Conviction

Ultimamente il mondo del cinema e quello dei videogiochi si stanno contaminando a vicenda. Film basati su personaggi dei videogiochi, videogiochi che puntano su un’accurata regia per coinvolgere il giocatore.

Tutto questo per dire che, mentre giri per il web alla ricerca dei lapins cretins, ti davanti al trailer di un gioco, l’ultimo capitolo di Splinter Cell. E, se tu non lo sapessi, potresti addirittura credere che sia semplicemente il trailer di un film girato completamente in 3D.

Montaggio serrato, rapidi cambi di scena, voce fuori campo, musica epica per 110 secondi da brivido.

Ma ormai, il confine esiste ancora?

Alla fine gliel’ho detto

Alla fine gliel’ho detto.

Gli ho detto: la prima innovazione sarebbe quella di non fare mai più convegni sull’innovazione come questo. Ero nell’auditorium di Confindustria, mica nel tinello di casa.

Seduto al centro del tavolo presidenziale a mezzaluna, davanti a una platea che sonnecchiava ormai da un paio d’ore.

Facciamo un tavolo! era stata la proposta di uno del tavolo. No, facciamone quattro! aveva rilanciato un altro, evidentemente più ambizioso. Quattro bei tavoli e ci rivediamo tra un anno attorno a un quinto tavolo e vediamo quanto siamo stati innovatori!

Sembrava una riunione di falegnami.

Allora gli ho detto: mai più. Mai più un convegno sull’innovazione che non sia trasmesso in diretta su internet per dare modo a tutti di partecipare. Mai più in una sala senza wi-fi per collegarsi alla rete durante i lavori.

Mai più, ma questo sarebbe ovvio, in un posto dove non c’è nemmeno la presa per attaccare il pc e tutti scrivono a mano mentre parlano convinti della necessità  di “digitalizzare l’Italia”. E mai più tavoli, gli ho detto. La digitalizzazione di questo paese non è una roba di destra o di sinistra: è una cosa da fare subito, senza tanti discorsi, copiando gli altri che l’hanno già  fatta. Al limite il tavolo si fa online: una pagina wiki, dove tutti possano partecipare e postare idee.

Così è nata Wikipedia: do you know crowdsourcing? No, probabilmente.

Almeno a giudicare dal decreto anticrisi arrivato qualche giorno dopo: annuncia sconti del 50 per cento sulle tasse “per chi investe in macchinari”.

Bello, giusto. Quali? Quelli della cosiddetta tabella Ateco. Cioè? Rubinetti, tubi, pompe, forni, cuscinetti, gru…

Tutto, tranne l’hardware e il software.

L’innovazione del tubo.

Questo il coraggioso (e giustissimo) editoriale di Riccardo Luna su Wired Italia #6, quello di agosto.

Lo ammetto, il primo editoriale editoriale che apprezzo.

Che poi, in realtà , leggerlo qui sul web in plain text magari perde, ma leggerlo su Wired, con quel gioco sapiente di font-size è tutta un’altra storia.

That’s H3G Italia: domanda e risposta

Domanda:

Gentile assistenza clienti, è tutto il giorno che non riesco a navigare su Internet, tranne che sul portale tre. Ho un iPhone con installato il vostro bundle pack da iTunes e la naviga 3 correttamente attiva. Non riuscivo a collegarmi né dalla provincia di Milano (paesello e Legnano) né da Milano città  sotto copertura UMTS. Grazie, cordiali saluti

Risposta del servizio assistenza clienti 3:

in riferimento alla sua segnalazione del 18/07/2009 e al fine di verificare l’origine dell’anomalia tecnica da lei riscontrata, la invitiamo ad indicare in una successiva mail:

– data e ora delle sessioni di traffico contestate;
– la marca e il modello del videofonino utilizzato;
– in caso di Videofonino Nokia, verificare la corretta impostazione dell’APN sul Videofonino stesso;
– il sistema operativo utilizzato (xp, windows 2000);
– eventuali aggiornamenti effettuati sul sistema operativo;
– la versione del software Fast Mobile Modem utilizzata;
– se il videofonino viene riconosciuto dal suo Personal Computer;
– eventuali messaggi di errore che restituisce il PC;
– l’indirizzo esatto in cui si e’ verificata l’anomalia, specificando la localita’ (COMUNE/CITTA’) e la relativa copertura (UMTS/GPRS);

Li posso strozzare?

The After Years

Visto che mi sono accorto che negli ultimi 3 mesi, secondo l’estratto conto appena arrivato, ho messo da parte ben 16,50€, ho deciso che, già  che ci sono, li spenderò tutti.

Ovviamente in un gioco. Si tratta di Final Fantasy IV The After Years, disponibile unicamente via download su WiiWare, seguito del fantastico Final Fantasy IV uscito nel 1991 per Super Nintendo e da poco ri-edito anche per Nintendo DS.

FFIV the after years

La piscina, il riccio, il pavimento

Ieri altra giornata di ozio totale.

Sveglia con molta calma, si passa a prendere il Byb che si è svegliato con ancora più calma di me e poi di corsa da un’amica.

Pranzo tranquillo, prosciutto e melone.

E poi fuori a cambiarsi, per tuffarsi in piscina.

Peccato per le condizioni della stessa: una massa unica di foglie sulla superficie e sul fondo a causa del vento (beh, definirlo vento è un riduttivo) della notte prima.

Armati di retini, si inizia la pulizia, quando ci accorgiamo di un riccio in acqua. Lo prendiamo e lo tiriamo fuori e lo appoggiamo all’ombra di un albero. Tenta di appallottolarsi, quindi fortunatamente è ancora vivo.

Continuiamo l’opera di pulizia e alla fine, litigando con varie prese elettriche riusciamo anche ad avviare il robottino che si preoccuper di pulire il fondo al nostro posto.

Nel frattempo il sole è caldo e l’acqua fresca.

Stiamo tutto il giorno in acqua, tranne quando l’amica esce a curare Riccio. Che trema, trema e non vuole mangiare nulla (sperando che un po’ di frutta gli piaccia, ovviamente).

Relax totale. Solo noi, il sole, un venticello fresco, il materassino che galleggia e l’iPod che suona ottima musica.

Poi la doccia, iniziamo a vedere Eagle Eye (molto carino, ora voglio sapere come finisce) e portiamo il riccio nel giardino interno e lo lasciamo lì, con qualcosa da mangiare.

[…]

Alla fine arriviamo a Milano e raggiungiamo amici di amici.

Qualche problema di parcheggio e poi Colonne di San Lorenzo, seduti per terra (che schifo), in mezzo ad un sacco di gente, a bere (finto?) Spritz, birra e vino (portato da casa).

Non esattamente la serata milanese che avevo in mente, che prevedeva per lo meno camerieri e sedie, però qualche volta si può pure fare…

Si torna a casa dell’amica. Controlliamo Riccio. Sparito. Cerca di qua, cerca di là . Ed era finito nell’unico punto che avevamo pensato non finisse. Si era buttato nel tombino aperto. E poco alla volta stava andando verso le fondamenta della casa. A questo punto, viene pure il dubbio che si fosse buttato volontariamente in piscina. Altro che colpo di vento!

Salvato per l’ennesima volta. E che ne siamo andati, salutato la cara amica, mentre Riccio sembrava si fosse ripreso e zampettava goffamente avanti e indietro (tentando pure di buttarsi giù dal tavolo).

Ammissioni

È il mio primo vero giorno di dolce far nulla.

Niente uni, ultimo esame dato.

Niente (sclero)ufficio, visto che è il giorno libero del part-time.

Nessun lavoro/lavoretto da fare.

Solo io, due amiche (una prima e una dopo), due piscine (una prima e una dopo).

E la cosa tragica è che ora che ho queste giornate così vuote, vorrei comunque qualcosa da fare.

Il dolce far niente sdraiato sull’erba all’ombra fresca delle piante mi ammazza dalla noia.

E domani… domani temo sarà  uguale.

Con una piscina sola.