Riflessioni notturne su Friendfeed

È che a volte la tentazione di dare una sbirciata a quel che succede nel vecchio account torna.

Alla fine mesi e mesi di apertura contemporanea di 4 tab sul browser, di cui uno era FF, si sentono.

Però non so cosa gli sta succedendo in questo periodo, forse la gente è in vacanza, ha meno lavoro, ha più tempo libero e preferisce dare di matto su un social network anziché al lavoro o nella vita reale. Fatto sta che è qualcosa di impossibile: flame, fake, fake sui flame, flame sui fake.

E la cosa dispiace, perché per quanto è sempre stato un sn molto cazzeggione, si trovato anche bei contenuti. Non solo articoli, link o risorse condivise, ma anche discussioni, commenti e consigli quasi sempre utili.

Ora non mi sembra sia più così. Forse troppa c’è troppa gente iscritta che segue troppa gente, anche chi dovrebbe essere semplicemente bandito dalla faccia della terra. Forse si son formati troppi gruppetti di amici, pronti a difendersi a vicenda e spalleggiarsi. Servirebbe qualcosa di nuovo. Servirebbe un bel down prolungato dei server e la magica cancellazione di qualche migliaio di account. Una sorta di estinzione di massa digitale, no?

Nel frattempo, son ritornato al buon caro Twitter. E ho preso ad usare molto e molto di più Facebook. Ma non mi ci trovo. Troppo rumore fastidioso (tutti quei noiosi e maledetti link, frasi e mi piace la cosa più assurda del mondo). E, sostanzialmente, la mancanza dei contatti giusti.

Di quei contatti che condividevano con me passioni ed interessi. Un esempio su tutti: una qualsiasi discussione su un videogioco su Invader’s Den. O i matti pronti a mettere un like sull’ultima apparizione della GaGa. O quelli pronti delle parole di conforto in una qualsiasi delle mie crisi universitarie/di genitori/per il lavoro.

comunque, lo ammetto, soffro di astinenza

Estate e videogiochi

Troppe serate libere, dovendo centellinare le uscite per quieto vivere.

E quindi, tanto vale vedere di finire i vari giochi comprati, no?

E non ce n’è, sicuramente il mio gioco di quest’estate è Blur (sito ufficiale). Abbandonata la noia di un Need For Speed diventato troppo tecnico per i miei gusti, non c’è nulla di meglio del divertimento che sa offrire il titolo di Activision. Gioco che ha rischiato di fondermi la ps3, dopo l’incauto posizionamento su un ripiano del mobile tv. Ora l’ho spostato di nuovo sopra al mobile e sembra riesca a respirare anche sotto sforzo durante quelle divertentissime partite online a 20. Ah, dite che c’è anche la modalità  single player? Maddai, mai avviata.

Ho potuto anche mettere le mani su Transformers: la battaglia per Cybertron (sito ufficiale), grazie ai ragazzi di Ambito5 (che ancora ringrazio, anche per Blur). E poco alla volta ci sto giocando. Mi ero ripromesso di scrivere un pezzo decente, ma ancora non sento di aver giocato abbastanza per scriverne: Non sono molto bravo con questo genere quindi vado avanti molto lentamente. Però il gioco è fatto molto bene, sia a livello di narrazione (e i video sono spettacolari!) che tecnico, tranne qualche sporadica caduta di framerate. Sento l’assenza di una modalità  cooperativa a schermo condiviso (mandare in avanscoperta padre non è affatto male per distrarre i nemici), ma ahimé non si può. Mi tengo invece lontanissimo dalla modalità  multiplayer online: scommetto che come metto piede in una qualsiasi arena verrò distrutto istantaneamente.

L’avevo comprato (ovviamente) al day 1, ma non l’avevo neanche avviato per vedere se funzionava. Ma Super Mario Galaxy 2 (sito ufficiale) è qualcosa di semplicemente spettacolare. Per gli occhi, per quello che riesce a tirar fuori da un Wii che non è per nulla adatto ad essere collegato ad un 46″. E poi c’è il gameplay. Oh sì se c’è. Nintendo al solito fa le cose per bene ed il gioco è una delizia. Per le genialate, i sorrisi che ti strappa, lo stupore quando capisci come superare un certo pezzo o quando incontri un nuovo potere e per come tutti i classici elementi del mondo di Super Mario sono amalgamati così bene.

C’è quel maledetto livello nell’ultimo mondo di Little Big Planet (sito ufficiale). E niente, non riesco a finirlo, per quando riesco sempre ad arrivare ad un passo dalla fine. E mi preoccupo. Visto che già  non riesco a finire il livello. Figuriamoci finirlo senza perdere neanche una vita, per poter sbloccare il relativo trofeo e prendere quindi il platino. Ci rinuncio. Ma intanto ho in loop il video di presentazione di Little Big Planet 2. Indescrivibile. Conto i giorni che mi separano dalla vendita sul mercato. E voglio questa limited. Ora.

Cyaltronaggine preventiva

Il Presidente Berlusconi non ha fatto né farà  alcun commento in merito alla vicenda del Presidente della Camera Fini. Qualunque dichiarazione gli venga attribuita stasera dai resoconti delle agenzie di stampa o domani dagli articoli dei quotidiani, sarà  perciò falsa, frutto di pura fantasia, e come tale smentita

Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

via Virgilio News

iTelefono quattro

Ho girato mezza Lombardia, lottato con negozi chiusi, telefoni che non rispondono, ma alla fine ce l’ho fatta.

Ho una nuova nuovissima micro-SIM 3 con il mio numero di telefono, la mia tariffa, le mie promozioni. E questa nuova nuovissima micro-SIM 3 è finita dentro l’iPhone 4 che mi sono comprato in Svizzera, rigorosamente no-lock, risparmiando giusto quel centinaio di euri tra un’IVA maggiore e l’ingiusto compenso per la SIAE.

E ora l’iPhone 4 è vivo e vegeto.

E c’è solo una cosa che si può dire:

Once you go Retinaâ„¢, you can’t go back.

Bellaroba

Oggi, giornata di grosse litigate in famiglia.

Come ogni domenica, che non è mai possibile che si possa stare tranquilli.

Motivi del contendere il fatto che sia sempre fuori casa. Un sempre che – ad esempio – nell’ultima settimana ha corrisposto a 3 eventi: lunedì sera, cena da un’amica a Milano. Venerdì sera, cena a casa di una carissima amica a Legnano. Sabato sera, mezzo pomeriggio fuori e un’altra cena (questa volta di compleanno).

In pratica, è troppo. 3 sere fuori su 7, in estate, quando non ci sono lezioni, e sto comunque lavorando su alcuni progetti.

Ma è veramente troppo?

Poi, non si sa come, si passati al fatto che loro, in realtà , sono solo preoccupati. E che no, le storie che fanno quando io voglio uscire, non è perché non vogliono che io esca, è che si preoccupano. Al solito, a me non sembra, ma a quanto pare sono io il problema che non capisce mai niente. Tento di ribattere dicendo che qualche volta mi farebbe piacere sentire anche solo un ok, ciao, stai attento e divertiti. Sono scoppiati a ridere. Che queste cose succedono solo nei film. E quelli che ti trattano così, alla spalla ti pugnalano. Eh? Ma siete completamente impazziti?

Poi sono passati beffardi alle vacanze, attaccando con un ma quest’anno viaggi pazzi non fai? Già , i miei viaggi pazzi. Quali? Quei 10 giorni in Grecia tra Atene e Syros due anni fa? Il w-end sfigato a Stoccolma in cui mi sono ammalato (ancora li sento ripetere se non fossi partito, non ti saresti ammalato)? La settimana a Madrid a trovare una compagna di università ? Non so, forse abbiamo metri di giudizio diversi, ma quelli non mi sembravano viaggi pazzi.

In ogni caso, avevo risposto che ci stavamo ancora pensando e dovevamo controllare treni e alberghi, ma quasi sicuramente facciamo 4-5 giorni questa settimana, probabilmente a Zurigo.

Tutto questo verso mezzogiorno.

Poco fa passa Padre in camera, vede che stavo trafficando con i vari siti di booking, chiede se avevo deciso. Rispondo di sì, che stavo prenotando. Dillo alla mamma, mi raccomando. Ma scusa, non ne avevamo parlato meno di 4 ore fa?

Vado su, è in balcone che legge.

– La vacanza è confermata.
– Ah sì?
– Sì, a Zurigo.
– A Zurigo? Ma sei matto?
– Perché? È vicina, si sta freschi, non ci sono problemi di prenotazione e non costa poi tanto.
– E quando?
– Ho il treno da Centrale domani alle 9.
– E con chi?
– Io e B.
– Bellaroba.