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You gonna have a shock

Non chiedetemi com’è possibiler recuperare dal cassetto dei ricordi questo video.

Voglia di prendere, uscire, ballare musica del genere. Sì, la dance, quella buona vecchia e cara dance anni ’90, che ha segnato la mia adolescenza (non che ora sia così tanto vecchio, però).

Basta con questa house fighetta, con questa techno tamarra, con questo drum’n’bass alternativo.

Ci vuole dance, dance e ancora dance!

Alla fine mi sono ricreduto

Solo un rapido post.

Per dire che, nonostante la neve (che imperversava sul vialetto di casa), abbiamo visto Bolt, in 3D.

Ora. Sicuramente la grafica computerizzata migliore rimane quella di Pixar. La trama è forse un po’ banalotta e infarcita dal solito perbenismo e moralismo disneyano. Il 3D non era male (con tanto di super occhialoni Dolby 3D), anche se in alcune scene era poco sfruttato. 

Alla fine, non mi è dispiaciuto. Tra un cane credulone, una gatta scheletrica (che mi stava tanto simpatica) e un criceto assolutamente folle. 

Ah, già.

Poi la compagnia della serata, a mio avviso, era ottima.

Due serate

Non so. Mi sento strano, dopo queste ultime due serate.

Bene o male, mi sento tornato in vita.

Beh, non che sabato scorso non abbia vissuto. Anzi. E’ stata anche quella una bella, bellissima, serata.

Ma queste ultime due sere mi hanno risvegliato. La prima, un po’ più intima, rivedendo due cari amici, assaporando la nostalgia delle Grecia e delle sue buonissime “schifezze” culinarie. Le chiacchere, quelle serie e quelle un po’ meno, l’incrocio dei discorsi, i silenzi e le parole a fiume.

E poi la seconda serata. Un compleanno, un po’ strano, che ha portato a un po’ di peregrinazioni dell’ultimo minuto. Un’idea divertente, organizzata con il solito stile della festeggiata. Però, poi, alla festa vera e propria, mi sono divertito. Come sempre, in quelle feste.

E oggi il weekend è finito. Si ritorna a lavoro e domani in uni.

Senza parlare

Ok. Direi che le ultime due sono state due serate bellissime. La prima un po’ più intima. La seconda all’insegna del trash, della ressa, del “stamoce tutti viscini viscini”, al Join the Gap @ Borgo del Tempo Perso.
Mi spiace aver perso di vista una collega e il suo gruppetto di amici. Ma l’idea di diversi per andare al guardaroba è stata abbastanza deleteria. E fortuna che c’erano degli amici del Kob di Love, di cui abbiamo tranquillamente usurpato divanetti, cubo e torta.
E’ deciso: devo conoscere gli altri del Kob. E serate come questa si devono ripetere: belle belle belle.
Anche se, in realtà, non ho più voce.