Tutti gli articoli di Lore!

[Postumi del] Natale

Oggi, sveglia presto.

Giornata praticamente intera di studio a casa di una mia carissima amica, che non vedevo da un sacco, addirittura da prima di Natale.

E così, c’era ancora in sospeso il discorso regalo. Che lei, per me, aveva comprato. E io, come al solito, non ci avevo mica pensato.

E quest’anno, cosa mi ha regalato?

Un libro. Bellissimo. Grosso, grossissimo, assolutamente patinato.

 
LE NUOVE FRONTIERE DELL’ARCHITETTURA
GLI EMIRATI ARABI UNITI TRA UTOPIA E REALTà€
Formato cm 26 X 36
Pagine 304 pagine a colori
Edizione 2008
ISBN 978-88-540-1005-5
Marchio Edizioni White Star®
NOVITà€ 2008
Cartonato con sovracoperta

Pink – Please don’t leave me

Sì, è vero.

Trovo che l’ultimo album di Pink sia bellissimo.

E ora è uscito anche un nuovo video, quello di Please don’t leave me.

Un concept che inizialmente potrebbe sembrare banale, che che si rivela geniale continuando la visione del video. E la Pink è sempre più folle e matta. Adorabile.

E guardandolo, mi chiedo se e quando riuscirò a finire quell'(auto)esercizio di Motion Typography sulle note di Funhouse…

[I Believe In Harvey] Milk

milk

MILK mi ha commosso e mi ha fatto piangere. MILK è quanto di meglio si possa volere dal cinema. Uno scossone, un pugno nello stomaco, un insegnamento, uno spunto di riflessione, di discussione. MILK deve dare a ciascuno di noi la forza per non arrendersi MAI. La forza per proseguire atesta alta e lottare per difendere le proprie idee, i propri ideali. Sfidare le convenzioni per essere liberi. Per essere rispettati e vedere riconosciuti i sacrosanti diritti civili di ogni singolo individuo. MILK è la speranza di essere se stessi per chi, nell’oblio della vita quotidiana, si sente solo. 
Perchè “La speranza non sarà  mai silenziosa“. 

Cito. In toto.

Perché le parole di SuperPop rispecchiano in pieno quello che ho visto, sentito, provato.

Il TG(1) di questa sera

Le notizie di questa sera secondo il TG1:

  • Il Vaticano ha aperto una canale su YouTube, il sito usato tantissimo dai giovani. Perché l’informazione deve arrivare a tutti, ma la rete non deve essere sporcata da pornografia e contenuti banali;
  • La Gelmini comunica ai maturandi le materie della seconda prova attraverso il suo canale YouTube, il sito usato tantissimo dai giovani;
  • Vediamo ora un divertente video (su YouTube, il sito usato tantissimo dai giovani) di un turista che imita una guardia inglese, che si arrabbia e gli tira un ceffone.

A quando il monotelegiornale su Facebook?

TO-DO #2 (credo) Update 2

 

  1. preparare un seme completo per il lavoro sulle carte (entro lunedì)
  2. ricerca storia dell’arte, della grafica e del design (entro martedì)
  3. studiare  continuare a studiare storia per l’esame (entro martedì)
  4. trovarsi con il gruppo (mercoledì e giovedì mattina)
  5. lavorare (mercoledì e giovedì pomeriggio/sera/notte)
  6. trovare continuare a cercare il modo per rendere cartoonose tutte quelle foto che ci servono per il lavoro di gruppo/video (per venerdì)
  7. montare almeno una parte del suddetto video (per venerdì)
  8. finire tavole da finire fare gli ultimi ritocchi alle tavole (per venerdì) 
  9. preparare le bozze del progetto finale del corso di disegno (per venerdì), ma mandare una mail alla prof molto prima
  10. trovare il materiale per il progetto finale di un’altro modulo del corso di disegno (per venerdì)
  11. lavorare (domenica)
  12. studiare per i 2-esami-in-1 esame (per il lunedì successivo)
  13. andare avanti con il progetto delle carte per l’ultima revisione (per il lunedì successivo)
  14. lavorare (martedì, mercoledì, giovedì pomeriggio/sera/notte)
  15. trovarsi con il gruppo (mercoledì e giovedì mattina)
  16. concludere il montaggio del video (per venerdì successivo)
  17. concludere i progetti finali dei 2 moduli del corso di disegno (per il venerdì successivo, ma si spera di no)
  18. concludere le carte (sabato)
  19. stampare le carte (sabato)
  20. comprare il materiale per la confezione (sabato)
  21. ritagliare le carte (sabato/domenica)
  22. lavorare (domenica)
  23. ricordarsi delle cose da fare che mi sono dimenticato di scrivere in questa lista.
  24. dormire, di tanto in tanto

Una giornatina niente male, veramente, massacrante. Quasi 2 ore in copisteria per stampare quella ricerca. Ed è successo di tutto. Prima nessun tizio del negozio a cui chiedere di lanciare le stampe, poi il computer non leggeva il mio pdf, poi la carta inceppata (e ancora nessuno che la disinceppava) poi la carta finita (ma talmente tanto finita che non avevano più gli A4 e dovevano tagliare in 2 l’A3), poi il toner finito (ma la ragazza che mi seguiva era bassa e non arrivava al contenitore dei toner, poi non sapeva qual’era e quindi ha lasciato perdere, servendo altri). E ovviamente il toner era finito all’ultima pagina. Poi dovevano essere tagliate e rifilate. La macchina era ovviamente impegnata. E la tizia continuava a controllare le mie stampe. Sì, ok, va bene, alcune immagini sono in bassa, altre saranno venute male perché non le ho schiarite. Però, cavolo mettiti lì, e taglia quei cavoli di fogli. E sì, voglio il retro nero per la rilegatura, perché non ho voglia di decidere. E sì, sono sicuro (anche perché gli altri colori erano un rosso che non c’entrava nulla con i colori della copertina e altri che non avevo voglia di vedere). Poi, ovviamente, lei non poteva fare cassa, quindi ho dovuto aspettare un’altra. 40 euro per stampare e rilegare 2 ricerchine del cavolo.

E poi, ovviamente, di corsa in aula, arrivando a destinazione praticamente ansimando.

Per un esame tremendo, con domande sinceramente assurde. Ma per lo meno è andato. Mal che vada, ci penserò di nuovo il 2 sera.

Ora  voglio solo tranquillizzarmi un po’, mangiarmi la mia crepes alla Nutella qui al TodoModo e scappare poi sul treno e tornare a casa.

Che domani sarà  un’altra lunga giornata.

Ai tempi del dial-up

È che a volte ho un po’ nostalgia, di tanto tempo fa’.
Di quell’estate in cui ci siamo scambiati per la prima volta l’indirizzo email e non vedevo l’ora di poter tirare il cavo telefonico per potermi collegare e leggere qualche tua notizia.
I tempi in cui fantasticavamo di giri a Milano, la grande città  che sembrava così lontana e difficile da raggiungere.
Promesse di giri per negozi, alla ricerca di dischi, perché quella era la nostra passione.
Versioni ed esercizi di latino, per riuscire a fare la metà  del lavoro, visto che entrambi avevamo tirato troppo in luogo e l’estate stata ormai finendo.
Poi il rientro a scuola. Un anno, un altro e poi il saluto, la decisione di cambiare.
Due anni dopo, finita la maturità , la vacanza insieme, ripetuta poi ancora due anni dopo.
Il rapporto è cambiato. Io sono cambiato, tu sei cambiata.
E ora sinceramente non mi piace molto com’è il nostro rapporto. Vorrei sapere di più, vorrei poterti stare più vicina se ne hai bisogno, vorrei di nuovo i nostri pomeriggi passati al telefono, anche se prendere la linea era un problema visto che la tua era sempre occupata.
E mi chiedo dove stiamo andando, entrambi. E non so rispondermi. Né per me, né per te.