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Liberi tutti libere tutte

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Il 2009 è per noi un anniversario particolarmente significativo: nel 1969 i moti di Stonewall, a New York, diedero il via ad una serie di manifestazioni di protesta in tutto il mondo che chiedevano diritti e dignità  per le persone omosessuali e transessuali. A quarant’anni da quella storica ribellione ancora molto lavoro deve essere fatto per la piena libertà  delle persone lgbtq. In Italia nulla è cambiato in questi ultimi anni e riteniamo questa situazione particolarmente grave: nessuna legge a tutela delle persone lgbtq, nessun riconoscimento di diritti civili e sociali; l’Italia è un’ombra grigia nel panorama della comunità  europea

Ecco così spiegati, nelle dichiarazioni del Mario Mieli, gli elementi del bellissimo logo: l’attenzione cade subito su una bellissima e snella Libertà , che regge una bandiera rainbow, che manda il pensiero oltre oceano, agli Stati Uniti (e come non potrebbe essere altrimenti, dopo la recente – e passata praticamente inosservata – dichiarazione dell’amministrazione Obama di sostegno alla dichiarazione ONU contro la criminalizzazione dell’omosessualità ?). Alle sue spalle l’Italia che è solo un’ombra grigia.

Il titolo del corteo del 13 giugno 2009 sarà  “liberi tutti libere tutte”:

Sarà  quindi anche una manifestazione contro le gravi ed irricevibili posizioni vaticane ed una protesta su come l’attuale governo sta gestendo improvvidamente i temi della sicurezza, del testamento biologico, del lavoro, dei migranti e della crisi economica in atto.

via bybblog
via
River

Transfer:me 4

Ok. Ora i DNS si sono veramente propagati e questo blog è pienamente operativo sui server di DH.

È sparito il problema del wp-includes/rss.php nella mia dashboard, non ci sono problemi di accentate.

Mi è capitato qualche sporadica disconnessione dall’interfaccia di admin di WP, ma con conseguente no, you do not have the permission to do that!

wordpress-you-do-not-have-the-permission-to-do-that

Ma confido, anche per questo, nell’autorisoluzione del problema stesso.

Per il resto, come vi sembra come velocità ? Meglio o peggio che con i (più vicini) server italiani di TopHost?

Numero 2

Sul treno, non sapevo cosa fare, davo un’occhiata a twitter.

E così ho scoperto dell’uscita in edicola del secondo numero di Wired. Inutile dire che anzichè andare diretto a casa, ho fatto una deviazione.

Chiedo di Wired, non vedendolo sul bancone del giornalaio del paesello. Cosa scusa? Sì, il giornale con la Montalcini in copertina.. ha il secondo numero? Ah, sì, capito, eccolo!

Lo guardo. Momento di sconforto. Che brutta la copertina!

Lo pago e lo prendo in mano. E lo sconforto sparisce. Wow, che figa la copertina!

Esco e continuo a toccare e a tastare la copertina come un bambinetto, fino all’arrivo in macchina.

Però, qui urge fare fare l’abbonamento. Online il prezzo per il 2 anni è salito a 24€, così come con la cartolina inclusa in questo numero. Però la cartolina inclusa nel vecchio numero, con l’offerta lancio a 19€, è valida fino al 30/04…

Transfer:me #3

Ok. Ora i DNS si sono propagati e questo blog è pienamente operativo sui server di DH.

Voi non dovreste avere nessun problema visibile, io ho qualche piccolo problema in bacheca con i pannelli di news su WordPress

Warning: Attempt to assign property of non-object in /home/meornot_dh/meornot.net/blog/wp-includes/rss.php on line 449

* Si è verificato un errore; probabilmente il feed non è attivo. Riprovare più tardi.

La cosa strana è che mi cambia la linea dell’errore. Prima era la 440 e secondo alcune discussioni sul support dovrebbe essere un qualche problema di incompatibilità  con php5, se non è installato il cURL.

Però sull’errore 449 non ho trovato nulla.

Ma anche lì, aspetterò un po’. E vediamo come va 😛

Transfer:me #2

Allora… riassunto della situazione:

al momento i DNS e il dominio sono passati sotto la gestione di Dreamhost, ma sembra che non si siano ancora propagati correttamente (tanto che pingate il blog, vi restituisce ancora l’ip di TopHost)

Pure il database, con l’aiuto indispensabile della sempre (e forse anche troppo) disponibile Xlthlx, è ora sui server americani.

C’è quindi solo da aspettare che la transizione vada a buon fine.

In questa fase potrebbe esserci qualche errore (assolutamente vostro e non del mio database) di codifica dei caratteri. Dovrebbe bastare un clean della cache del vostro browser e tutto ritorna a posto.

Non è una colpa, nemmeno una malattia

Un altro, ottimo post del buon sonounprecario su quella canzonaccia che rischiava di vincere il festival.

E ovviamente, sono saltate fuori le solite polemiche. E i soliti discorsi “e bah ma tanto è solo una storia”, che ho sentito troppe volte.

Ottima, a riguardo, la risposta di Suszukimaruti:

Quindi il “raccontare una storia” ci esime automaticamente dal giudizio sul *contenuto* della suddetta storia? E soprattutto ci esime dal giudicare le premesse della storia?

(perché i difensori di Povia non la contano giusta o ignorano il fatto che la canzone sostanzialmente dice che Luca era diventato gay perché aveva problemi in famiglia. La premessa è evidente: secondo Povia (o chi lo manovra) l’omosessualità  è una devianza, il frutto di un trauma, di una situazione scomoda, ecc.)

Quindi se domani salta fuori uno che in una canzone racconta una storia in cui i campi di concentramento non sono mai esistiti, tutti zitti?

Quello che fa uomini gli uomini è proprio la capacità  di giudicare la Storia. E le “storie”.

Io fortuna che non l’ho ancora mai sentita in radio. E se qualche collega la mette in ufficio, prendo le mie belle cuffiette bianche e sparo la musica a tutto volume

Confessione di progetti futuri

Moleskine StoccolmaOk.

Il volo (170409 -> 200409) è prenotato, anche se già  da un bel po’.

Nel pomeriggio è toccato alla Moleskine, trovata finalmente dopo un po’ di giri e ancora rigorosamemente impacchettata e che verrà  consegnata domani al suo legittimo proprietario.

E poco fa è stato il turno dell’albergo, finalmente prenotato dopo un po’ di tempo in cui ci eravamo semplicemente dimenticati che non avevamo ancora un posto dove stare. Beh, sì, insomma,diciamo che dovrei aver prenotato, sempre che non abbia fatto casini con l’online. Incrociate le dita, forza!

Purtroppo niente Hilton (già  mi immaginavo le foto da pubblicare un po’ ovunque e l’invidia suscitata in molti – sigh sob) ma nel nostro 3daysinStockholm alla fine alloggeremo allo Sheraton, in centro, (quasi) centrissimo, in una camera vista mare [così dice la ricevuta…].