con una luce spot che gli da’ un effetto 3d. L’indicazione dell’anno sopra la “E”, allineato col margine sinistro della stessa lettera, ma non con quello destro. E per quanto il margine superiore di 2015 sia allinato col margine superiore del cerchio dell’uomo, si crea uno stacco con la metà  destra del logo stesso che, lì in alto, è vuota.
A me sembra banale, poco ricercato, pasticciato. Non è per nulla in linea con le tendenze attuali della grafica e della comunicazione, che puntano a loghi netti e stilizzati, di pochi colori.
Va bene il fortissimo rimando alla nostra tradizione culturale, ma tale rimando, a mio umile avviso, è gestito malissimo.

Mura e torri

Ci speravo. Veramente tanto.
Speravo che finalmente, si riuscisse ad organizzare un week-end al mare con Love e una cara coppia di amici.
Settimana scorsa era arrivata la proposta, avevo scoperto che avevo un giorno libero grazie alle vacanze di Pasqua e quindi si poteva sfruttare l’occasione per cambiare aria.
Nella “piccola” casetta del mio amico in Liguria, non ho ben identificato dove. “Piccola”, anche se lui dice che ci sono 3 camere da letto e 2 bagni. Se per lui è piccola..
Ero già  contentissimo, c’era solo da sentire la sua lei, per avere conferma che anche lei fosse disponibile.
Ovviamente no, perchè lei per il pranzo di Pasqua deve essere assolutamente a casa perchè lo deve passare in famiglia.
Sfuma così l’idea di farci venerdì, sabato, domenica al mare e tornare lunedì in mattinata. Proponiamo di riportarla a casa domenica mattina, tanto per un’oretta e mezza di macchina, si può anche fare, no?
E il tutto rimane così sospeso. Fino ad oggi.
Tanto per un’oretta e mezza di macchina, si può anche fare, no?
Ebbene, no! Perchè lei non ha voglia di farsi 3 ore di macchina per 2 giorni e mezzi di vacanza.
Propone invece di partire lunedì pomeriggio e fare tutta la settimana. Chissene frega poi se io, Love e il suo ragazzo in settimana lavoriamo e dobbiamo chiedere (chi più, chi meno) giorni di permesso, se ce li concedono.
Mal che vada, io e Love non andiamo. Interessante, vero?
E io ci sono rimasto veramente male, perchè, ancora una volta, si è dimostrata per quella che è. Una schifosa egoista, che pensa solo a sè e se ne frega degli altri. Una qualsiasi altra persona, si sarebbe adeguata alle necessità  della maggioranza, al massimo trovando lei una soluzione al suo problema. Una qualsiasi altra persona sarebbe scesa a compromessi. Invece no. Se ne frega degli altri. Il suo vocabolario non comprende la parola compomessi. Non si può discutere con lei, perchè è bravissima ad erigire muri insormontabili. E ha persino il potere di ottenere (quasi sempre) quello che vuole.
Ma oggi ero talmente arrabbiato che mi veniva voglia di prendere il telefono e dirle, una volta per tutta, che è solo una schifosa egoista e viziata del cavolo.
Perchè io, e credo pure gli altri, ci tenevo veramente ad andare tutti insieme, anche solo per 2 giorni e mezzo. Ma lei, di me, se ne frega. Tranne quando ha bisogno di una spalla su cui piangere. E non ha capito, forse, che può farmi pure tutti i tiramisù (buonissimi, tra l’altro) che vuole, ma a me, questo suo comportamento, non potrà  mai andare giù.

Ma alla fine, non l’ho chiamata.
Perchè alla fine, la conosco da 9 anni.
E si è sempre comportata così.
E ho sprecato fiato e fiato.
E non è mai cambiata.
Quindi, perchè mi ostino, tutte le volte, ad arrabbiarmi?
Mentre lei, dall’alto della sua torre protetta da mura insormontabili guarda il mondo dall’alto in basso, se ne frega?

Geek time!

Ho trovato un altro oggetto del desiderio. Un’altra cosa assolutamente Geek, che al momento non è ancora in vendita in Italia. Inutile almeno quanto Benjemin il Nabaztag, che in questi giorni non funziona grazie ai malfunzionamenti dei server Violet.
Comunque.. il mio nuovo oggetto del desiderio è Chumby, sostanzialmente una sveglia con schermo touch screen da 3,5 e un sacco di altre funzioni, dal player musicale che riproduce anche i brani dall’iPod collegato via usb o tramite streaming SHOUTcast via wi-fi, numerosi widget (anche lo Human Calendar, che già  trovate qui a lato!), slideshow delle proprio foto dal flickr, picasa, MySpace, da una chiavetta usb.. insomma, di tutto!
E a differenza del coniglio, questo Chumby sembra un oggetto tecnicamente realizzato meglio, con continui update del firmware, un sito un po’ più vivo e in costante aggiornamento e nessun limite per gli account free (a differenza della simpatica Violet che impone un pagamento mensile per avere determinate funzioni, che guarda caso sono quelle sponsorizzate).