Ricordarsi di leggere sempre attentamente tutte le clausole del regolamento del corso di laurea.
F**k.
Ricordarsi di leggere sempre attentamente tutte le clausole del regolamento del corso di laurea.
F**k.
C’è che qualcuno qualche giorno fa mi ha detto che mi trovava veramente in forma e chiedeva pure se avevo messo su qualche chilo, perché mi vedeva veramente bene.
Poi qualcun altro mi ha detto invece che mi trovava smagrito e deperito e con una brutta cera (ok, le parole esatte non sono queste, ma il significato circa).
Oggi ho finalmente capito a chi dare ragione. E credo sia il secondo. Perché sono giorni che ho orari sballati, mangio malissimo e poco perché mi manca completamente l’appetito e al massimo mi ritrovo la notte a mangiare schifezze, come patatine e sacchetti di pop-corn scaldati al microonde.
E poi c’è l’ansia, l’ansia per quel lavoro che non capisco perché faccio così fatica a portare avanti. L’ansia dei problemi, dei css che sballano, dei temi cancella-e-rifai-tutto che forse è meglio, l’ansia delle email e di quelle paure irrazionali che mi mandavano in crisi tutte le volte che guardavo la inbox di gmail.
E i pianti notturni, che ormai son diventati un appuntamento fisso.
E sì, sto male e sono il solito coglione che non è in grado di parlarne e che sorride e risponde grugnendo con un sì certo tutto bene.
Forse dovrei imparare ad aprirmi di più con chi mi vuole bene, ma forse sono ancora troppo testardo e orgoglioso per riuscire a chiedere aiuto.
Non so come mai mi sia venuto in mente ora, ma è stato un orribile flash.
Era la sua faccia, quando l’ho salutata per uscire all’aperitivo di ieri sera. Aperitivo che – per una volta – hanno saputo per tempo. Era un faccia truce e disgustata. Come se ci fosse qualcosa di male nell’andare ad un aperitivo a Milano.
E in realtà , mi ha ferito, ancora una volta.
Alla fine, ho finito anche la seconda stagione.
Non ho ancora capito bene cosa ne penso. La prima stagione era troppo piena, il ritmo degli eventi serrato e quasi ai limiti dell’assurdo. La seconda stagione invece sembra almeno più verosimile dal punto di vista della velocità della narrazione e dell’approfondimento, ma si stacca ancora di più dall’originale, con quell’osceno remix della sigla e l’assenza quasi totale di Kelly, ormai ultimo legame con la serie storica, visto che anche il Peach Pit è sparito, surclassato dal più sofisticato Beach Club.
Alla fine sembra il solito teen drama, ma non inventa nulla di nuovo, nulla che non si sia già visto in The O.C. o in Dawson’s Creek, in realtà , ma ancora più esasperato dai soldi di Hollywood, mostrando però la poca creatività degli autori, che ruotano sempre intorno a 3-4 temi che si ripetono continuamente. I personaggi sono in continua evoluzione, ma non possono continuare ad assere buoni, cattivi, buoni, cattivi, cattivi, buoni. E basta, dai, autori, decidetevi. E poi ci sono dei personaggi, che potrebbero anche sparire visto tutti i casini che han combinato.
E devo dire che tutto sommato non mi è dispiaciuto, anche se – ovviamente – i serial TV veri sono di tutto altro livello.
La cosa assurda è che ero incuriosito dalla serie perché nei giorni scorsi avevo letto che non so quale dei protagonisti della serie si scopriva gay. Ma no, non succede né nella prima né nella seconda. E quasi mi ero dimenticato del perché ero curioso di vederla. Poi ho cercato informazioni per capire se esiste già una terza stagione e sono finito su Wikipedia, che conferma che non c’è ancora, ma spoilera chi “diventa” gay.
Non avrei pensato che potesse essere lui. E avrei preferito rimare stupito vedendo l’episodio in questione piuttosto che farmi rovinare il gusto del colpo di scena da Wikipedia.
Di solito i buoni propositi si fanno alla fine dell’anno per l’anno nuovo. Ma io sento il bisogno di farli ora, perché non posso andare avanti così.
Adesso non c’è nessuna occasione particolare, ma ne sento il bisogno, ora, per me, anche per tentare di mettere una fine simbolica a questo periodo un po’ così.
Ci sono 4 amici con cui di tanto in tanto si riesce ad uscire.
E quando capita, va a finire che mi sento sempre molto bene in loro compagnia.
Sì, sono stato tutto il giorno alla Cresima del nipote di B. Dovete lamentarvi ancora per molto?
Il problema è che me accorgo sempre quando me ne vado. Ma quella casa mi manca. Tanto, tanto, troppo.
Niente, Apple non se ne ne poteva stare tranquilla. Si parte con l’annuncio dell’iOS 4.1 che sarà disponibile settimana prossima. Annunciato il 4.2 per iPad con qualche interessante novità .
Notevole la tech demo mostrata di “Project Sword”, dal punto di vista grafico. Sulla giocabilità , bah, vedremo. Quei joystick su schermo non mi attirano per nulla nella fase di esplorazione; vedremo invece le gesture per la parte di combattimenti.
Poi il nuovo Shuffle, che ha riacquistato i tasti.
Un nuovo nano, che perde videocamera, tasti ma guadagna uno schermo multitouch quadrato.
Infine il nuovo Touch, ovviamente allineato alle caratteristiche di iPhone 4.
E poi arriva iTunes 10. Che perde, dall’icona il CD.
L’interfaccia generale viene ripulita di tutti quei colori inutili, diventa monocromatica ed elegante. Ma perché quel semaforo al posto dei tasti chiudi, riduci, massimizza? Perché metterli in verticale? Bah.
E infine, l’introduzione di Ping, l’ennesimo social network, ma solo per la musica. Giusto perché Last.FM non bastava. Però, ecco, Lady GaGa ha già il profilo e ha pure pubblicato un video apposta per i Ping users, come non dargli una possibilità ?
Ed è arrivata pure la one more thing: una nuova Apple TV, minuscola. Via l’hard disk, è inutile. Largo allo streaming dai mac o dagli iphone di casa o al rental dei contenuti video dall’iTunes Store. Se aprisse anche in Italia, eh.
PS: al solito il cambio è impazzito. Lo Shuffle passa da 49$ a 55€. Il Nano da 149$ a 169€. Il Touch da 229$ a 239€.
E alla fine è arrivato Settembre ed Apple non se ne sta tranquilla, con un evento in cui si parlerà probabilmente di musica, visto il disegno sugli inviti.
E ci sarà lo streaming in diretta su Apple.com. Che la qualcosa di grosso stia bollendo in pentola?
In ogni caso, c’è una piccola nota:
Viewing requires either a Mac® running Safari® on Mac OS® X version 10.6 Snow Leopard®, an iPhone® or iPod touch® running iOS 3.0 or higher, or an iPad™. The live broadcast will begin at 10:00 a.m. PDT on September 1, 2010 at www.apple.com.
— via Apple PR