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Gli Incredibili. Sugli schermi di Little Big Planet

Altro aggiornamento di contenuti per Little Big Planet.

L’unico gioco che a più di un anno e mezzo dall’uscita nei negozi è ancora vivo e vegeto grazie ai continui aggiornamenti degli sviluppatori.

Questa volta tocca alla saga degli Incredibili di Pixar.

Nuovi oggetti di gioco, un livello, nuove bolle premio e soprattutto, tutti i costumi dei personaggi principali del film di animazione.

Inutile dire che voglio, necessito, ora e subito il costume di Edna Mode.

Però, ecco, non posso scaricarlo subito. Devo aspettare l’8, cavoli!

Se telefonando…

Ecco, alla fine le telefonate sono quelle che servono.

Quelle che ti immagini di fare arrabbiato nero, ma che poi non riescono così.

E quelle che poi, insomma, ci si dice quel che serve per chiarirsi, si sussurra, si bisbiglia e poi si va avanti, con un po’ più di serenità adosso.

E quelle che poi, una volta messe giù, ci si manda un messaggino.

Un tranquillo venerdì di regime (nella celebre democrazia del Bananistan)

La notizia ha quasi dell’incredibile.

Invece purtroppo è vera.

Protagonisti gli agenti della Digos, dei grafici di SKY, un foglio A4 e Quintiliano

Vi lascio solo questa citazione, la chiusura dell’articolo di Travaglio apparso sul Fatto Quotidiano

Proseguono intanto, con posti di blocco e unità cinofile, le ricerche del capocellula, il succitato Quintiliano, resosi irreperibile.

Se volete farvi del male, qui c’è l’articolo completo.

Commenti a freddo su Raiperunanotte

Ok, oggi è il domani di ieri sera.

E sono arrivate le prime solite notizie previste:

È partita la guerra dello Share con Auditel parla di 13% totale (escludendo gli streaming web), mentre la RAI smentisce e parla si e no di un 3-4% massimo. Intanto Current su twitter parla di “1.039.000 telespettatori solo su Current (in media 538.000 al minuto). 9,13% di share sulla piattaforma SKY”.

Berlusconi definisce la trasmissione inaccettabile, attacca Santoro e c’è già chi si sta muovendo per provvedimenti disciplinari nei confronti di Santoro.

C’è una trendmap simile a quella che avevo postata ieri, ma che include il confronto con altre parole chiave. Risultato? Ieri sera il tag #raiperunanotte ha quasi raggiunto il volume di #obama su twitter. (ringraziando Ezekiel per il monitoraggio e il tweet)

Questo invece il trend geografico, ringraziando sempre Ezekiel, che evidenzia ancora il digital divide che regna nel Sud Italia:

Poi, alcune segnalazioni di post (a mio avviso) interessanti:

Rai per una notte: era o non era TV? su Media-Mondo
Santoro, lo share e la rivoluzione su Crisis? What crisis?
L’insostenibile leggerezza di minimizzare su Telemac0
“Rai per una notte” ex post di Roberta Milano
Raiperunanotte e la distribuzione dei contenuti televisivi di Nicola Mattina

E giusto per la cronaca, mi ha fatto un certo effetto comparire sulla pagina di Twazzup come uno dei maggiori influencer relativo all’evento e ricevere un sacco di retweet 🙂


Aggiornerò il post man mano che troverò nuovi post interessanti

Toh, un cuoco! – Commento a caldo per Raiperunanotte

È finito da poco Raiperunanotte.

Le cifre sono impressionanti: 120.000 utenti unici in streaming collegati a live.raiperunanotte.it, quelli collegati dalle home dei vari giornali, diversi canali televisivi terrestri (locali e non), il supporto satellitare di Current.tv, alcune radio (circuito Radio Popolare ma anche RadioNation1 via web), gruppi d’ascolto in 200 piazze d’Italia oltre a tutta la gente fuori dal palazzetto di Bologna teatro dell’evento. E poi gli sponsor (prima tra tutti Fastweb) e le donazioni (50mila donazioni da 2.5€) per finanziare la trasmissione.

Notevoli, veramente notevoli gli interventi di tutti partecipanti, a partire da uno scoppettante Luttazzi (finalmente in “tv” dopo 8 anni), passando per Lerner, Travaglio (1 e 2), Gabanelli, Monicelli, Vauro, Crozza, Santoro. Unica stonata, forse Morgan, chiamato perché escluso, ma che non è riuscito (per un motivo o per un altro) a fare un discorso sensato con dei contenuti e ha interrotto senza possibilità di rimediare Iacona.

Non più talkshow con politici litiganti, ma un vero e proprio evento che è riuscito a mescolare i mezzi di comunicazione. Interessante come un format, Annozero, tutto sommato vecchio e noioso che nasce dalla tv, si sia è trasformaro in altro, finendo principalmente sul web e riescendo a generare un’ondata di commenti tramite l’hashtag #raiperunanotte (qui su Twazzup), tanto da incuriosire anche utenti Twitter di altre nazioni. Si parla di oltre 4000 tweet all’ora, record storico per l’Italia e secondo Trendistic, si è raggiunti lo 0,18% (anche se avevo visto anche un 0,19) di tweet sul totale. Un numero veramente impressionante, calcolando la diffusione di Twitter in Italia rispetto al resto del mondo

Un mix di mezzi, che porta anche l’esperienza della “tv” ad un altro livello, abbandonando la passività e rendendola invece attiva, commentabile. Genera discussioni in realtime e ulteriore diffusione per l’evento. Ma come dice Vittorio Zambardino:

Domani si vedrà meglio tutto ciò che è successo

[…]

Ma forse la cosa più probabile è che scoppi qualche “scandalo” e che si riprenda a discutere di “regolare il web”

che si lega indissolubilmente al dubbio che compare su L’Espresso:

Ma Raiperunanotte, […] è stato anche il battesimo di una nuova televisione: quella che non ha paura, quella che è forse normale in tutti i paesi dell’occidente, ma che da noi è diventato impossibile fare.

Non si sa ancora se è una televisione possibile, o se rimarrà l’esperienza di una sera: ma guardando e ascoltando gli ospiti di Santoro parlare, veniva da chiedersi che cosa sarebbe oggi l’Italia se per quindici anni non fosse stata anestetizzata da una comunicazione omologata, paludata, autocensurata anche nelle trasmissioni meno controllabili dal governo, come quelle di Floris e Santoro. Veniva da chiedersi che cosa sarebbe oggi l’Italia se i telegiornali non fossero – sempre, anche nei periodi in cui Berlusconi non è stato al governo – dei grandi silenziatori e degli inesorabili frenatori.

Per chi si fosse perso Raiperunanotte, è qui su RepubblicaTV, mentre sul Corriere c’è un buon riassunto dei passi più salienti della trasmissione.

Rai per una notte

Ora in onda, sul web (uno tra tutti qua: live.raiperunanotte.it), in radio, o in TV (RaiNew24, Current TV al canale 130 di Sky).

Raiperunanotte, la trasmissione che forse diventerà un’evento molto importante per la storia dei media, contro il regolamente sulla par condicio che di fatto ha eliminato i talk show dai palinsesti televisivi in un momento – quello che si avvicina alle elezioni – in cui invece la gente ha bisogno di essere informata.

Come dice Santoro, organizzatore e conduttore della serata:

Rai per una notte’ è un avvertimento democratico che serve a rompere il silenzio e bucare il filo spinato che rischia di avvolgere la Rai. […] Andremo in onda per riaccendere l’informazione che è stata spenta – continua Santoro – Per la prima volta si potrà parlare dello sciopero bianco degli abbonati della Rai, privati dei loro programmi che cercheranno in tutti i modi di rivedere. Da Bologna racconteremo quello che ci è accaduto realmente in questi giorni perchè non è stato fatto con chiarezza

La serata è stata finanziata dagli sponsor (uno tra tutti, Fastweb) e con la raccolta di 50mila donazioni da 2,5€, nonché supportata da Al Gore e dalla sua rete televisiva Current TV.

That’s H3G Italia: giusto perché è un po’ che non ne parlo (male)

Anche se hanno rilasciato un giochino stupido ed orribile su facebook, io a loro ci voglio bene e mi fanno pure risparmiare un po’ di €.

Ho delle tariffe oneste che non discriminano chi chiamo, posso usare persino internet in tethering quando Tiscali mi abbandona senza sovrapprezzi e mi è addirittura permesso di generare traffico voip o di filesharing.

Ma visto che io a loro ci voglio tanto bene, è vero che presto se ne usciranno con una nuova Gente di 3 meno costosa?

Cioè, è vero, per esempio la TIM propone una favolosa offerta che a soli (!) 4€ la settimana offre ben 1 ora (1!) di chiamate verso tutti a settimana, quindi non mi dovrei lamentare più di tanto, ma ormai la 3 mi ha abituato a spendere poco e deve continuare così, no?

Disclaimer: Nella scrittura di questo post nessun Lore! è stato maltrattato. Il post deriva solo da una riflessione scaturita da una lunga conversazione del Lore! con una persona intelligente ed interessante; tale conversazione ha fatto pensare al Lore! quanto sia più facile parlare di problemi e disservizi piuttosto che di come ci si trovi bene.