Sì, sono stato tutto il giorno alla Cresima del nipote di B. Dovete lamentarvi ancora per molto?
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Andata e ritorno con in mezzo una cena
Il problema è che me accorgo sempre quando me ne vado. Ma quella casa mi manca. Tanto, tanto, troppo.
È ancora troppo presto
Vi è mai capito di essere nel letto, luce spenta e non riuscire a dormire? Continui a pensare che devi liberare la mente in modo da non aver più nulla da farle fare e riuscire quindi finalmente a dormire.
E invece succede quella strana sensazione. Come se tu diventassi piccolo piccolo e il letto e la stanza sempre più enormi. Da bambino mi succedeva sempre, soprattutto quando ero a letto ammalato. Ma diventava spesso un incubo di cui avevo una paura folla, visto nel buio della stanza comparivano ingranaggi sempre più grandi che venivano verso me.
Ora invece l’incubo è interno a me. Perché ora sono i pensieri a tenerlo sveglio e mettermi paura. Penso ai capitoli e agli argomenti dei libri, vedo impressa nella mia memoria la pagina del sito orribilmente sfigurata da Internet Explorer, la collego a porzioni di CSS e penso a come risolvere il bug, rileggo mentalmente email che mi fanno girare le scatole e pendo a possibili probabili risposte.
Ma tutto questo non va bene, perché tra non meno di 4 ore devo svegliarmi, lavarmi, sbarbarmi, fare colazione e prendere un treno per Milano, ricordandomi di fare il biglietto.
Settembre meno due
Che poi, niente. Così all’improvviso arriva settembre e inzia l’ansia, con due esami troppo presto e che devo passare, con un lavoro troppo lungo e difficile da portare a termine il prima possibile, con l’altro lavoro messo in standby causa ferie estive e quello collegato da iniziare, uno che boh chissà se parte, un altro che forse invece era meglio lasciar perdere.
Threadless
Voi che abitate l’internet, dovreste ricordarmi una cosa:
mai comprare da threadless.
Non è possibile che, una volta completato l’ordine, mi accorgo che c’era l’ennesima maglia che dovevo avere.
Cioè, no, dai, non è possibile!
Periodu
Boh, solito periodo un po’ così…
Vacanze che volgono al termine, troppo poco mare e l’impossibilità di rientrare nell’ottica dei libri e del lavoro.
Passerà , si farà il solito rush finale, ma quest’anno pesa ancora di più.
L’entusiasmo si sta spegnendo.
[dopo mesi] Madrid on Flickr
Alla fine ce l’ho fatta.
Ho finalmente scaricato le foto del viaggio (di mesi fa) a Madrid.
Le ho riguardate e sono molto soddisfatto. Ce ne sono molte che vorrei pubblicare sul Flickr, ma sono tutte con i miei compagni di viaggio (e di uni) e non mi sembra il caso.
Così ho selezionato una manciata di foto neutre. Che ne pensate?
Riassunto delle puntate precedenti
No, niente, sono tornato.
Con un iPhone 4 e un blueray di 9. Sì, quella roba di Burton, che da noi non è ancora uscita al cinema.
Bellaroba
Oggi, giornata di grosse litigate in famiglia.
Come ogni domenica, che non è mai possibile che si possa stare tranquilli.
Motivi del contendere il fatto che sia sempre fuori casa. Un sempre che – ad esempio – nell’ultima settimana ha corrisposto a 3 eventi: lunedì sera, cena da un’amica a Milano. Venerdì sera, cena a casa di una carissima amica a Legnano. Sabato sera, mezzo pomeriggio fuori e un’altra cena (questa volta di compleanno).
In pratica, è troppo. 3 sere fuori su 7, in estate, quando non ci sono lezioni, e sto comunque lavorando su alcuni progetti.
Ma è veramente troppo?
Poi, non si sa come, si passati al fatto che loro, in realtà , sono solo preoccupati. E che no, le storie che fanno quando io voglio uscire, non è perché non vogliono che io esca, è che si preoccupano. Al solito, a me non sembra, ma a quanto pare sono io il problema che non capisce mai niente. Tento di ribattere dicendo che qualche volta mi farebbe piacere sentire anche solo un ok, ciao, stai attento e divertiti. Sono scoppiati a ridere. Che queste cose succedono solo nei film. E quelli che ti trattano così, alla spalla ti pugnalano. Eh? Ma siete completamente impazziti?
Poi sono passati beffardi alle vacanze, attaccando con un ma quest’anno viaggi pazzi non fai? Già , i miei viaggi pazzi. Quali? Quei 10 giorni in Grecia tra Atene e Syros due anni fa? Il w-end sfigato a Stoccolma in cui mi sono ammalato (ancora li sento ripetere se non fossi partito, non ti saresti ammalato)? La settimana a Madrid a trovare una compagna di università ? Non so, forse abbiamo metri di giudizio diversi, ma quelli non mi sembravano viaggi pazzi.
In ogni caso, avevo risposto che ci stavamo ancora pensando e dovevamo controllare treni e alberghi, ma quasi sicuramente facciamo 4-5 giorni questa settimana, probabilmente a Zurigo.
Tutto questo verso mezzogiorno.
Poco fa passa Padre in camera, vede che stavo trafficando con i vari siti di booking, chiede se avevo deciso. Rispondo di sì, che stavo prenotando. Dillo alla mamma, mi raccomando. Ma scusa, non ne avevamo parlato meno di 4 ore fa?
Vado su, è in balcone che legge.
– La vacanza è confermata.
– Ah sì?
– Sì, a Zurigo.
– A Zurigo? Ma sei matto?
– Perché? È vicina, si sta freschi, non ci sono problemi di prenotazione e non costa poi tanto.
– E quando?
– Ho il treno da Centrale domani alle 9.
– E con chi?
– Io e B.
– Bellaroba.
Del perché di mille cose da fare oggi ne ho fatta mezza
Era lunghissima.





