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170 – #bsb

È alla fine è andata e parlando sinceramente, pensavo peggio.

Certo, prendere 2 cameraman e 2 maxi schermi che proiettassero indiretta quello che succedeva sul palco anche per chi era lontano era troppo.

Certo, potevano evitarsi tutti quei discorsi infarciti di inutile retorica e di messaggi promozionali ogni 2 canzoni.

Certo, potevano evitare di fare tutte quelle nuove canzoni tratte dal nuovo album (anche se la cosa inquietante era vedere gente che le sapeva e le cantava).

Però vedersi aprire il concerto con The Call, vedere dal vivo la coreografia di Everybody, risentire As long as you love me e vedere chiudere il tutto con quella bomba di Larger than life… Ecco, come dire: ne è valsa la pena.

167 – #Max20

Che poi alla fine domenica sono riuscito ad andare, per la prima volta nella mia vita, ad un concerto di Max Pezzali, insieme a G. e I.

Inutile dire quanto mi sia piaciuto, a parte l’inizio incerto con le canzoni del nuovo album (che non apprezzo molto) e una serie di lyrics backdrop piuttosto scialbi e amatoriali (ma dico io, anche il Times New Roman dovevano usare? Ci mancava poco che comparisse anche il Comic Sans!).

Inutile parlare delle emozioni nel ricordarsi ancora a memoria tutte (TUTTE) le canzoni e riuscire ad associarla ognuna ad un ricordo più o meno felice dell’infanzia.

E il tutto è stato apprezzato maggiormente visto che eravamo seduti in ottimi posti numerati. E questo è solo merito di G. che si è sbattuto per comprarli.

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U2 a 360°

È stato annunciato da pocchissimo il nuovo tour mondiale degli U2, che arriveranno a San Siro a Milano martedì 7 luglio.

Ho già assistito, proprio a San Siro ad una data del Vertigo Tour, precisamente il 21 luglio 2005. Le sensazioni provate sono ancora adesso quasi indescrivibili e mi è piaciuto un sacco. La musica, le scenografie, gli effetti di luce, la dimensione del palco, la partecipazione del pubblico.

Però con questo tour ho qualche riserva, non avendo ancora ascoltato il nuovo album (ma è già in vendita o no?) e non vorrei ritrovarmi ad un concerto che si incentrerà su un disco che magari non mi piacerà neanche.

U2 360°

Però, dopo aver letto le informazioni sul sito ufficiale del tour, ho proprio voglia di andarci: lo Show Director Willie Williams, in collaborazione con l’architetto Mark Fisher, ha creato infatti un innovativo design per il palcoscenico che offre una visione a 360° senza ostacoli per il pubblico, che quindi circonderà su tutti i lati la band.

U2 360° - Carina San Siro Milano

A questo punto però il problema è chiedere un permesso a lavoro. Qualcosa mi dice che molti miei colleghi vorranno andarci e almeno qualcuno dovrà rimanere in ufficio a lavorare. Ma proprio di martedì dovevano farlo!?

Pensiero fisso

Una giornata piuttosto piena quella di venerdì.
Tra lavori da (tentare di) finire ovviamente all’ultimo momento, quando ero già in ritardo, tra chiavi perse e poi ritrovate. Con un’arrabbiatura che è sfumata solo dopo essermi sfogato con Love, una volta che eravamo bloccati nel traffico del tratto urbano dell’a4. Giusto per imprecare contro tutti quelli che in quel momento stavano andando a Bergamo.
Arrivati in ritardo, come sempre. Ma è stata una bellissima serata. Il Riki è veramente bravo a cantare. E dal vivo rende benissimo. Una scaletta che ci faceva tornare agli anni ’80 e una canzone che ci ha dedicato che mi ha emozionato. Tanto ma tanto.

siamo così
è difficile spiegare certe giornate amare,
lascia stare, tanto ci potrai trovare qui

Poi c’è stata la consegna del regalo al Nicola. Un po’ in anticipo e lui l’ha pure aperto. E mi sa che adesso ci starà pure giocando 🙂

E in tutto questo, solo un pensiero fisso. Io, a Bergamo, sto bene.

Bollettino medico

Direi che qui urge un aggiornamento sulle condizioni di salute del sottoscritto.
La febbre è sparita, da qualche giorno. Però rimane tosse e raffreddore.
La tosse di solito si manifesta quando rido di gusto, come ad esempio mentre stavo vedendo l’ultimo episodio delle Disperate, con Bree vs la nuova vicina antipatica. Quando la odio! La nuova vicina antipatica, non Bree! Comunque stavo ridendo e all’improvviso la risata mi si è soffocata in gola e si è tramutata in un cof cof secco. E tutte le volte che facevo cof mi faceva pure male la gola. Già.
Il raffreddore, ma non so se è un raffreddore, si manifesta nei soliti modi: naso che cola all’infinito, miliardi di fazzoletti usati in una sola giornata e startuni che arrivano nei momenti più impensabili.
Visti i sintomi e vista la – col senno di poi – giusta insistenza del Love, è stato unilateralmente deciso di annullare la trasferta a Bergamo per il concerto del Riki. Buaaaaaa!!! Che ovviamente mi ha fatto sapere che non mi perdonerà (mai, mai, mai e ancora MAI) l’inguistificata assenza, però è buono, quindi mi invita alla sua festa di compleanno.
Il problema però non era la trasferta a Bergamo, il lungo viaggio, il passare i miei meravigliosi germi a tutto il locale. Il problema è anche solo varcare la porta di camera mia, col suo clima tropicale, unmido e dalla temperatura elevata, con tanto di fragranza di timo (per facilitare la respirazione). E se è già un problema varcare la porta di camera mia verso il resto della casa (freddo, buio e brutto), potete immaginare quanto sia ben più problematico uscire al freddo di fuori casa. O uscire al freddo di fuori casa ed entrare nel freddo della macchina.
Sì, conviene continuare con la reclusione. E si va a letto presto, la sera. Insomma!

La fine del concerto

Non ho parole. Un concerto fenomenale, 3 di ore di un peccato acceso che danzerà riscaldando ombre dietro noi! Sugli spalti, comodissimi, in primissima fila, a due passi in linea d’aria dal palco. Sì, un po’ laterali, forse ci siam persi il bello degli schermi led semitrasparenti e vedere le loro (probabili) ombre suonare su uno sfondo infuocato.

Però bello. Anzi, indescrivibile.
Cantare a squarciagola le parole, assaporare i testi. E rendersi conto di quanto è tremendamente reale il contenuto di Piombo, mandato in loop. E averne i brividi. Solo strumentale, un pochettino più lenta della versione dell’album. Con luci anch’esse in loop su quell’unico movimento ondulatorio.

L’aria è più pesante che mai quando un fantasma ci ruba l’ossigeno
Quando il futuro è solo piombo su queste città
Sotto una cupola che sembra la normalità.
L’aria è più pesante che mai e brucia tanto che manca l’ossigeno
Troppi silenzi in quel cemento che già sanguina
Troppe speranze nel mirino che ora luccica.

In attesa di un concerto, si va ad un altro!

L’abbiamo scoperto per caso ieri sera. E oggi eravamo in giro a cercare i biglietti. Ma, contro ogni più rosea previsione, li abbiamo trovati. In Fnac. Due biglietti per il concerto di domani sera dei Subsonica!
L’appuntamento è alle 21.00 al Datchforum di Assago, dove ho già visto (un anno fa, giorno più, giorno meno) Red Hot Chili Peppers (deludenti!!) e Muse (grandissimi!!).

In tutto questo però.. non ho ancora avuto modo di parlare con i miei della montagna per il w-end. E si è “accumulato” anche il concerto!

Così, armato di coraggio, appena arrivato a casa saluto la genitrice, intenta a correggere pacchi di compiti. Provo con una frase diretta: “domani vado al concerto dei Subsonica”. Alza la testa, mi guarda per un nano secondo e la riabbassa sui compiti. Maccheccavolo significa????
Nel frattempo vado in cucina, mi faccio un tea caldissimo, assolutamente bollente (che fa da colazione pranzo e merenda) e torno in tinello per berlo, mentre lei continua imperterrita a fare quel che deve fare. Boh.

Vedremo questa sera a cena che storie mi tireranno fuori. E vedremo cosa diranno per la montagna. Certo è che, nel caso, devo iniziare a preparare tutto questa sera! I panini per domani, cercare un cappotto più facilmente nascondibile nello zaino, vestirmi a strati, preparare le cose per la montagna. Ovviamente prima o dopo di andare in redazione.
Che streeeeess