Il post sboccato non censurato dell’A che segue logicalmente B

Sinceramente, non capisco cosa cazzo ci sia di così difficile da capire.

Per l’ennesima volta siete saltati fuori con i soliti toni, le solite frasi e le solite discussioni inutili ed assurde.

Non uno, ma in due, giusto per rincarare la dose, perché uno solo no, non bastava.

Doveva pure arrivare l’altra che non aveva seguito un cazzo del ragionamento (ammesso che così lo si possa definire) e dire le peggio cose.

E vi stupite pure se sono 2 giorni che non ho alcuna intenzione di vedervi, me ne sto chiuso in camera mia, non vi parlo, mi rifiuto pure di mangiare con voi.

E come al solito non avete capito un cazzo del perché.

Perché tanto sono sempre io quello matto, pazzo, traviato da altri.

E voi, poveri santerellini, non fate mai nulla di sbagliato.

E ammesso che possiate fare qualcosa di sbagliato, perché si sa, voi siete infallibili, non avete neanche un briciolo di coraggio onestà  e umiltà  per ammettere l’errore e chiedere scusa. Ah, ma no, voi siete i genitori e quindi potete.

Beh, certo, complimenti, bravi, bis, continuate così.

Scripta manent

Non lo so, magari sono strano io.

Però trovo le parole scritte forti, capaci di cambiare il mio stato d’animo in un nanosecondo.

E oggi, oggi è successo due volte.

Prima, con una mail di ieri sera e letta solo a mezzogiorno. Mi ha decisamente risollevato.

Poi, l’sms che ho ricevuto tornando a casa dalla stazione. L’ho letto una volta arrivato a casa. E mi si è gelato il sangue, leggendolo. Sono stato un po’ imbambolato e velocemente ho pensato a tutti i risvolti della cosa. A ciò che non c’è più e quanto mi faccia stare male la cosa.

E poi ci sono altre parole.

Quelle dette a voce.

Ma per lo meno quelle, da ieri mattina fino a chissà  quando, in questa casa, sono bandite.