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Ai tempi del dial-up

È che a volte ho un po’ nostalgia, di tanto tempo fa’.
Di quell’estate in cui ci siamo scambiati per la prima volta l’indirizzo email e non vedevo l’ora di poter tirare il cavo telefonico per potermi collegare e leggere qualche tua notizia.
I tempi in cui fantasticavamo di giri a Milano, la grande città  che sembrava così lontana e difficile da raggiungere.
Promesse di giri per negozi, alla ricerca di dischi, perché quella era la nostra passione.
Versioni ed esercizi di latino, per riuscire a fare la metà  del lavoro, visto che entrambi avevamo tirato troppo in luogo e l’estate stata ormai finendo.
Poi il rientro a scuola. Un anno, un altro e poi il saluto, la decisione di cambiare.
Due anni dopo, finita la maturità , la vacanza insieme, ripetuta poi ancora due anni dopo.
Il rapporto è cambiato. Io sono cambiato, tu sei cambiata.
E ora sinceramente non mi piace molto com’è il nostro rapporto. Vorrei sapere di più, vorrei poterti stare più vicina se ne hai bisogno, vorrei di nuovo i nostri pomeriggi passati al telefono, anche se prendere la linea era un problema visto che la tua era sempre occupata.
E mi chiedo dove stiamo andando, entrambi. E non so rispondermi. Né per me, né per te.

Spiegazioni richieste

  1. Poto o SuperPop mi possono spiegare la storia del bacialanello/baciamano?
  2. Perché il prof. di Storia si ricorda oggi pomeriggio, alle 3.43, di mandarci la bibliografia per l’esame di martedì?

PS: anche se l’incontro è stato veramente breve, anche se sono dovuto scappare così in fretta e anche se ci siamo fatti aspettare come dei veri Vips (ovviamente la colpa sapete di chi è), grazie ai già  citati famosissimi blogger per il pranzo meneghino, la compagnia, la conversazione. Ma la prossima volta, però, da PastaritO mangiamo la pasta!

Scomposizioni per unità -lavorative di base

E già  in treno, in metro, camminando per strada mi son reso conto di guardare con occhi diversi la realtà  che mi circondava. Alla ricerca di un’idea, scomponendo mentalmente le forme che vedevo per arrivare all’elemento base.

Era da un sacco di tempo che non mi sentivo così curioso, così stimolato, così vivo.

Non so perché sono ricapitato su questo “vecchio” post, risalente addirittura al primo giorno di designer.

Ora la situazione è effettivamente un po’ diversa. Sarebbe molto da tazza di caffè sempre piena, sigaretta fumante abbandonata nel posacenere, luce da scrivania accesa e occhi rossi dalla stanchezza.

E già  in treno, in metro, camminando per strada mi son reso conto di considerare diversamente il tempo che avevo. Ripensare alle cose da fare, scomponendole mentalmente nelle loro unità  base, per capire come organizzarmi, il materiale necessario e l’ordine logico con cui è meglio eseguirle, incastrandole il più possibile. 

Era da un sacco di tempo che mi non mi sentivo così stressato, impegnato, ma vivo.

Sto impazzendo per fare quello che voglio fare e continuare con il lavoro per rimanere parzialmente autonomo. Sono soddisfatto dei risultati che ottengo. No, non dei voti, di cui – a dire il vero – non mi posso lamentare, almeno per ora. Sono soddisfatto di quello che riesco a fare.

Da una parte non vedo l’ora che arrivi il 2, perché tutto questo, in quella data, sarà  solo un lontano e faticoso ricordo. Perché avrò finito il video, i disegni, le carte, fatto 4 esami, 2 prove in itinere. Perché in quella data sarà  finito il primo di 6 semestri. 

E ora, a nanna, che domani ci si deve svegliare presto!

TO-DO #2 (CREDO) update 1

  1. preparare un seme completo per il lavoro sulle carte (entro lunedì)
  2. ricerca storia dell’arte, della grafica e del design (entro martedì)
  3. studiare  continuare a studiare storia per l’esame (entro martedì)
  4. trovarsi con il gruppo (mercoledì e giovedì mattina)
  5. lavorare (mercoledì e giovedì pomeriggio/sera/notte)
  6. trovare continuare a cercare il modo per rendere cartoonose tutte quelle foto che ci servono per il lavoro di gruppo/video (per venerdì)
  7. montare almeno una parte del suddetto video (per venerdì)
  8. finire tavole da finire fare gli ultimi ritocchi alle tavole (per venerdì) 
  9. preparare le bozze del progetto finale del corso di disegno (per venerdì), ma mandare una mail alla prof molto prima
  10. trovare il materiale per il progetto finale di un’altro modulo del corso di disegno (per venerdì)
  11. lavorare (domenica)
  12. studiare per i 2-esami-in-1 esame (per il lunedì successivo)
  13. andare avanti con il progetto delle carte per l’ultima revisione (per il lunedì successivo)
  14. lavorare (martedì, mercoledì, giovedì pomeriggio/sera/notte)
  15. trovarsi con il gruppo (mercoledì e giovedì mattina)
  16. concludere il montaggio del video (per venerdì successivo)
  17. concludere i progetti finali dei 2 moduli del corso di disegno (per il venerdì successivo, ma si spera di no)
  18. lavorare (domenica)
  19. concludere le carte
  20. ricordarsi delle cose da fare che mi sono dimenticato di scrivere in questa lista.
  21. dormire, di tanto in tanto

Inoltre ho fatto un paio di calcoli. Fino al 30 saremo presissimi (come gruppo) sul lavoro di montaggio video. Il 2 c’è la consegna dell’esercitazione sulle carte da gioco, che dovranno ovviamente essere stampate, tagliate, rifilate con gli angoli arrotondati e si dovrà  pure preparare la confezione (mi sa che copio il libro font di macOS!). Però il 30 è un venerdì e si finirà  tardissimo. E il 2 è un lunedì e sarà  impossibile presentarsi lunedì mattina in copisteria a stampare le carte, prima di andare all’esame. Il che vuol dire che bisognerà  stampare le carte sabato (le copisterie sono aperte?), quindi devono essere pronte per sabato, quindi c’è praticamente un giorno e mezzo in meno a disposizione per farle. Quindi..

  1. concludere i progetti finali dei 2 moduli del corso di disegno (per il venerdì successivo, ma si spera di no)
  2. concludere le carte (sabato)
  3. stampare le carte (sabato)
  4. comprare il materiale per la confezione (sabato)
  5. ritagliare le carte (sabato/domenica)
  6. lavorare (domenica)
  7. ricordarsi delle cose da fare che mi sono dimenticato di scrivere in questa lista.
  8. dormire, di tanto in tanto

To-do #2 (credo)

  1. preparare un seme completo per il lavoro sulle carte (entro lunedì)
  2. ricerca storia dell’arte, della grafica e del design (entro martedì)
  3. studiare storia per l’esame (entro martedì)
  4. trovarsi con il gruppo (mercoledì e giovedì mattina)
  5. lavorare (mercoledì e giovedì pomeriggio/sera/notte)
  6. trovare il modo per rendere cartoonose tutte quelle foto che ci servono per il lavoro di gruppo/video (per venerdì)
  7. montare almeno una parte del suddetto video (per venerdì)
  8. finire le tavole da finire (per venerdì)
  9. preparare le bozze del progetto finale del corso di disegno (per venerdì), ma mandare una mail alla prof molto prima
  10. trovare il materiale per il progetto finale di un’altro modulo del corso di disegno (per venerdì)
  11. lavorare (domenica)
  12. studiare per i 2-esami-in-1 esame (per il lunedì successivo)
  13. andare avanti con il progetto delle carte per l’ultima revisione (per il lunedì successivo)
  14. lavorare (martedì, mercoledì, giovedì pomeriggio/sera/notte)
  15. trovarsi con il gruppo (mercoledì e giovedì mattina)
  16. concludere il montaggio del video (per venerdì successivo)
  17. concludere i progetti finali dei 2 moduli del corso di disegno (per il venerdì successivo, ma si spera di no)
  18. lavorare (domenica)
  19. concludere le carte
  20. ricordarsi delle cose da fare che mi sono dimenticato di scrivere in questa lista.

Posso almeno essere un po’ agitato, impazzire, andare in crisi, contorcermi dai dubbi se valga la pena continuare con il lavoro e/o piangere inutilmente, così tanto per?

Cambio di rotta?

Mi sto rendendo conto che ultimamente scrivo poco.

Faccio solamente del buon reblogging, in puro stile thumblr. Ovvio, non di tutte le cose che vorrei segnalare, ma solo delle migliori, solo quando ho tempo.

E forse questo blog sta un po’ cambiando, non sta più raccontando qualcosa di me.

Non è una modifica voluta. Succede.

O forse è semplicemente inconscia, a furia di sentire certi di discorsi su cosa deve essere privato e cosa pubblico.

Uguale e diverso

È vero, ora è tutto diverso.

Però mi sembra di essere tornato indietro.

Le ansie, la paura di non riuscire a farcela, l’entusiasmo che si è spento con tutta la fatica fatta per arrivare fin qui, l’ansia per le idee che non arrivano, la difficoltà  data dalla totale libertà  di certi compiti, il tempo che non c’è e una stanchezza addosso che non va via.

Da un certo punto di vista, mi sembro trascinarmi avanti, per inerzia, senza possibilità  di prendere di nuovo l’iniziativa di me stesso. E non so bene perché.

In fondo, ora, sto finalmente facendo quello che voglio, no?

Eppure i problemi son gli stessi. Mi ero affannato a cercarli e a ributtarli in faccia agli altri, ma sono punto e capo, again.

E allora… forse.. boh..

3 gennaio

Mi si informa che in tutta la penisola sono iniziati i saldi.

Ma io, voglia di spendere non ne ho.

Nessuna voglia di rinnovare il vestiario, a parte forse un cappotto nuovo che in questo ci navigo dentro (per quanto tenga caldo caldo caldo).

Neanche tanta voglia di comprare nuovi giochi, qualche dvd, qualche cavolatina di quelle che mi piaciono tanto.

No, non ho voglia di spendere.

A volte, il campanello suona

Comunque, certe visite sono inaspettate.

O meglio, non tanto la visita stessa, ma ciò di cui si parla.

Veramente.

È che con chi ti conosce da quando non eri ancora nato a volte è difficile parlare di certe cose.

Non sai mai cosa sa, quanto sa e come reagirà  all’argomento.

Però, forse, tutti questi timori lasciano da parte ciò che è fondamentale.

L’affetto che ci lega, da sempre e che ci ha tenuto uniti per anni.

E quindi, boh.

Si parte quest’anno pensando alle sue parole, sapendo di poter contare su tutta la sua famiglia.

Si inizia quest’anno sentendosi un po’ più forte, riscoprendo al tuo fianco qualcuno che ti forse ti eri dimenticato di avere.