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Lady in Korea

Questa non sta ferma un secondo.

Prima tre cambi d’abito in un solo giorno:

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Poi pure un live in cui, oltre a vedere un suo fan/sosia al minuto 0:49, sgambetta allegramente in questo miserissimo abitino nero con delle spalline decisamente.. ehm.. importanti.

Poi, come se non bastasse, finisce pure su Maxime.

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E come al solito, tutto il materiale gaghesco arriva da Popslut (qui e qui). Come cavolo fa ad averlo lui, prima di tutti!? Eh?

Un’esplosione di bolle rosa

David LaChapelle ci regala questo fantastico scatto della Lady Germanotta per la copertina del Rolling Stone.

Rolling Stone cover - Lady GaGa by David LaChapelle

Denudata, anche del suo fiocco/corno di capelli, vestita di sole bolle rosa, in universo rosa, forse troppo.

E come dice il mio spacciatore di fiducia:

Sono assolutamente certo che la qui presente sia l’edizione di Rolling Stone del pianetanatale della bolleggiante GaGa (fotografata da LaChapelle). Perché questo lato di galassia non è ancora pronto per tanta arte, sperimentazione, cherry cherry boom boom.
E quel tono di rosa? E’ assolutamente incompatibile con l’occhio umano. Anzi, mi raccomando: non fissatelo troppo a lungo senza indossare degli occhiali con display.

Lady GaGa-RollingStone cover David LaChapelle - HD

Update: cliccando sulla miniatura qui a sinistra potrete scaricare la versione in HD della copertina, ringraziando SuperPop.


Corollario

Mai tentare di fare foto ravvicinate alle 2 di notte, disattivando l’autofocus, pensando alla sveglia alle 5 del giorno dopo per prendere il treno delle 6 per andare a Parma.

I risultati sono pessimi, come avete notato nelle foto del post precedente.

It has been a long, long day for a shopaholic like me

Mattina decisamente intensa, in quel di milano.

Cuctus Pups rosso di Tokidoki:

Cactus Pups rosso by Tokidoki

7,20€, in contanti


Camicia viola di Zara:

Camicia viola di Zara

24,90€, con Mastercard


Cintura 100% cuoio di Zara:

Cintura di Zara

24, 90, con Mastercard


Polo a righe di Zara:

Polo di Zara

24,90€, con Mastercard


Cravatta di Nara Camicie:

Cravatta di Nara Camicie

19€, con Mastercard


Cravatta a righe bianche e viola, da Andriew’s Tie:

Cravatta di Andrew's Tie

23€, con Mastercard


Orologio Crystal Clear Digital by Starck di Fossil:

130€, con Mastercard


Pranzo per due da McDonald:

12,60€, col bancomat


Due SIM Tutto 3:

Due sim Tutto 3

20€, con Mastercard


Pila sostitutiva per il vecchio orologio Fossil:

Pila sostitutiva vecchio Fossil

7€, con Mastercard.
Errore nella transazione, pagamento rifiutato.

7€, con il bancomat.


Felicità quanto basta e ottima compagnia:

non ha prezzo.

Ci sono cose che non possono comprare.

Per tutto il resto, c’è Mastercard.

Quando il particolare è il totale

Il pomeriggio del secondo giorno del viaggetto (sfortunato) in terra svedese l’abbiamo passato al Moderna Museet, rischiando addirittura di farci chiudere dentro e con la febbre che iniziava a salire.

Bella l’esposizione permanente (voglio quella carta da parati by Andy Warhol, quel quadro gigante di Dalì e quel Picasso), ma sono stato colpito anche dall’esposizione temporanea delle opere del fotografo tedesco Andreas Gursky.

Gursky realizza foto in grande (grandissimo) formato, giocando moltissimo con fotomontaggi e modificando le proporzioni degli elementi. Spesso rende l’uomo piccolo, minuscolo, in confronto al mondo, sia naturale che artificiale. Ci si perde nella qualità compositiva delle sue foto, ci si cruccia nel comprendere il metodo di realizzazione, ma spesso non si può far altro che rimanerne sbalorditi dalla quantità a volte ossessiva di dettagli che però non va a intaccare la totalità del lavoro.

Colazione, ospedale, Hard Rock e cubocilindrocielo.

Eviterei di riproporvi il racconto della prima gita in ospedale, avvenuta sabato mattina, dopo la prima, favolosa colazione allo Sheraton.

Riassumendo, son poche le cose fondamentali da dire. Ero diventato tutto rosso, preoccupatemente rosso. La richiesta di aiuto in reception, se c’era un medico. La decisione di andare in ospedale. Un taxi enorme per soli noi due. L’efficienza dell’accetazione del pronto soccorso. Il mio numero di assistenza sanitaria svedese, costato solo 300Kr. Il medico biondissimo, occhi azzurrissimi, dall’english semplicemente perfetto (adoro!). E la diagnosi (poi si scoprirà) sbagliata: si pensava ad una semplice allergia a qualsiasi cosa.

Comunque, sul viaggio di ritorno verso l’arbergo, ci siamo fermati nei dintorni della Libreria pubblica di Stoccolma. Nulla di che, dai. Disegnata da Gunnar Asplund e completata nel 1928, è semplicemente un cubo con 3 enormi portali decorati con svastiche (che ai tempi avevano un significato completamente diverso dall’attuale), un fregio continuo pieno di finti geroglifici che rappresentavano le cose più assurde, il cilindro posizionato sopra.

Cubo, cilindro, cielo

Come? Vi ricorda la Scala? Cosa? Le polemiche per il suo ampliamento? Beh, in Svezia avevano già una cosa del genere. E nessuno ha polemizzato, mi sembra.

IngressiSoluzione d'angoloGeroglificiMotivi ornamentali ora non ben vistiDistorsioni frontaliGiochiamo a tris?

Il tempo, nel frattempo, si divertiva a prenderci in giro. Sole, nuvole, caldo, freddo, vento e micro-fiocchi di neve. Una breve sosta al McDonald lì vicino per un caffè caldo preso dal Byb. E poi un salto all’Hard Rock Cafè, per comprare una maglietta figosissima. Forse un po’ troppo, per il mio stile, ma di tanto in tanto si può pure trasgredire, no?