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Time zone

Bene.

Giusto perché questo blog non si deve far mancare praticamente nessun problema, ho scoperto che c’era impostata l’ora sbagliata nel blog.

Tutti i post venivano pubblicati con un’ora in più rispetto al reale, colpa di un’impostazione da modificare manualmente al cambio dell’ora legale/solare.

Ora l’ho sistemata. Ma scommettiamo che al prossimo cambio me ne dimenticherò?

Ovviamente confido in quel…

È brutto lo sappiamo, ma verrà corretto in futuro.

Scritto dagli stessi autori di WordPress in quella pagina delle impostazioni.

La lezione di oggi: Feed for dummies

Visto che mi sono state chieste delucidazioni sui Feed RSS, ecco la spiegazione, che ho tradotto dalla voce in inglese su Wikipedia (la versione in italiano della stessa voce è semplicemente penosa).

Un feed web (o news feed) è un formato di dati usato per fornire agli utenti contenuti aggiornati frequentemente. I distributori di contenuti rendono disponibile un feed, permettendo agli utenti di iscriversi ad esso. Creare una collezione di feed accessibile in un unico colpo è una aggregazione realizzata con un aggregatore.

Vi sono diversi formati di feed, tra cui l’RSS o l’Atom, ma nel linguaggio comune il termine specifico RSS è ormai quasi diventato sinonimo di feed, sebbene non tutti i feed siano in tale formato.

Nello scenario tipico di utilizzo di un feed, il fornitore di contenuti pubblica un link al feed sul proprio sito che l’utente finale può salvare in un programma aggregatore (chiamato anche feed reader o news reader). Quando richiesto, l’aggregatore interrogherà tutti i server indicati nella lista dei feed registrati per scoprire se sono presenti nuovi contenuti; se sì, l’aggregatore segnalerà la presenza di tali nuovi contenuti o eseguirà il download degli stessi.

Rispetto alla ricezione degli contenuti pubblicati via mail, ci sono diversi vantaggi:

  • iscrivendosi ad un feed, l’utente non pubblicizza il proprio indirizzo email, quindi non aumenta l’esposizione ai rischi associati all’email: spam, virus, phishing e furto d’identità
  • se l’utente vuole interrompere la ricezione dell’aggiornamento, non deve inviare nessuna richiesta di “unsubscrive”, ma basta che rimuova il feed dal proprio aggregatore
  • gli elementi di un feed rimangono ordinati

Per utilizzare i feed, è necessario un lettore di feed. Come già detto, l’utente si iscrive al feed e riceve i contenuti aggiornati ogni volta che viene eseguito un aggiornamento degli stessi. I lettori di feed sono di diverso tipo, sia online, che offline. Inoltre, quasi tutti i più recenti browser web e client email includono funzionalità di lettura dei feed.

Dal canto mio, per leggere e gestire i miei numerosi feed, utilizzo Google Reader: è online, è attivo per tutti gli account google (quindi se avete gmail o blogger basta usare i dati di accesso che già avete), si possono organizzare i vari feed per tag e, essendo online, è ovviamente accessibile ovunque: da casa, dal lavoro o anche dal cellulare, visto che dispone anche di versioni ottimizzate (è ottima quella per l’iPhone :P).

E questo è tutto.

PS: se non avete i feed attivi, cari blogger, cercate nel pannello di amministrazione del vostro blog, le opzioni per attivarli. Tutti ve ne saranno grati (e potranno così essere costantemente e istantaneamente aggiornati sui vostri nuovi post!).

Wp_term_relationship

Avevo fatto un casino usando l’auto tagger incluso nel plug-in “simple tag”.

Il mio consiglio è: non usatelo!

Così, per ripristinare il tutto, mi sono addentrato nei meandri del phpmyadmin, eliminando tutte le voci aggiunte dal malefico automatismo.

delete on WP DBE alla fine, ho trovato la tabella incriminata (la wp_term_relationship) e trovato le righe da eliminare (dalla 5492 alla 9024). Inutile dire che il phpmyadmin di TopHost si era semplicemente imballato. Però, almeno, ha portato a buoni risultati.

E devo pure ringraziare il buon Falcon, che mi ha dato supporto tecnico (e morale) durante tutta l’operazione.

E tutto è bene quel che finisce bene, no?

Beh, no! È sorto un problema: la tag cloud “legge” ancora i vecchi tag sbagliati! Dove memorizzerà le sue informazioni? Perché nel db non ho trovato nulla a riguardo. Che magari le memorizzi in qualche file di cache e basta solo sollecitare il giusto trigger per farla aggiornare in modo corretto?

Boh, chissà, speriamo…

Alti pochi e bassi tanti

Ok.

Qui si è ripiombati nella spirale nera.

Le solite discussioni che faccio fatica a seguire mentre io dormo ancora, rancori che stanno venendo fuori, un generale livello di fastidio per ogni minima cosa che accade.

E così, oggi, nessuna voglia di chiedere un passaggio in stazione per andare a Milano e son rimasto a casa, a letto, a dormire.

Ora dovrei solo farmi una doccia e scappare a lavoro.

E mi sono stufato di questo bianco e magenta così noioso e troppo minimalista.

Voglio un po’ di colori, voglio un po’ di gioia, voglio un po’ di vita. Anche solo visiva e irreale. Ma mi serve.

That’s pingback, baby

Ultimamente ho notato che il blog non riceve più pingback quando viene citato da altri blog.

E sì, ammetto che fa piacere sapere se e quando sono citato, visto anche che il widget di Google Blog Search sulla bacheca di WordPress non è che funzioni molto: tanto rumore e pochi veri risultati.

E dopo una breve googlata.. ecco scoprire che forse c’è qualcosa che non va con Hiddy, il plug-in che uso efficacemente come anti-spam.

Ora provo a disabilitarlo e vediamo se ora i trackback funzionano. Peccato che mi serva qualcuno che mi citi, anche per finta, per fare un po’ di prove.

Sbuff