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Shopping a.k.a. “quando si parla di fortuna, parte 2”

Benissimo.. dopo aver lasciato sconsolato la malefica e disorganizzata concessionaria Opel e aver raggiunto (in qualche modo) il parcheggio di Lampugnano, dovevo semplicemente prendere la metro per arrivare in Duomo, fiondarmi alla Fnac, acquistare un libro, prendere un paio di altre cose.
Beh, metropolitana ferma ore e ore in galleria, libri spostati in fnac e non trovavo più nulla, bancomat che prima non viene letto e poi dice codice errato, telefonino scarico (su cui per sicurezza avevo annotato il codice.. che era giusto!), figure del cavolo, tessera-punti non passata, la Giuly con cui mi dovevo trovare per pranzo che non riusciva a chiamarmi ed io ero in ritardissimo. Una corsa per arrivare al bar, praticamente distrutto e senza fiato. E nel frattempo il casino per tentare di trovare la Cia, che mi aveva mandato un sms per vederci e che avevo letto di sfuggita prima che il nokiastupido morisse. Ma alla fine sono riuscito a contattarla, usando addirittura un telefono pubblico che funzionava addirittura a moneta, leggendo il numero dall’iPod (w l’iSync!!!). Ma perchè non mi è venuto in mente prima? Vabbè, incontro al volo con la Cia, prima anche scappasse a lezione. Poi io sono ri-scappato in centro per fare altri acquisti. E omologarmi al resto del mondo (perchè l’ho fatto?) comprandomi un Eastpack, verdone scuro. Alla fine..l’unico zaino della forma e delle dimensioni che dicevo io, dopo che il Fila si è rotto anni or sono e si è rotto pure quell’oscenità  che usavo ora come zaino. E il bancomat dal Tre Esse Sport funziovana! Grrrr. Ritorno veloce in uni, cercando un computer libero e chattare con qualcuno per sfogarmi un po’. Io senza cellulare mi sento morto. Anche non lo uso mica sempre! Nel frattempo si fa tardi è quasi ora di lezione. E – finalmente – vedo la Francy. E come rifiutare un caffè e aggiornamenti reciproci di news? Tanto arrabbiato nero com’ero non sarei mica riuscito a seguire… Poi in Cadorna a recuperare (finalmente) il nuovo abbonamento elettronico ed infine metro, Lampugnano, traffico, coda, traffico, Ghisolfa, imbecilli in strada, casello, telepass che ancora non funziona e redazione.
Faccio un paio di lavori, mi girano le scatole per un paio di cose che scopro all’ultimo (perchè non ho detto che oggi sarei dovuto essere al corso Roland, vero? Ma lasciamo perdere, va…). Ed infine, ore 8:30, casa. Cena. Computer. Blogger. Msn. E poi.. Wii. Ho dei conigli dementi e un super idraulico galattico da provare. Già  già .

Quando si parla di customer care a.k.a. "quando si parla di fortuna, parte 1"

Lasciam perdere la giornata di oggi.
Il tutto inizia verso le 8 di questa mattina. Finalmente è tutto pronto per portare la mia macchina dalla concessionaria, visto che è stata richiamata per non si capisce bene quale difetto di fabbricazione. Prendo diretto l’autostrada, confidando sull’efficienza del telepass. Di fatti la sbarra non si alza. Premo il pulsantone per chiamare l’help.. attendo.. e dopo un po’ bippa e la sbarra miracolosamente si alza. Ottimo.
Trovo coda. Alla barriera di Ghisolfa. Sul ponte sulla ferrovia dove ora c’è la chicane da formula uno. Allo svincolo per certosa. Prima dell’uscita di Cormano. All’uscita di Cormano. Sul vialone per arrivare al Niguarda. E anche su viale Fulvio Testi, ovviamente chiuso per metà  per i lavori della linea 5 della metro milanese.
Arrivo alla concessionaria. Entro nel cortile per parcheggiare la macchina. Beh, tento di entrare: c’è un camion che deve uscire, quindi devo fare retromarcia. Giro dell’isolato (perchè nel frattempo, fermo a fare uscire il camioncino, i milanesi impazienti di andare a lavoro mi avevano già  strombazzato più e più volte). Parcheggio. Sono in coda al banchetto accettazione, fuori, al freddo. 3 persone davanti a me. Accettato dopo soli 30 minuti. Inizio a parlare, faccio vedere la lettera del richiamo e…

Meccanico: “va bene, fissiamo un appuntamento”
Io: “Cosa vuol dire che fissiamo un appuntamento? Avevo telefonato e mi avevano detto che potevate fare il tutto in giornata”.
Meccanico: “beh, se le han detto così, facciamo così”.

E già .. saltano fuori un po’ di dubbi. Ma si parlano tra di loro? Hanno una procedura univoca per gestire certe cose? non mi sembra proprio.
Mi dicono di aspettare 10 minuti che controllano se c’è effettivamente da sostituire il pezzo.
Passano 10, 15, 20, 25 minuti.

“Sì, il pezzo è da sostituire, quando finiamo la chiamiamo.”

Mi avvio alla fermata del tram.. finalmente arriva il tram e ricevo una chiamata..

“sì, siamo della concessionaria. Non abbiamo il pezzo di ricambio, quindi non possiamo fare l’intervento”

COSA?!?!?!? Torno indietro.. e devo – ovviamente – attendere il mio turno per parlare di nuovo all’accettazione. Mi spiegano che il pezzo non è disponibile, che l’hanno ordinato e che quando arriva mi chiamano e fissiamo un appuntamento, così ho “modo di organizzarmi”. E io sinceramente non ho parole. Opel fa un richiamo di tutte le Corsa vendute in un certo periodo.. le concessionarie SANNO che macchine hanno venduto e se sono più o meno affette dal difetto e.. non hai il pezzo di ricambio? Cioè, se gli avessi lasciato la macchina per l’appuntamento.. avrei perso una giornata per scoprire che SI’, è difettosa. E che NO, non hanno il pezzo. E sarei dovuto tornare un altro giorno? Ma cosa gli costa tenere quei pezzi di ricambio per quel richiamo ufficiale? Vabbè… no comment, no comment.
A quel punto non mi resta che attendere che mi riportino la macchina. Altri 10 minuti. E altri 5 minuti per tentare di uscire. Un altro camioncino deve fare delle consegne e ovviamente si è piazzato davanti all’uscita. E attendiamo…
E nel frattempo rimugino. Meno male che questo concessionario Opel è il più grande di tutta la Lombardia. E a volte si presume che visto il giro d’affari che hanno (e che devono gestire) sia anche il più organizzato. Ma a quanto pare, mi sbagliavo…

(fine della prima parte. Continua. Presto)

I conigli non sanno passare nei metal detector

E così anche in Europa è arrivato Rayman Raving Rabbids 2. Che prestissimo comprerò, rigorosamente per Wii. Ma l’argomento principale di questo post non è il video qua sopra, spot pubblicitario del gioco che va in onda sulle tivvù italiane. L’argomento principale è il problema causato dal via libera di UbiArts Shop alle spedizioni sull’intero territorio europeo. E come potrei resistere ad ordinare un favoloso e inutile soprammobile di plastica bianca? Come resistere ad ordinare questo favoloso Bunny Gonzales a sole 7£ + spese di spedizione?
Non so cosa mi sta succedendo ultimamente. No, non il fatto che abbia le mani bucate. Quelle le ho sempre avute. Ma sull’ossessione dei bianconigli, dei conigli psycho e di gadget vari ed eventuali. Bah…

Questo non è giornalismo

INFORMATICA LA RIVALITà€
Apre il primo store in Campania nel 2008 venderà  anche l’iPhone Gioco, lavoro e multimedialità : l’identikit dei due schieramenti
MARIAGIOVANNA CAPONE I fan dei computer Macintosh sono entusiasti. Ma l’altro esercito del web, i rivali che mai rinuncerebbero a cliccare sulle «finestre» Windows, non demordono affatto e si difendono. Ha appena aperto i battenti il primo e unico Apple Store autorizzato della Campania, e il duello si riaccende. Gli uni contro gli altri armati di mouse. In piazza Carità , nel premium seller «No Code» sorridono Francesco e Claudio, 24 anni ciascuno, preparazione da veri «secchioni» dell’informatica, che supervisionati dal direttore dello store, Gianluca Sampagnano, sono pronti all’ennesima disfida che appassiona e divide il popolo di internet. Sui tre piani dello store sono esposti tutti prodotti leader della Apple, a cominciare dagli iPod, feticcio del terzo millennio con i suoi dieci milioni di pezzi venduti soltanto nei primi quattro mesi del 2007 e con un incremento sullo stesso periodo nello scorso anno del 21 per cento. Ma anche accessoristica indirizzata ai prodotti Apple, dalle auricolari agli impianti audio, dalle bag per notebook fatte su misura e dai colori sgargianti ai software dedicati. Un negozio che per molti napoletani rappresenta una specie di Disneyland della tecnologia, un paese dei balocchi dove «adottare» un computer con cui si farà  un bel pezzo di strada insieme. E nonostante l’opening party, una vera e propria convention con la presenza dei vertici di Apple Italia, si terrà  soltanto sabato prossimo, i napoletani, tra diffidenza (quella dei seguaci storici di Bill Gates) e curiosità  ( quella dei fan di Steve Jones) parlano già  da settimane dello store a due passi da via Toledo. In prima fila quelli del visitatissimo portale napoletano «imaccanici.org», che ha perfino registrato un video dal titolo «Quando il Mac ti cambia la vita», messo poi su You Tube, in cui accompagnano proprio nel negozio di piazza Carità  il comico Enzo Fischetti. Eugenio, Franz e Stefano dispensano consigli e informano sulle novità  del mercato a una comunità  appassionata e fedele alla società  della mela, che nella filosofia del «think different» basa la propria vita. Il fatto è che l’universo informatico è davvero basato sull’eterna lotta «Apple vs Microsoft», dove questi ultimi sono una massa eterogenea e incostante (ma comunque più diffusa così come i software per Xp 2000) e i primi una setta di fanatici che venera la propria macchina, consapevole del proprio stato elitario. E poi ci sono loro, le gemme di casa Apple: iPod, iTouch (l’iPod con lo schermo) e Aperture, che di sicuro in migliaia si troveranno sotto l’albero stando alle prenotazioni. Senza contare l’attesa per gli iPhone, i rivoluzionari telefoni capaci di tutto. Con l’apertura dello store «No Code», nome preso in prestito da un famoso album dei Pearl Jam, Napoli si candida come capitale del Sud Italia di una élite fedele ed esigente. E la sfida si riaccende.

La fonte? beh, qui. Ma guai a voi se cliccate. Perchè ho riportato io il testo integralmente. E mi sembra già  abbastanza patetico di suo. iPhone Gioco (cos’è?)? “della Apple”? Le auricolari? Steve Jones? L’orrore grammaticale “in prima fila quelli del portale , che HA persino registrato un video”? Windows Xp 2000? l’iTouch (che è un iPod con lo schermo – ci mancherebbe solo quello..), Aperture (che si troveranno in migliaia sotto l’albero?).

Patetico. Patetico. E patetico.

Voglio l’iPhone!

Non so se ricordate il pazzo pomeriggio di shopping di un paio di settimane fa. Quello in cui ho provato dal vivo l’iPod Touch. Ero sempre stato dubbioso sull’utilizzo di un’interfaccia touch. Ma confidavo sulle capacità  di Apple. E in effetti il Touch è favoloso!!
E così.. ha guadagnato punti l’iPhone. Beh, è da quando l’hanno presentato che lo volevo. Anche perchè il mio povero N70, prima versione, miliardi di bug aggiornati dopo 3-4 aggiornamenti sw (ma quello delle foto negli MMS mica l’hanno risolto!), cover in plasticaccia grigia dipinta d’argento (che ora sta venendo via) potrebbe benissimo finire al museo dell’antiquariato, se solo non fossi così affezionato ai 1700 sms che ho memorizzato. E che sarebbero di più, se solo un giorno non si fosse deciso di andare in palla, rovinare il file system della memory, obbligare alla riformattazione e.. ciao ciao messaggi!
Però questa attesa è snervante. Non solo in Europa è arrivato dopo 6 mesi rispetto agli USA e soprattutto NON in Italia, paese con la più alta diffusione di cellulari (una media di 2 cellulari a persona è ottimistica?). Però in Europa arriva pure con tariffe oscene. 50€/mese per 40sms + 100min? Siamo pazzi?
Sì, ovviamente rimango in attesa della tariffa ufficiale Italiana, che probabilmente sarà  di TIM (bleah!). Però non sarebbe male poterlo usare su tutte le reti. E non sarebbe male averlo prima di tutti. Prima che quella massa di io-c’ho-il-cellulare-più-costoso-e-tu-no, però-è-già -tanto-se-so-fare-le-chiamate se lo compri. In massa. Già , quella massa che mi sta facendo andare in odio pure l’iPod. E vorrei tanto che il mio 1a generazione da 10gb funzionasse ancora. Sigh!
Però forse c’è una debole luce per avere iPhone prima del tempo. Sì, se avrò fortuna. Molta! E cosa devo fare? Beh, partecipare all’operazione di viral marketing messo in atto da theapplelounge. Cosa bisogna fare? Beh.. Leggere il regolamento. Linkare il post. Commentare. Avere fortuna. Chi, io?

Senza titolo

Ero tranquillo per quest’esame. Ero. Adesso no. Adesso mi sto agitando. Come al solito. Mi sembra di non sapere nulla. E così riinizia il terrore. Terrore di anche solo presentarmi in aula e sedermi. Anche solo per vedere quella dannata prova ed affrontare l’esame. Questo come gli innumerevoli altri che mi mancano.

Desideri

La festa di sabato ha mosso qualcosa in me.. quell’atmosfera di felicità  che si respirava, l’odore di creatività  (ed un pizzico di pazzia), la bellezza di Bergamo by night..

E mi è venuta voglia di lasciare questo anonimo paesello della provincia milanese.
Non sono nuovo a questi desideri, ma questa volta è diverso. Era voglia di allontanarsi da un paio di persone che poco sopporto. Era voglia di fuggire, scappare.
Ora invece è voglia di andare. È voglia di cambiare aria, è voglia di azzerare il discorso amicizie e conoscenze. Ma è soprattutto voglia di un mono/bilocale, di arredarlo con le mie mani, svaligiare l’ikea, curiosare nei mercatini, avere un affitto da dividere in due..
Sì, sarebbe veramente bello anche se forse economicamente difficilmente sostenibile.
Ma – al momento – mi devo scontrare con la cruda realtà : un’università  (che non mi piace) da finire e un lavoro (praticamente assicurato e che mi piace) che mi lega alla terra da cui ho sempre voluto allontanarmi.

Ingrandisci il logo

Quante volte al povero grafico è capitato di dover rifare il layout di una pubblicità  o addiritturittura di un’intero catalogo perchè il cliente voleva il logo più grande, o più attraente, con stelline e colori sgargianti?

Beh, ora il povero grafico non dovrà  più rimettere mano a tutto il suo lavoro: ora c’è Make My Logo Bigger!!!Basterà  indicare il sito al cliente e quest’ultimo potrà  acquistare da solo il prodotto che più gli interessa. Sempre sul medesimo sito il cliente potrà  visionre un video veramente ben curato che spiega le fasi della (semplicissima) procedura di applicazione del prodotto.