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[Gake no ue no] Ponyo

Appena visto Ponyo sulla scogliera di Hayao Miyazaki. E non ci sono parole per descriverlo. È semplicemente bellissimo.

Questa è la storia di Ponyo, una pesciolina marina che lotta per realizzare il sogno di vivere con un bimbo di nome Sosuke. Ma è anche la storia di come un bambino di cinque anni riesce a mantenere una promessa solenne. Ponyo sulla scogliera porta La sirenetta di Hans Christian Andersen nel Giappone contemporaneo. è una fiaba avventurosa sull’amore infantile.

Un villaggio in riva al mare e una casa in cima alla scogliera. Un esiguo numero di personaggi. L’oceano come presenza vivente. Un mondo dove magia e alchimia sono parte della quotidianità . E gli abissi marini, come il nostro inconscio, interagiscono con le onde in superficie. Attraverso la distorsione di spazi e contorni, il mare esce dal consueto ruolo di paesaggio e diventa uno dei principali personaggi della storia.

Un bimbo e una bimba, amore e responsabilità , l’oceano e la vita: queste le realtà  ritratte e semplificate in Ponyo sulla scogliera. Così ho voluto offrire la mia risposta alle afflizioni e alle incertezze dei nostri tempi.

Hayao Miyazaki
via Studio Ghibli Essential

Sono però sconcertato dal fatto che dopo neanche sette giorni dall’uscita, le sale iniziano a non proiettarlo più (tanto che siamo dovuti andare all’UCI del Bicocca Village di Milano). Non ha ricevuto un gran successo commerciale, l’animazione giapponese è ancora qualcosa di nicchia, da noi. Ma è un grande peccato, perché il film merita assolutamente di essere visto, da grandi e piccini, come tutti gli altri di Miyazaki. È qualcosa di assolutamente dolce, delicato, romantico, tenero, commovente. Bello bello bello.

Un bimbo e una bimba, amore e responsabilità , l’oceano e la vita.

Ponyo, Ponyo, Ponyo, pesciolina tu
dal mare tutto azzurro sei giunta fin quassù!
Ponyo, Ponyo, Ponyo sofficiosa sei
pancino tondo tondo, bambina tu!

Corro fin là … hop-hop, più sù…
che bello avere le gambe, provo a trottar!
Stringo di più… faccio ciao ciao…
che bello aver le mani, provo a strizzar
se con quel bimbo saltelli,
anche il tuo animo danza…

Boccheggiamo e bacio!
Boccheggiamo e abbraccio!
Quel bimbo tu l’adori sì!
Tutta rossa…

Ponyo, Ponyo, Ponyo, pesciolina tu
dal mare tutto azzurro sei giunta fin quassù!
Ponyo, Ponyo, Ponyo sofficiosa sei
pancino tondo tondo, bambina tu!

Svezia: commissioni per l’uso del bancomat

Ok. Ho provato a ricompilare il form su WeBank e questa volta, dopo neanche un’ora, mi hanno risposto.

La Svezia viene considerato a tutti gli effetti un paese fuori “Area EURO”, intesa ovviamente come valuta, quindi viene applicata una commissione del 2% per ogni operazione effettuata con il bancomat (tranne nel caso dei prelievi in cui viene applica un minimo di 3,62€).

Per quello che riguarda la carta di credito, devo invece contattare direttamente il servizio clienti dedicato, anche se è comunque emessa da loro.

Grazie, è stato un piacere lavorare per te

Alla fine, sono stato trattato male, malissimo. Paga, praticamente nulla, per quanto abbia lavorato per lui almeno 9 mesi. E dire che, insomma, ci conoscevamo praticamente da sempre. Non credo di esagerare a dire che ho dato una grossa mano per portare avanti il progetto, che senza di me in quella prima settimana infernale forse non sarebbe andato in porto.

Poi le parole, le promesse, un contratto all’orizzonte. Aver impostato tutto sulla fiducia, sulla parola. Credere alle sue promesse, d’altronde perché dubitare? Ci conosciamo da una vita, abitiamo nello stesso paesello. Cosa vuoi che succeda?

Beh, e invece… si è visto com’è andata a finire. Silenzi, mail non risposte, impossibilità  a vedersi, impegni improvvisi che fanno saltare appuntamenti.

E ora, vabbé.

Oltre ai danni materiali, la beffa.

E il fatto che in famiglia non si può toccare l’argomento, visto che – di base – secondo loro, ho sbagliato io boccalone a dare fiducia ad uno che conoscevo da una vita. E, ovvio, che se ne discute, si alza la voce e non mi va.

Perché aggiungo arrabbiatura ad arrabbiatura.

Grazie mille.

È stato un piacere lavorare per te.

Io adoro la mia banca! #2

logo-webank-per-iphoneNon solo la mia banca è stata la prima in Italia ad ottimizzare il sito per l’iPhone, ma anche rilasciato (e non mi ha avvisato!) un’applicazione scaricabile dall’App Store.

L’applicazione è leggera, veloce, bella (nero+verde!) e molto più comoda per tenere sotto controllo il conto on-the-go rispetto al sito mobile.

WeBank - gira il tuo tel

Ed è anche un modo veloce per avere sempre sotto mano i numeri utili (basta avviare l’app e se hai bisogno d’aiuto gira il tuo tel :D).

Se volete l’app, è qui.

Io adoro la mia banca!

Oggi ho chiamato il customer care della mia banca. Anzi, no, per la precisione ho semplicemente prenotato la chiamata e poi mi hanno contattato loro.

La domanda, semplice semplice, era capire la presenza di eventuali commissioni per le operazioni effettuate in Svezia, sia con bancomat che con carta di credito.

Illustro il mio dubbio e la gentile signorina, che come prima cosa si sincera di chiedermi se mi riferivo al bancomat o alla carta di credito. Rispondo entrambe.

Al che mi risponde che basta controllare le condizioni della mia carta o del mio bancomat! E posso farlo anche io andando sul sito e cliccando qui, qua e là . Ovvio!

Rispondo sì, avevo visto le condizioni sul sito, ma il mio dubbio nasce dal fatto che sarò comunque in Europa, in Svezia usano ancora la loro moneta locale.

E così ha iniziato a rispondermi con una serie infinita dipende.

Ma da cosa? – Beh, se per esempio preleva, dipende se preleva le Corone o gli Euro!

Ma io in realtà  mi riferivo alle operazioni POS. – Beh, ma allora dipende da come le fanno l’operazione.

Ah, sì, ok, grazie mille, buona giornata.

E ho riagganciato.

Ritenta e sarai più fortunato. Dipende.

Spese previste per videogiochi che non avrò tempo di finire

Ecco.

A GDC anche Squarenix ha annunciato dei nuovi titoli.

Si parte da Final Fantasy Crystal Cronicles: My Life as a Darklord per WiiWare.

Final Fantasy Crystal Chronicles: my Life as a Darklord

È ovviamente il seguito di FFCC:My life as a King, ma questa volta, anziché impersonare un giovane e bravo sovrano, si assumeranno i panni di un cattivone.

Poi è il tuo di Final Fantasy IV: The Years After, seguito di Final Fantasy IV per SuperNintendo. Il gioco è una conversione del gioco uscito per cellulari in Giappone (e ovviamente campione di vendite…). Ora che ci penso, però, avevano anche convertito FFIV per DS. E non l’ho ancora acquistato.

final-fantasy-iv-the-after