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Dieci giorni

Oggi abbiamo portato i Macchi in assistenza. Il mio, Leo, per una serie di piiccoli problemi: SuperDrive (non chiamatelo masterizzatore che lo Steve mi si arrabbia!) che non masterizza più i DVD, qualche problema con la RAM video che a volte produce strani artefatti sullo schermo e già che c’eravamo, anche l’alimentatore che dopo un po’ fa uno strano e preoccupante ronzio.

Il suo invece, povero, non sta più tanto chiuso. Forse colpa dei nipotini che hanno sforzato lo schermo. Ma abbiamo scoperto che non c’è nessun magnete che tiene chiuso il portatile: è tutto un sapiente gioco di molle che – se se ne rovina una – non funziona più tanto bene.

Ma il bello è che – per ogni cosa – era tutto un sìsì, controlliamo ma tanto è in garanzia. Adoro i tecnici Apple.

Il brutto è che saremo senza Leo e Macco per una decina di giorni. Io ho il mio buon G4, ma devo dire che non riesce molto bene a gestire Friendfeed + Gmail + Gmail per domini + Google Reader + Faceook. Addirittura, non mi faceva neanche vedere il video fan edit di Madonnaccia sul suo MySpace.

E così, ho chiesto in prestito il portatile ai miei.

E sto scrivendo da questo meraviglioso computer con Windows Vista.

Mi ci trovo malissimo. Tra tutte le impostazioni splendid non ho ancora trovato quella che mi aggrada per gestione colore/luminosità/contrasto. Gli altoparlanti sono pessimi. La tastiera è strana e sono più le lettere che salto che quelle che digito. E poi… ha su Windows! I caratteri sono orribili. Ma proprio orribili. Antialiasing, please! E non c’è Chrome che tenga: si vede che c’è comunque lo zampino di Redmond.

Parma & Bodoni

bodoni

Oggi breve salto in quel di Parma per una visita al Museo Bodoniano con l’università.

Sveglia prestissimo, alle 5, per riuscire a prendere (con calma) il treno delle 6.15 nella città colorata che mi ha portato in Centrale per salire sul 7.20 per Parma.

Museo piccolino, ma interessante. Gratuito, con una brava guida.

Poi una visita al Teatro Farnese (wow!), alla biblioteca e poi in centro, per vedere il duomo e il battistero.

Pranzo veloce ai giardinetti, un giro al mercatino e poi di nuovo nella temporary station bianca e rossa per tornare a casa.

Un viaggio di ritorno, senza aria condizionata, che si è tramutato in un supplizio. Tutti più o meno crollati dal sonno, col rischio (1) di dimenticarci di scendere a Rogoredo (2) di non correre abbastanza per prendere il suburbano per la città colorata che era, ovviamente, nei binari tronchi, il più lontano possibile…

Delusioni (di software)

Ero rimasto veramente colpito da Fontcase.

Eppure, dopo un mesetto di utilizzo, non mi convince.

Un sacco di problemi ad importare i font, tag e raggruppamenti in famiglie sbagliati, estrema lentezza nel gestire una library piuttosto corposa che lo rende – di fatto – inutilizzabile.

E così, mio malgrado, sono ritornato al Linotype FontExplorer X, passando alla sua v2 (che ha pure un’icona bellissima!). Niente preview, niente analisi dei glifi, niente sistema di tag, ma per lo meno non devo aspettare anche 5 minuti per una semplice ricerca o per l’attivazione di un paio di font.

Rimango però in fiduciosa attesa di una (usabile) v2 di Fontcase.