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Sognando martedì (o mercoledì?)

Ok. Sono giorni decisamente pesanti. Sommerso di cose da fare per l’uni e impegnato in lunghe e faticose giornate lavorative, che tra partite da attendere e speciali di natale e capodanno, sembrano non finire mai.

Poi arriva la mattina. E la necessità  di svegliarsi, presto, ad un orario decente, per andare a tagliarsi i capelli, sistemarsi quella maledetta barba, fare le tavole, pensare alla consegna di lunedì, andare a prelevare, comprare la custodia per la nuova bestiolina.

Qui si dorme molto e male, non riuscendo però ad essere fresco e riposato. 

E le cose si tirano per le lunghe e non sono mai convinto del risultato.

In più piove piove piove e mi mette tristezza.

In fondo, devo solo arrivare in qualche modo almeno a domani e alla cena di domani sera. E poi, tirare fino a martedì sera (o mercoledì?) per potermi godere qualche giorno di totale e assolutamente meritata vacanza.

Meraviglie di After Effects

Ok.

In uni stiamo affrontando un mini-corso di Movie Design e le prime rudimentali tecniche di After Effects. Inizi a capire come funziona il programma, ciò che ci sta dietro e ti esalti quando riesci ad animare un tristissimo sacchetto della spesa che ti hanno assegnato come animazione.

Poi scopri che questo è stato realizzato con AE. E pensi maledetto Justin!

Metti il video il loop, per carpirne i segreti, per capire i singoli effetti e tecniche usate.

E ne rimani affascinato. Poi scopri che sono stati loro. Gli stessi del video di Gnarls Barkley. E poi scopri, nella pagina del progetto, che non solo hanno usato After Effects, ma anche Illustrator, Photoshop, Shake, Maya, 3DS Max, Avid, Flame. 7 animatori e 17 giorni di lavoro.

E inizi a pensare che quel programma è una figata. Bastano solo un po’ di idee e tanto tanto tanto tanto tempo per giocarci e sperimentare.

E poi, di nuovo, fai ripartire J.T., un’ultima volta.

Voglia

Ecco, ogni tanto ritornano.

Ritorna la voglia di prendere quelle 4 cose che ho e andarmene, andarmene da qui e non tornare più.

Voglia, insomma, non so. Forse è quasi una necessità . Perché qui io non ce la faccio.

Però dovrei essere più impulsivo, avere veramente il coraggio di farlo.

E invece mi blocco. Mi blocco davanti al come farò a vivere, dove andrò, che ne sarà  dell’uni.

E invece mi blocco. E così perdo tempo. Perdo tempo al pensare a come dovrebbe essere, perdo tempo nel non fare quello che dovrei fare e mi riduco, così, all’ultimo.

E mi si chiude lo stomaco, come sempre. E non riesco a mangiare, mi viene il vomito a sentire solo l’odore di cibo. Non voglio mangiare. Non voglio mangiare qualcosa che viene da loro, non voglio avere più nulla a che fare.

Sono stufo, stufo, stufo, stanco.

Dicono che le cose sono cambiate, che io sono matto e mi fisso, mi fossilizzo sulle cose, sulle virgole, sui punti e virgola.

Ma io ho chiesto e preteso solo una grande, importante cosa.

Che si rimangiassero quello che mi hanno detto.

Che si rimangiassero quello che mi hanno detto quella sera, su quella scala, quando volevo uscire.

Che si rimangiassero quella cosa che mi hanno detto e che mi ha – letteralmente – ucciso.

Che si rimangiassero quella cosa che mi hanno detto e che li ha – letteralmente – ucciso ai miei occhi.

Dopo quello, loro per me non sono più nulla.

E possono avere torto o ragione. Può per loro essere facile o difficile.

Possono leggere questo o può esserci qualcuno che sta leggendo e poi spiffera tutto (beh, nel frattempo voglio proprio ringraziare questa persona: sì, si è dimostrato/a un/a grande amico/a nei miei confronti).

Io non sarò perfetto, ho fatto i miei errori, non sono come loro mi vogliono.

Ma una cosa così, signori, cambia tutto.

E non riesco a capire se non hanno ancora capito, se vogliono fare finta di nulla o se, semplicemente, se ne fregano di quello che dico.

Perché tanto vale molto di più un saluto non dato, le ciabatte non indossate, i pantaloni tenuti un giorno in più, i discorsi sbagliati fatti mentre dormo.

In fondo, è solo una questione di valori e punti di vista, no?

E nessuno può dire se sono giusti o sbagliati, no?

Quindi, i miei sono sbagliati, i vostri no. Giusto?

Games, everything.

Di pubblicità  che interagivano tra diversi elementi nella pagina se ne sono viste un sacco e le prime, guardacaso, arrivavano proprio da Apple, per la sua campagna Mac vs. Win.

Ora, approda anche su Yahoo! Games…

Apple’s newest online ad has a pretty cool media placement — something that we’re starting to see more and more. Its agency, TBWA/Media Arts Lab, created an iPhone ad for Yahoo Games, where the iPhone action — in this case, gameplay — begins to move all the elements on the page.

Interessante, no?

via iSpazio via MacRumors

Ieri.

È stata una giornata semplicemente tremenda.
A partire dal risveglio, accompagnato da fastidiose urla, il viaggio in treno, l’esame di disegno, la mano che doleva a furia di tracciare linee, scrivere e cancellare, il non pranzo, la lezione di movie design (inutile!) e l’infinito viaggio di ritorno a casa, tra treni impazziti, pieni come carri di bestiame, ritardi, pioggia e troppe – troppe – cose in mano.
E l’unica che poi volevo era un po’ di tranquillità  e un po’ di riposo.
Ma una delle due, ovviamente, non c’è stata.

Aggiornate subito?

Ci è voluto più tempo a fare il backup di tutto (intuilmente) che non ad installare la nuova versione.
A livello estetico, ne vale assolutamente la pena.
Peccato però che non riesco a passare dalla modalità  di edit post visuale a quella html o viceversa: se clicco, scompare completamente la finestra di edit. E sono bloccato nella modalità  HTML. :(((

Update: Problema risolto: era un mancato aggiornamento della cache di Google Gears. È bastato eliminare l’autorizzazione al blog dal pannello di controllo di GG  e poi riattivarlo dalla dashboard di WP -> strumenti -> strumenti.