Riprova, annulla, tralascia

Ed eccomi qui.

A scrivere dei miei soliti patemi e improvvisi sbalzi di umore e di volontà .

E già  immagino voi, lì che vorrete prendere qualcosa e lanciarmela addosso per farmi tornare a ragionare.

Ma non ce la faccio.

Saranno le troppe cose da fare, i millemila libri da studiare (in neanche 3 mezze giornate, visto che l’altra metà  è occupata dal lavoro), l’atmosfera irrespirabile di casa, ma non ce la faccio.

O forse non ce la voglio fare, non voglio fare sforzi e voglio arrendermi, visto che è troppo difficile e forse ben oltre le mie possibilità  quello che mi sono messo in testa di fare.

Ho chiesto aiuto, ho delegato un po’ di cose da fare, ma adesso sono di nuovo da capo.

E la cosa è ancora più grave, pensando al fatto che forse, sono rimasto con matematica. Quella matematica che la segreteria non ha voluto riconoscere come credito formativo, quella matematica che non riuscivo a frequentare (e dare i parziali) per il lavoro. Bene, ora sembra sia saltato fuori che non avendo dato i parziali non potrò fare l’intero.

Bene, vivissimi complimenti a me che pensavo che le cose funzionassero logicamente come da altre parti, che non vedendo nulla che dicesse il contrario non mi sono preoccupato della fattibilità , complimenti a me che ora mi ritrovo con un esame in più da dare l’anno prossimo.

E così è l’ennesima cosa che si aggiunge all’ansia delle cose da fare, all’elenco delle cose che non vanno e che forse potevano andare diversamente.

È il famoso imprevisto che non deve esistere. Anzi, è il secondo imprevisto che non deve esistere. Il secondo, dopo la questione informatica (addio 30 e lode).

E queste cose sono deleterie, perché fanno rifrullare nella mia testa la presunzione di ha già  un lavoro e sa di saper fare bene quello che sa fare.

Che ci faccio di nuovo tra i banchi? Ha senso trattare con persone che considerano un perfetto imbecille che nulla sa? Con persone che parlano così, in astratto, di concetti inutili che poi non vanno neanche ad applicare? Sarà  che non sono per nulla soddisfatto delle materie di questo secondo semestre, ma mi domando se ora, la scelta del Politecnico, sia quella giusta, per me.

Sicuramente lo sarebbe stato 4 anni fa. Ma ora?

Genova duemilaenove

Sono già  passati due giorni.

E ho ancora un bel ricordo di Genova, di come ci ha accolto con simpatia, affetto e curiosità .

La città  sembrava viva e attenta a questo fiume di gente che l’attraversava, al contrario di una Bologna quasi indifferente l’anno scorso.

Un corteo forse troppo lento, a causa delle strette vie di Genova.

Ma l’idea è che eravamo in tanti. Allegri e felici.

Mi sembra ci siano state poche baracconate, che di solito sono quelle che fanno audience ai telegiornali. Telegiornali e media che – come al solito – hanno taciuto l’evento. Tranne – ed è la cosa strana – il Secolo XIX, che ha addirittura dedicato un articolo in prima pagina sabato e l’intera prima pagina dell’inserto locale il venerdì.

Eppure c’eravamo. Ed eravamo anche in tanti.

La città  di è accorta di noi. Noi ci siamo accorti della città .

Forse era voglia di risollevarsi dalla tragedia del G8, forse perché come città  di mare Genova è sempre stata abituata a gente che va e che viene.

Però un grazie è doveroso.

Un grazie alla città , ai cittadini, alla Sindaco.

In fact, they’re put off by them

Your big point of differentiation is price. You’re claiming to be $50 per month cheaper. That’s an exaggeration, but let’s assume for the sake of argument it’s true. Let’s think about this. You’re trying to lure away Apple users by offering them lower prices. But as you must know, since so many of you used to work at Apple, our users aren’t attracted by low prices. In fact, they’re put off by them. They don’t want cheap. They want premium. They want to pay more than everyone else. It makes them feel special. To put this another way: They don’t care if the 2010 Camaro SS can outrun a Mercedes SL550 and costs $30,000 instead of $100,000. They want the Merc. Did you frigtards not learn anything during your time working for me?

Uno spettacolare Fake Steve Jobs tuona contro la campagna del Palm Pre che tuona contro l’iPhone.