Archivi tag: film

La RAI ci riprova

La mia giornalista TV mi ha appena comunicato che Rai2 manderà in onda martedì 17, alle 23:40, Brokeback Mountain.

Dopo la polemica per la scandalosa messa in onda del film qualche mese fa e per la censura ridicola di alcune scene (e non di altre), Rai si era giustificata parlando di una serie di casualità che avevano impedito la trasmissione del film senza censure e promettendo la riprogrammazione dello stesso.

Ora sembra sia arrivato il momento. E vedremo se manterranno le promesse.

[I Believe In Harvey] Milk

milk

MILK mi ha commosso e mi ha fatto piangere. MILK è quanto di meglio si possa volere dal cinema. Uno scossone, un pugno nello stomaco, un insegnamento, uno spunto di riflessione, di discussione. MILK deve dare a ciascuno di noi la forza per non arrendersi MAI. La forza per proseguire atesta alta e lottare per difendere le proprie idee, i propri ideali. Sfidare le convenzioni per essere liberi. Per essere rispettati e vedere riconosciuti i sacrosanti diritti civili di ogni singolo individuo. MILK è la speranza di essere se stessi per chi, nell’oblio della vita quotidiana, si sente solo. 
Perchè “La speranza non sarà mai silenziosa“. 

Cito. In toto.

Perché le parole di SuperPop rispecchiano in pieno quello che ho visto, sentito, provato.

Note RAI

Non c’è stata alcuna censura, ma una serie di casualità che ha impedito la messa in onda della versione originale di “Brokeback Mountain”. La Rai ha comprato i diritti del film “Brokeback Mountain” tramite Rai Cinema. Per un’eventuale trasmissione senza vincoli di orario, è stato chiesto alla società Bim, che l’ha distribuito nelle sale, il visto censura. In seguito a tale richiesta, il distributore ha consegnato la copia che aveva ottenuto il visto, mentre non è stato sollecitato l’invio contestuale della versione integrale. Pertanto, quando Raidue ha deciso di trasmettere il film ha ritenuto di utilizzare la versione integrale non verificando sul terminale che la versione in possesso della Rai era quella che aveva ottenuto il visto censura per la trasmissione senza vincoli di orario. Il Direttore di Raidue ha preso l’impegno di mettere in programmazione la replica del film nella versione cinematografica senza tagli

Ora si chiamano casualità…

Alla fine mi sono ricreduto

Solo un rapido post.

Per dire che, nonostante la neve (che imperversava sul vialetto di casa), abbiamo visto Bolt, in 3D.

Ora. Sicuramente la grafica computerizzata migliore rimane quella di Pixar. La trama è forse un po’ banalotta e infarcita dal solito perbenismo e moralismo disneyano. Il 3D non era male (con tanto di super occhialoni Dolby 3D), anche se in alcune scene era poco sfruttato. 

Alla fine, non mi è dispiaciuto. Tra un cane credulone, una gatta scheletrica (che mi stava tanto simpatica) e un criceto assolutamente folle. 

Ah, già.

Poi la compagnia della serata, a mio avviso, era ottima.

Post Scriptum [aka: Wall•E e la fuffa™]

Non so perchè mi sia venuto in mente ora, mentre impazzivo per il collage.

Però:

1) Wall•E, quando si avvia, fa lo stesso booong dei Mac.

2) nel design di EVE è stato coinvolto un certo Jonathan Ive.

3) pensare che tra l’unico robot sulla Terra e Eva, compaia, in senso lato, mela smozzicata fa un po’ strano..

Per il significato del termine fuffa™, vi rimando a Gné Gné Gné.

Wall•E

Finalmente, con il mio solito ritardo, l’ho visto.

E non ho parole.

Perchè con questo film la Pixar ha superato se stessa. E quanto di più bello io abbia visto sul grande schermo, da un sacco di tempo a questa parte.

Un insieme unico di buoni sentimenti, fantascienza, ambientalismo.

Perchè non si può non ridere dei piccoli disastri quotidiani, non si può non patteggiare per il povero robottino schiacciarifiuti innamorato della tecnologica Eve, non si può non odiare il malefico Auto e non si può non tremare nella scena della discarica sulla nave spaziale.

E tutto mentre sullo sfondo assistiamo alla degenerazione della razza umana, incapace di camminare, agire, pensare da soli, senza l’ausilio della tecnologia, una degenerazione interrotta proprio da uno dei “pasticci” di Wall•E.

Ed è pazzesco come Pixar ha dato vita e sentimenti a dei robot che non sono esattamente antropomorfi. Era già riuscita egregiamente in questo compito con i pesci di Alla ricerca di Nemo e le macchine di Cars, ma ora si è superata. Wall•E, Eve e quasi tutti gli altri robot sono vivi e comunicano i loro stati d’animo praticamente senza parlare.