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Paparazzi, love & sex

Ecco il nuovo video della Lady Germanotta, per la fantastica (ma forse troppo lenta) Paparazzi, altro singolo tratto dall’album Fame.

Un video di amore, paparazzi, incidenti, arti bionici, balli alieni con vestiti in stile Carrà e una vendetta da gustare sorseggiando una tazza di tea. Un video che forse ti lascia un po’ l’amaro in bocca, stando attento al testo. Un video da vedere tutto, dall’inizio alla fine, per comprendere la storia.

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Il video è stato girato da Jonas Akerlund (già regista di video di Madonna) e il coprotagonista è Alexander Skarsgård.

E già che ci siamo, ecco un estratto da un’intervista in cui la GaGa parla di uomini e sesso. Spero capiate l’inglese. È molto, molto, molto diretta (ed esplicita)

Qui c’è l’intervista completa.

Ovviamente, il video l’ho scoperto grazie all’immancabile Popslut, mentre l’intervista arriva da un mio contatto Facebook

Kill ‘em all – Ep. 04 [riscritto]

Già hai una macchina enorme, brutta e ingombrante. In più sei pure convinto che per fare benzina si devono occupare entrambe le pompe, fare la coda dal lato sbagliato rispetto a quello del bocchettone (quando quello giusto era senza macchine in fila) e bisogna essere lenti, indecisi e imbranati.

Per la gioia di moglie e suocera, che aspettavano in macchina con uno sguardo molto ma molto pericoloso.

Sì, insomma, avevamo scritto più o meno qualcosa del genere. Però la WordPress App per l’iPhone l’ha fatto sparire nel nulla…

Giornate

La giornata, lavorativamente parlando, non è stata delle migliori.

Arrivato a casa, tardi, causa partita da aspettare.

Uno spuntino per calmare la fame.

Un veloce sguardo al reader per distendermi un po’.

Ed ecco. Click. L’icona di Illustrator che saltella.

Vediamo di finire i file per l’esame di domani.

Sonno, tanto sonno.

E voglia di staccare da tutto e tutti e stare finalmente tranquillo senza pensieri.

Un’esplosione di bolle rosa

David LaChapelle ci regala questo fantastico scatto della Lady Germanotta per la copertina del Rolling Stone.

Rolling Stone cover - Lady GaGa by David LaChapelle

Denudata, anche del suo fiocco/corno di capelli, vestita di sole bolle rosa, in universo rosa, forse troppo.

E come dice il mio spacciatore di fiducia:

Sono assolutamente certo che la qui presente sia l’edizione di Rolling Stone del pianetanatale della bolleggiante GaGa (fotografata da LaChapelle). Perché questo lato di galassia non è ancora pronto per tanta arte, sperimentazione, cherry cherry boom boom.
E quel tono di rosa? E’ assolutamente incompatibile con l’occhio umano. Anzi, mi raccomando: non fissatelo troppo a lungo senza indossare degli occhiali con display.

Lady GaGa-RollingStone cover David LaChapelle - HD

Update: cliccando sulla miniatura qui a sinistra potrete scaricare la versione in HD della copertina, ringraziando SuperPop.


Citazioni dal Financial Times

Un pericolo, in primo luogo per l’Italia, e un esempio deleterio per tutti.

Non e’ evidentemente Mussolini, ha squadroni di veline al seguito, non di camicie nere ma e’ un uomo molto ricco, molto potente e sempre piu’ spietato. Il pericolo rappresentato dal presidente del Consiglio e’ di ordine diverso da quello di Mussolini, e’ quello del potere dei media, che mina i contenuti seri della politica e li sostituisce con lo spettacolo. E’ quello di una spietata demonizzazione dei nemici e del diniego di garantire basi autonome ai poteri concorrenti. E’ quello di mettere una fortuna economica al servizio della creazione di un’immagine forte, fatta di asserzioni di infinito successo e sostegno popolare. Colpa anche dell’assenza della sinistra, delle istituzioni deboli e talvolta politicizzate e soprattutto di un giornalismo che ha accettato spesso un ruolo subalterno.

La fonte completa non l’ho trovata. Ho trovato questo articolo del Corriere, questo di Repubblica e questo in lingua sul sito del Financial Times.

Alitalia: leggero restyling o collier di diamanti?

Originally posted on Poliving.it

Un nuovo spot Alitalia.

Con un leggero restyling del logo.

Come prima, solo che ora è in italico.

Operazione realizzata da Saatchi & Saatchi, che già che c’era ha cambiato leggermente il Pantone e ha arrontondato un po’ i bordi.

Costo dell’operazione? 520 mila euro (per disegni e materiali – ? -), sborsati tra il 2005 e il 2006.

Ma era Alitalia quella che è fallita? Quella che ha lasciato i debiti allo Stato, abbandonato Malpensa, lasciato a casa un po’ (bel) di dipendenti?

Via Bastet
Via Il Sole 24 Ore
Via Paul the Wine Guy
Via Beautiful life