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The After Years

Visto che mi sono accorto che negli ultimi 3 mesi, secondo l’estratto conto appena arrivato, ho messo da parte ben 16,50€, ho deciso che, già che ci sono, li spenderò tutti.

Ovviamente in un gioco. Si tratta di Final Fantasy IV The After Years, disponibile unicamente via download su WiiWare, seguito del fantastico Final Fantasy IV uscito nel 1991 per Super Nintendo e da poco ri-edito anche per Nintendo DS.

FFIV the after years

La piscina, il riccio, il pavimento

Ieri altra giornata di ozio totale.

Sveglia con molta calma, si passa a prendere il Byb che si è svegliato con ancora più calma di me e poi di corsa da un’amica.

Pranzo tranquillo, prosciutto e melone.

E poi fuori a cambiarsi, per tuffarsi in piscina.

Peccato per le condizioni della stessa: una massa unica di foglie sulla superficie e sul fondo a causa del vento (beh, definirlo vento è un riduttivo) della notte prima.

Armati di retini, si inizia la pulizia, quando ci accorgiamo di un riccio in acqua. Lo prendiamo e lo tiriamo fuori e lo appoggiamo all’ombra di un albero. Tenta di appallottolarsi, quindi fortunatamente è ancora vivo.

Continuiamo l’opera di pulizia e alla fine, litigando con varie prese elettriche riusciamo anche ad avviare il robottino che si preoccuper di pulire il fondo al nostro posto.

Nel frattempo il sole è caldo e l’acqua fresca.

Stiamo tutto il giorno in acqua, tranne quando l’amica esce a curare Riccio. Che trema, trema e non vuole mangiare nulla (sperando che un po’ di frutta gli piaccia, ovviamente).

Relax totale. Solo noi, il sole, un venticello fresco, il materassino che galleggia e l’iPod che suona ottima musica.

Poi la doccia, iniziamo a vedere Eagle Eye (molto carino, ora voglio sapere come finisce) e portiamo il riccio nel giardino interno e lo lasciamo lì, con qualcosa da mangiare.

[…]

Alla fine arriviamo a Milano e raggiungiamo amici di amici.

Qualche problema di parcheggio e poi Colonne di San Lorenzo, seduti per terra (che schifo), in mezzo ad un sacco di gente, a bere (finto?) Spritz, birra e vino (portato da casa).

Non esattamente la serata milanese che avevo in mente, che prevedeva per lo meno camerieri e sedie, però qualche volta si può pure fare…

Si torna a casa dell’amica. Controlliamo Riccio. Sparito. Cerca di qua, cerca di là. Ed era finito nell’unico punto che avevamo pensato non finisse. Si era buttato nel tombino aperto. E poco alla volta stava andando verso le fondamenta della casa. A questo punto, viene pure il dubbio che si fosse buttato volontariamente in piscina. Altro che colpo di vento!

Salvato per l’ennesima volta. E che ne siamo andati, salutato la cara amica, mentre Riccio sembrava si fosse ripreso e zampettava goffamente avanti e indietro (tentando pure di buttarsi giù dal tavolo).

Ammissioni

È il mio primo vero giorno di dolce far nulla.

Niente uni, ultimo esame dato.

Niente (sclero)ufficio, visto che è il giorno libero del part-time.

Nessun lavoro/lavoretto da fare.

Solo io, due amiche (una prima e una dopo), due piscine (una prima e una dopo).

E la cosa tragica è che ora che ho queste giornate così vuote, vorrei comunque qualcosa da fare.

Il dolce far niente sdraiato sull’erba all’ombra fresca delle piante mi ammazza dalla noia.

E domani… domani temo sarà uguale.

Con una piscina sola.

Soldier’s Poem

[audio:http://www.meornot.net/blog/wp-content/uploads/2009/07/05-Soldiers-Poem.mp3]

Throw it all away
Let’s lose ourselves
Cause there’s no one left for us to blame
It’s a shame we’re all dying
And do you think you deserve your freedom

How could you send us all far away from home
When you know damn well that this is all
I would still lay down my life for you
And do you think you deserve your freedom
No I don’t think you do

Theres no justice in the world

Theres no justice in the world

And there never was

Nasce cresce poi finisce e se tradisce ti sarà chiaro che la vita non è un film

Come pesava quello zaino sulle spalle
Per la strada della scuola e la maturità.
Odiavo ogni professore mi illudevo
Fosse una minaccia alla mia libertà.
Ed ogni sera sopra lo schermo
Vedevo eroi della mia età.
E io di certo ero diverso
Ma ci credevo in una vita come al cinema
Ma qui non è così
Non c’è il lieto fine e poi il buono perde.

I tatuaggi fanno male anni dopo che li hai fatti
Ma per quello che ricordano.
Hai visto amici andarsene prima del tempo
E sei sicuro che dall’alto ti proteggano
E intanto aspetti il colpo di scena
Quell’occasione unica
Che ti sistema ogni problema
È lei che ti completerà.
Ma qui non è così
La trama è inconsistente
L’amore non è mai per sempre

Lei diceva “non lo so”
E dopo mi stringeva forte ancora un po’
E diceva di non prenderla così
“Nasce cresce poi finisce”
E se tradisce ti sarà chiaro che
La vita non è un film

Ho il dubbio che la mia generazione
Muova una rivoluzione immaginaria.
Doveva essere un tramonto
E il bene in trionfo alla fine della storia
Ma qui non è così l’immagine è un pò scura
E il domani fa un pò paura.

Lei diceva “non lo so”
E dopo mi stringeva forte ancora un pò
Mi diceva di non prenderla così
“Nasce cresce poi finisce”
E se tradisce ti sarà chiaro che
La vita non è un film.

Ma lei diceva “non lo so”
E dopo mi stringeva forte ancora un pò
Mi diceva di non prenderla così
“Nasce cresce poi finisce”
E se tradisce ti sarà chiaro che
La vita non è un film.