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WiiRegali

Oltre ai bellissimi conigli vinilici, al kit per il capodanno, ad un regalo ancora impacchettato, alla Canon-autoregalo e ad un maglione a righe, mi sono arrivati anche un po’ (due) di giochi per il Wii.

Ovviamente, in forma di download digitale, con tanto di messaggio/pacchettino. Ed è sempre bello vedere il Wii lampeggiare di blu, accenderlo e scoprire la sorpresa 🙂

I due regali sono:

  • Secret of Mana per VirtualConsole. Primo capitolo (secondo, per i giapponesi) della famosa saga di di Squaresoft, uscito su SuperNintendo. Tutte le info qui su Wikipedia.
  • Cubello per WiiWare. Semplicemente fenomenale, per quando sia “solo” uno strano sparatutto.. info qui, sul sito Nintendo.

Belli belli belli.

Anche se immagino che presto non avrò più tempo per giocarci. E rimarranno lì ad accumulare polvere…

Lo accendiamo?

Cena tranquilla. Cars su raiuno (come se già  non l’avessi visto e rivisto in dvd). Un salto in salotto giusto per scoprire che anche lì è stato fatto un presepre e accendere, dopo un sacco di tempo, il Wii. Nel frattempo scocca la mezzanotte. Una partitella a Sonic the Hedgehog, poi a Final Fantasy Crystal Chronicles: My Life as a King. Poi un giretto sul canale Nintendo a guardare i filmati del nuovo Animal Crossing. Però no, su Wii non lo voglio. Sarebbe impossibile da seguire, tutti i giorni. Però sembra interessante il “nuovo” Fire Emblem su DS. E sul WiiWare ora è disponibile World of Goo – bello bello, ma tanto ce l’ho già  sul mio Mac – e quella figata di Cubello, che potrei volere. E il tutto mentre su Virtual Console sta per uscire Secret of Mana..

Ah, è vero. È Natale. Auguri?

Carattere

È che a volte non mi capisco, né mi piaccio. Per nulla. Per come mi comporto, per come agisco, per come mi sento poi e per quell’inutile senso di orgoglio che in realtà  non mi porta da nessuna parte.

È che mi arrabbio, per cose che prima mi facevano ridere o sorridere. Però dette una, due, tre, quattro, cinque volte, dopo un po’ non mi divertono più. Per nulla. Mi innervosiscono. Perché per quanto voglia apparire come il bambinetto giocoso viziato stupido e rompiscatole, in realtà  non lo sono. O se lo sono veramente, non voglio essere così. Per nulla.

E non so perché, ma mi infastidisce l’uso di questa mia autoironia da parte di altri. E l’indice secondo cui l’uso diventa abuso, quindi insopportabile, è troppo, troppo ristretto.

Poi non sopporto per nulla i ritardi. Ma proprio zero. Il che è abbastanza ipocrita, visto che io molto spesso ritardo. E qui, ovviamente, nel ragionamento parte l’autogiustificazione. In virtù del fatto che spesso, ci sono impedimenti esterni quando sto tentando di uscire di casa o che, bene o male, in caso di eventi importanti (lavoro?), appuntamenti combinati particolarmente complessi o particolarmente lontanti, tento sempre di ridurre ad un margine tollerabile il ritardo.

E poi boh.

Che forse sia il Natale che si avvicina e l’ipocrisia di fondo che aumenta e diventa sempre più preponderante che mi infastidiscono e mi rendono così intollerante alle sciocchezze?

Mi sa che è meglio dormirci sopra