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Oggi: acquisti

Una stancante giornata a Milano.

Due diversi compagni di shopping.

Un po’ con fini universitari, molti negozi visti, tante strisciate fatte (anche al McDonald’s, ovviamente), molte strisciate volute ma non portate a buon fine.

IMG_0142Nell’ordine:

  • Japanise Graphics Now! ed. Taschen
  • Carcassonne, Abbazzie e Borgomastri. Se non sapete cos’è Carcassonne, vergognatevi. Correte alla più vicina ludoteca con un gruppo di amici e scopriterlo
  • Happy Birthday carillon con lcd da cancellare e candelina incorporata
  • e infine lei, la Lumaca trainabile (amore a priva vista) che sarà oggetto di rimodellazione e animazione 3D nel Laboratorio di Computer Grafica

Fiaccolata LGBT Milano: questa sera il servizio su Current.tv

Senza_Censura_788886_115x115Questa sera a mezzanotte, all’interno di Senza Censure, in onda su Current.tv sul canale 130 di Sky, verrà trasmesso il servizio realizzato da Livia Iacolare alla fiaccolata LGBT di martedì.

In ogni caso, anche perché si dovesse perdersi l’appuntamento, Livia Iacolare, che ha curato la realizzazione del servizio, assicura che nei prossimi giorni sarà disponibile la versione estesa sul sito di Current.

Dopo la Fiaccolata LGBT a Milano

È andata.

E anche piuttosto bene, a sentire i presenti.

Un bel po’ di persone, difficilmente quantificabili. Ufficialmente c’erano più di 1000 iscritti all’evento su Facebook. Poi c’erano tutti i contatti, gli amici i conoscenti raggiunti offline.

Ho avuto l’onore di fare una nuova conoscenza, peccato non essere riuscito a beccare qualcun’altro. Purtroppo, solo nel dopo fiaccolata, visto che ovviamente anche oggi ho lavorato.

Nella attesa degli articoli dei giornali di domani (o taceranno la cosa?), ecco quello pubblicato poco da gay.it:

Milano – A volte il silenzio fa più rumore delle grida, e ancor più se è accompagnato da tante piccole fiammelle. Si avverte da subito nell’aria una grande energia, quando numerose sono le persone che cominciano a raggrupparsi in piazza Oberdan intorno alle 20.30. Sembra che stia per succedere qualcosa di speciale o quanto meno di diverso, abituati come siamo ai clamori, la musica, il casino e i colori dei gay pride.

In silenzio, ordinatamente, pochi minuti dopo le 21.00 il corteo, senza nessuno che si sia messo a impartire ordini o istruzioni, si è messo in marcia. Pochi gli striscioni, tante le bandiere rainbow, moltissime le candele. “Presenze non bersagli” recita uno slogan su alcuni piccoli volantini che vengono consegnati. E quanto alle presenze c’è chi parla di 2.000 persone, a occhio e croce la partecipazione sembra sicuramente più massiccia: al primo semaforo di corso Venezia la fiumana di persone arriva a coprire tutto il tratto di strada sino ai Bastioni di Porta Venezia. Durante il percorso, dal centro del corteo non si riesce a scorgerne l’inizio e tantomeno la fine.

Tra i volti noti si scorgono Vladimir Luxuria e Ivan Scalfarotto. Presenti anche i presidenti di Arcigay nazionale e del Cig di Milano. Tanti i gay, le lesbiche, e se da un lato si è notata una scarsa partecipazione di persone trans, molte invece erano le famiglie, con tanto di bambini (e cagnolini) e le giovani coppie di eterosessuali a manifestare la loro solidarietà.

Per circa un’ora, senza nessun intoppo o incidente, è stato attraversato il cuore di Milano, nessun eccesso, nessuno slogan scandito e, come era stato annunciato, nessun comizio finale. Tutto si è concluso con un grande applauso in una piazza San Babila gremita di persone che, in una notte di fine estate, è diventata improvvisamente il salotto buono della Milano gay. Per oltre un’ora, infatti, i manifestanti si sono fermati a conversare, come si converrebbe ai migliori aperitivi della Milano da bere.

Il successo della manifestazione è andato ben oltre le aspettative, e tutto questo dovrebbe, quanto meno, farci riflettere sul modo in cui fino a oggi abbiamo condotto le nostre battaglie e rivendicato i nostri diritti. Il silenzio, si sa, talvolta vale più di mille parole.

Via Gay.it

Perché devi esserci anche tu alla fiaccolata di domani

Non posso che leggere, apprezzare e far circolare questo post di Marco Mazzei:

Martedì 8 settembre (domani, sì) a Milano, partendo da piazza Oberdan alle 21 per arrivare in piazza San Babila, ci sarà una fiaccolata per protestare contro l’omofobia. Nelle ultime settimane c’è stata una serie di episodi che ha visto come vittime donne, turisti, giovanissimi, tutti colpevoli di essere omosessuali. Gli episodi di omofobia più o meno violenta, per la verità, sono abbastanza all’ordine del giorno in Italia, ma in molti pensano che si sia oramai raggiunto il limite, che una società non possa accettare che nel 2009 due ragazzi vengano massacrati e ridotti in fin di vita perché si stanno baciando, e che milioni di persone subiscano una strategia dell’intimidazione che le forzi a starsene in casa, senza dare fastidio al resto della società eterossesuale.
Tant’è, in molti si sono scocciati, e da un’iniziativa lanciata a Roma sono nate una serie di fiaccolate in tante città d’Italia, tutte caratterizzate dal fatto di nascere dal basso, cioè di essere organizzate da persone qualsiasi, che si appoggiano agli strumenti di comunicazione e diffusione della Rete. Niente associazioni, gruppi, partiti o quant’altro: persone che pensano che si sia superato il limite e hanno voglia semplicemente di dire basta.
Domani sera sarà la volta di Milano. C’è una pagina su Facebook dove è raccontata un po’ tutta la questione e poi c’è un evento di Facebook dove dire “ci sarò”. Al momento ci sono circa 600 persone confermate.

Lo ridico: una fiaccolata alla quale è stato chiesto di partecipare solo con candele e bandiere arcobaleno – simbolo del movimento omosessuale – dove non ci saranno simboli di partiti, gruppi o associazioni. Una fiaccolata, quindi, dove nessuno si potrà sentire a disagio e dove non importerà davvero destra, sinistra, uomini, donne, etero, trans, avvocati o chissà.

Perché sia importante esserci è ovvio. Lo è per tutti quelli che in modo grave o lieve, sono stati e sono vittime dell’omofobia, quella che esclude o quella che picchia. Quella che ti fa sentire a disagio o che ti manda in ospedale. Insomma, appunto, è chiaro: importante, fondamentale esserci proprio a Milano perché, lo sappiamo, qui siamo sempre un po’ di corsa, e il lavoro e la palestra, e poi tutti hanno diritto a un aperitivo anche per distrarsi da tutte le sfighe della vita e del mondo, lo dico senza sarcasmo. Milano di solito in queste circostanze non c’è, ha qualcosa di più importante da fare, non ha voglia. Domani secondo me è fondamentale che ci sia, perché il messaggio che può arrivare da qui è di quelli che lasciano il segno.

Perché domani gli omosessuali milanesi dovrebbero esserci tutti, è chiaro. Io però penso che questa sia una buona occasione, LA buona occasione anche per gli eterosessuali. E in particolare i genitori, quelli che lo sono, lo sono appena diventati, pianificano di esserlo tra poco.
Perché io penso che tutti gli sforzi che le mamme e i papà fanno e faranno per crescere figli belli e forti e intelligenti e liberi e istruiti, tutto l’amore che mettono e metteranno nell’accompagnare quel figlio verso il mondo, tutto ciò può essere vanificato da uno svastichella qualsiasi, che va in giro a spaccare bottiglie in testa ai ragazzi che si baciano.

Perché, cari genitori, la vostro bambina o il vostro bambino magari sono omosessuali, e voi avete il dovere di preparare per loro il miglior mondo possibile.

Ecco, non ci potete lasciare – ancora una volta – da soli a lottare perché anche i vostri figli possano vivere domani in un mondo se non migliore almeno decente. Non ci bastano più la vostra solidarietà o la vostra simpatia. Non basta che abbiate amici gay o colleghe lesbiche o che non facciate battute su quella saponetta che cade nella doccia; cercate di pensare a quella vostra amica o a quel vostro collega che viene preso a sprangate solo perché omosessuale e pensate come vi sentireste se dovesse capitare a voi o a vostro figlio.

Questa volta secondo me non ci sono scuse: è una fiaccolata, non un Pride, non ci sono quelle che molti definiscono “carnevalate”, non c’è di mezzo la politica, non c’è musica, non ci sono discorsi, è di sera in pieno centro, a un orario comodo anche per chi esce tardi dall’ufficio o per un dopo aperitivo. Ci sono mille ragione per esserci, nessuna possibile scusa per starsene a casa.

In questi giorni ho pensato con terrore a quattro gatti che cercano di accendere qualche lumicino e ho sognato al contrario un pezzo di corso Venezia tutto illuminato solo dalle candele per questo, per il sogno, ti aspetto.

Milano, martedì 8 settembre 2009, ore 21:00, fiaccolata da piazza Oberdan a piazza San Babila.

L’8 settembre tutti in piazza Oberdan a fiaccolare!

Tra una storia e l’altra, quasi mi dimenticavo (gravissimo!) di fare un post a riguardo.

Fiaccolata LGBT

Per martedì 8 settembre, ore 21.00, è convocata la prima fiaccolata LGBT a Milano.

ETERO, GAY, LESBICHE, BISEX, TRANSEX, TRANSGENDER: CHIUNQUE CONDIVIDA CON NOI QUESTO DESIDERIO DI LIBERTA’ E GIUSTIZIA E’ IL BENVENUTO.

In seguito ai recentissimi episodi di violenza ai danni di persone gay, lesbiche, transessuali e transgender avvenuti in Italia, abbiamo deciso di organizzare una fiaccolata per promuovere l’uguaglianza sociale di gay, lesbiche, transessuali e transgender in Italia.

Questo evento milanese nasce sulla scia di WE HAVE A DREAM, l’iniziativa nata a Roma per sfidare l’omofobia.

ETERO, GAY, LESBICHE, BISEX, TRANSEX, TRANSGENDER: CHIUNQUE CONDIVIDA CON NOI QUESTO DESIDERIO DI LIBERTA’ E GIUSTIZIA E’ IL BENVENUTO.

Il primo appuntamento è fissato per MARTEDI’ 8 SETTEMBRE alle 21:00 in PIAZZA OBERDAN, metro PORTA VENEZIA.

Alla fiaccolata si partecipa da liberi cittadini, sotto la bandiera rainbow a 6 colori (8 per i puristi).
Chi appartiene o milita in partiti, organizzazioni politiche, associazioni ed altre istituzioni non dovrà utilizzare i propri vessilli, simboli ed insegne.

PORTATE TANTE CANDELE E BANDIERE RAINBOW!

Per informazioni, si può contattare gaycampitalia@gmail.com o fare riferimento alla pagina del gruppo su Facebook e a quella dell’evento.

Oltre naturalmente a chiedere a chiunque possa di parteciparvi, chiedo anche a tutti di diffondere l’iniziativa, anche tra amici, conoscenti, parenti.

La piscina, il riccio, il pavimento

Ieri altra giornata di ozio totale.

Sveglia con molta calma, si passa a prendere il Byb che si è svegliato con ancora più calma di me e poi di corsa da un’amica.

Pranzo tranquillo, prosciutto e melone.

E poi fuori a cambiarsi, per tuffarsi in piscina.

Peccato per le condizioni della stessa: una massa unica di foglie sulla superficie e sul fondo a causa del vento (beh, definirlo vento è un riduttivo) della notte prima.

Armati di retini, si inizia la pulizia, quando ci accorgiamo di un riccio in acqua. Lo prendiamo e lo tiriamo fuori e lo appoggiamo all’ombra di un albero. Tenta di appallottolarsi, quindi fortunatamente è ancora vivo.

Continuiamo l’opera di pulizia e alla fine, litigando con varie prese elettriche riusciamo anche ad avviare il robottino che si preoccuper di pulire il fondo al nostro posto.

Nel frattempo il sole è caldo e l’acqua fresca.

Stiamo tutto il giorno in acqua, tranne quando l’amica esce a curare Riccio. Che trema, trema e non vuole mangiare nulla (sperando che un po’ di frutta gli piaccia, ovviamente).

Relax totale. Solo noi, il sole, un venticello fresco, il materassino che galleggia e l’iPod che suona ottima musica.

Poi la doccia, iniziamo a vedere Eagle Eye (molto carino, ora voglio sapere come finisce) e portiamo il riccio nel giardino interno e lo lasciamo lì, con qualcosa da mangiare.

[…]

Alla fine arriviamo a Milano e raggiungiamo amici di amici.

Qualche problema di parcheggio e poi Colonne di San Lorenzo, seduti per terra (che schifo), in mezzo ad un sacco di gente, a bere (finto?) Spritz, birra e vino (portato da casa).

Non esattamente la serata milanese che avevo in mente, che prevedeva per lo meno camerieri e sedie, però qualche volta si può pure fare…

Si torna a casa dell’amica. Controlliamo Riccio. Sparito. Cerca di qua, cerca di là. Ed era finito nell’unico punto che avevamo pensato non finisse. Si era buttato nel tombino aperto. E poco alla volta stava andando verso le fondamenta della casa. A questo punto, viene pure il dubbio che si fosse buttato volontariamente in piscina. Altro che colpo di vento!

Salvato per l’ennesima volta. E che ne siamo andati, salutato la cara amica, mentre Riccio sembrava si fosse ripreso e zampettava goffamente avanti e indietro (tentando pure di buttarsi giù dal tavolo).

C’è qualche speranza

Ho fatto refresh in modo assurdo sul sito degli Interni.

E ora come ora, si va al ballottaggio, giusto?

E vi ricordo che, insomma, chi cavolo è questo Podestà? In fondo, Penati lo conosciamo e credo si possano muovere ben poche critiche sull’operato suo e del suo consiglio. L’appoggio a Malpensa, alle grandi opere, l’aquisto (fondamentale sia dal punto di vista economonico che strategico, per dare un certo peso alla Provincia) delle quote della Milano Serravalle.

Una Milano Serravalle che verrà subito venduta dal buon Podestà, se vincerà. Ovviamente, ai suoi amici.

Qui Milano, lì Brasile

Salto veloce alla serata di inaugurazione della 23ª edizione del Mix Film Festival, in compagnia del Byb, SuperPop e di (sorpresa!) Maggese.

Casino, folla e musica all’aperitivo e ho mangiato relativamente poco, anche se la pasta era veramente buona e c’erano delle tartine (ma ne ho mangiata una sola 🙁 ) alla pizza spettacolari, ma subito mi sono fiondato su un vodka lemon, alle 7 di sera. Yeah!

Ottima presentazione, con un po’ di ringraziamenti a personaggi “famosi” della scena politica milanese, ma lascio i dettagli al Byb o a Pop, che tanto ha preso appunti sul sul Blackberry. Sono poi saliti sul palco pure La Pina e Diego, oltre a Brian Pera, regista del film The way I see things proiettato poco dopo.

Comunque, durante la presentazione, ho scoperto che il Mix Festival è gemellato con quello brasiliano e con altro, che ora non ricordo.

E mi è tornata in mente la bellissima campagna multisoggetto dell’edizione dello scorso anno del Mix Brasile.

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Advertising Agency: Neogama/BBH, São Paulo, Brazil
Executive Creative Director: Alexandre Gama
Creative Directors: Márcio Ribas, Wilson Mateos
Art Director: Márcio Ribas
Copywriter: Wilson Mateos
Photographers: Daniel Krajmic
Illustrator: Bruno Borges

La campagna di quest’anno invece non mi sembra un granché. Indubbiamente meno spettacolare, ma forse con un messaggio più sottile.

Mix Brasil 17th Sexual Diversity Film Festival: Western
Mix Brasil 17th Sexual Diversity Film Festival: Western
Mix Brasil 17th Sexual Diversity Film Festival: Comedy
Mix Brasil 17th Sexual Diversity Film Festival: Comedy
Mix Brasil 17th Sexual Diversity Film Festival: Drama
Mix Brasil 17th Sexual Diversity Film Festival: Drama

Advertising Agency: Neogama/BBH, São Paulo, Brazil
Art Director: Thiago Cruz
Copywriter: Rafael Quatrocci
Creative Directors: Márcio Ribas, Wilson Mateos
Executive Creative Director: Alexandre Gama

File originali (1, 2, 3)