È che sono giorni un po’… strani.
Ho bisogno di staccare la spina da tutto. Università , lavoro, casa, progetti vari.
Ho voglia di stare fermo.
E non fare nulla, assolutamente nulla.
È che sono giorni un po’… strani.
Ho bisogno di staccare la spina da tutto. Università , lavoro, casa, progetti vari.
Ho voglia di stare fermo.
E non fare nulla, assolutamente nulla.
Prima il discorso sugli acquisti online, che son pericolosi, che si prendono un sacco di fregature. Tu non hai mai ricevuto fregature? No. Ne sei sicuro?
Poi, insomma, commentare col tuo solito modo fine e gentile e cordiale l’ultimo acquisto. Ma non è che ti stai vestendo troppo… troppo cosa? Troppo… Troppo COSA? Troppo kitsch?
Almeno il coraggio di ammettere quello che stai veramente pensando, no?
Almeno il coraggio di affrontare la cosa senza ignorarla, no?
Oggi, fortunatamente, tutto bene.
Nessuno strano giramento, nessun problema in ufficio o a tornare a casa.
Bene, molto bene.
È che ho la strana impressione che forse interiorizzo troppo quello che mi succede a livello mentale e riesco a trasformarlo in malessere fisico.
So di non essermi fatto vivo. Ma avevo bisogno di un po’ di tempo per risistemarmi un po’. Ammetto che ho accusato notevolmente il colpo subito. Che poi, era pure bello forte e doloroso.
E ora… beh, direi che è ora di ricominciare.
A domani.
No, quello di questa sera non è stato un normale viaggio di ritorno a casa.
È stato un viaggio sulle montagne russe in un mondo tremante e rotante.
Ottimo.
Si può sapere che cavolo ho?!
min 71 – max 91
pulse 54
Ed eccomi qua, ancora nel letto senza sonno.
No, non esattamente. In realtà mi sono svegliato da poco.
È che oggi a lavoro sono stato male. Andava tutto bene finché ad un certo punto non riuscivo più a guardare lo schermo, visto che tutto quello che c’era intorno girava.
Poi il tutto è peggiorato, tanto che se avevo la schiena alzata dallo schienale della sedia mi sembrava di cadere. Anche se ero già¡ seduto.
E così niente. Allarme generale dei colleghi, preoccupati pure per il mio colorito particolarmente bianchiccio.
E mi hanno fatto stendere, gambe alzate, sguardo perso verso il soffitto. E via di zucchero, liquirizia, cioccolato.
Ma non passava.
E così mi son fatto venire a prendere.
Ora, dopo aver mangiato qualcosa e dopo qualche ora di sonno, va meglio.
Ma ormai mi sono svegliato. E difficilmente riuscirò a riaddormentarmi.
E non ho tanta voglia di stare qui solo con la mia mente, con la pioggia là fuori che continua a cadere.
Troppi pensieri in ballo: quegli ultimi messaggi, le corse di sabato con sorpresa finale, l’esame di settimana prossima, la lezione di domani probabilmente persa per andare dal medico per il certificato, quella bella personcina che non mi risponde e mi tiene bloccata la dichiarazione dei redditi, quel senso di vuoto misto a rabbia e tristezza e delusione e dispiacere e solitudine che mi accompagna da ieri.
Il problema è quando poi sei da solo nel tuo letto a fissare il soffitto.
E così prendi il telecomando e premi play. E un episodio dopo l’altro speri di arrivare a dormire per sfinimento. E non arriva.
Sono arrivato a casa praticamente ora.
E prometto, vista la necessità di recuperare degli orari normali, di guardare velocemente le mail, sistemare una cosetta e filare diretto a nanna.
Qui c’è qualcosa che non va. Non è possibile che sono mesi che non riesco ad andare a letto e/o addormentarmi ad un orario decente.
Cavoli.
Anche oggi, che ho ancora questo mal di testa tremendo. Sono arrivato a casa dopo il lavoro, ho preparato la bozza per un progetto, scritto la mail e allegato il file.
Ma ancora adesso sono sveglio, sotto le coperte.
Perchè?!